Il disegno è lo strumento da cui parte l’indagine artistica di Maria Pia Picozza. Da questo punto di partenza grafico, la sua ricerca viene affinata con molteplici media: scultura, fotografia, audio, animazione, interazione, creando delle grandi installazioni scultoree, racconti-istantanee. Il lavoro di Nespoon spazia tra l’arte di strada, la ceramica, la scultura e la pittura. Crea arte positiva, lavora con emozioni positive e dedica le sue opere a loro. A volte nella sua ricerca Nespoon si trova anche a commentare gli affari sociali e politici che ritiene importanti.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) A Civitacampomarano si dà finalmente il via alla seconda edizione del CVTà Street Fest, per salvare con la street art un piccolo borgo del Molise! Fino a domenica 4 giugno, il piccolo paese in provincia di Campobasso, si reinventa con l’arte, con il gioioso coinvolgimento dell’intera comunità. Per tutti i giorni del festival sono previsti due tour giornalieri e gratuiti alla scoperta del paese e dei suoi tesori d’arte. L’appuntamento quotidiano è alle ore 10.30 e alle ore 16.30 all’Info Point del Festival (largo Umberto I). A fare da cicerone sono gli studenti delle scuole medie e superiori del territorio, affiancati dai volontari del Festival. Sono arrivate, inoltre, le ultime due artiste invitate alla direttrice artistica Alice Pasquini: si tratta di Maria Pia Picozza e Nespoon dalla Polonia e saranno all’opera sui muri del borgo nel corso dei quattro giorni del festival, lavorando all’aria aperta e sotto gli occhi degli abitanti del luogo e dei numerosi visitatori attesi. Sono infatti cinque gli artisti internazionali della seconda edizione del CVTà Street Fest, chiamati a realizzare interventi pittorici site-specific sui muri del vecchio borgo: Gola Hundun, Francisco Bosoletti, Alex Senna e ora sono arrivate Nespoon e Maria Pia Picozza. I loro dipinti si aggiungono a quelli già realizzati lo scorso anno dagli artisti della prima edizione del festival: Biancoshock, David de la Mano, Pablo S. Herrero, Hitnes, ICKS, UNO e dalla stessa Alice Pasquini. Il disegno è lo strumento da cui parte l’indagine artistica di Maria Pia Picozza.
L’arte di Maria Pia Picozza
Da questo punto di partenza grafico, la sua ricerca viene affinata con molteplici media: scultura, fotografia, audio, animazione, interazione, creando delle grandi installazioni scultoree, racconti-istantanee, che non di rado evocano disegni e ritornano allo schizzo originario, tradotto nelle tre dimensioni e amplificato di nuovi elementi percettivi. Motivo ricorrente dell’indagine di Maria Pia Picozza è la memoria, sedimentata, cristallizzata, che attraverso questi racconti tridimensionali, quasi appunti delle tappe di un percorso, viene rievocata e tessuta all’interno di tracce, mappe e coordinate reali e immaginarie in cui spazio e tempo si sovrappongono in un unico inscindibile livello. Nel 2008 Maria Pia Picozza si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove dal 2012 al 2015 è Cultrice della Materia presso le cattedre di Tecnologia della Carta e Tecniche Grafiche Speciali con Riccardo Ajossa e Laura Salvi; nel 2017 viene assunta come Tecnico di Laboratorio presso la Cattedra di Scultura di Ciriaco Campus. Nel 2014 tiene la sua prima mostra personale “Solofuga, Maria Pia Picozza”, curata da Giuliana Stella alla Galleria Artisti ai Banchi di Roma (eredi della storica librogalleria al Ferro di Cavallo).
L’arte di Nespoon
Nespoon, invece, nasce artisticamente nel 2009 in Polonia. Il suo lavoro spazia tra l’arte di strada, la ceramica, la scultura e la pittura. Crea arte positiva, lavora con emozioni positive e dedica le sue opere a loro. A volte nella sua ricerca Nespoon si trova anche a commentare gli affari sociali e politici che ritiene importanti. Un’arte femminile e sorprendente, quella di Nesppon, che parte dal recupero di saperi manuali tradizionali: la maggior parte dei suoi lavori infatti contiene modelli di merletti tradizionali, pressati in argilla o dipinti sulle pareti. Perché il pizzo e il merletto? Perché, per Nespoon, questo tipo di lavorazione nasconde un codice estetico universale che può essere compreso in tutto il mondo. Ogni pizzo, in virtù della struttura ordinata delle sue maglie, porta con sé l’armonia, l’equilibrio e l’ordine naturale. Non è proprio quello che stiamo tutti cercando? E perché – si chiede ancora Nespoon – l’arte di strada? Perché dà la libertà. CVTà Street Fest, attraverso l’arte urbana e contestuale, porta la festa per le strade nel borgo di Civitacampomarano. Ospite speciale è Chef Rubio, fotografo e video-reporter speciale dell’edizione 2017 del CVTà Street Fest, con il main sponsor Birra Peroni. Opsiti musicali i dj ARF e Gruff, con dj set al tramonto venerdì e sabato. Il programma dei quattro giorni del festival prevede inoltre tour guidati alla scoperta dei muri dipinti e mirati a conoscere le bellezze storiche e naturalistiche del territorio, degustazioni di street food, musica e apertitivi all’aperto, momenti di discussione pubblica e tante sorprese.