https://www.unmondoditaliani.com/nadia-toffa-si-difende-dalle-critiche-nobody-asks-you-e-zittisce-facci-di-libero20180925.htm
Duri attacchi sul web a Nadia Toffa per il suo libro sul cancro. Filippo Facci su Libero scrive “Siamo alla spettacolarizzazione del tumore (il proprio) e alla sua trasformazione in core-businnes”. Toffa si difende dalle accuse rispondendo alla maggior parte dei commenti al suo post, “provate a immedesimarvi”
Fiorire d’inverno, il libro di Nadia Toffa, conduttrice delle Iene ha destato non poche critiche sui Social. Alla notizia dell’uscita del libro autobiografico su come lei abbia affrontato la malattia trasformando “quello che tutti considerano una sfiga, il cancro, in un dono, un’occasione, una opportunità”, non tutti hanno reagito come se fosse quella la novità editoriale più attesa. Molti dei suoi fan hanno dimostrato di apprezzare l’iniziativa con like e messaggi di incoraggiamento sui social, non è mancato chi ha attaccato la conduttrice. Oltre a Filippo Facci, che dalle pagine di Libero scrive: “Pure il libro. Siamo alla spettacolarizzazione del tumore (il proprio) e alla sua trasformazione in core-businnes di un’attività pseudo-giornalistica: avremmo voluto non tornarci più sopra, sul penoso ‘caso Nadia Toffa’, ma la banalizzazione dei malati che questa signorina sta perpetuando è molto più importante di lei e della sua egolatria”, in molti però hanno trovato inopportune le parole usate dalla conduttrice. Dire che per guarire “non bisogna darla vinta al cancro”, che la malattia può diventare un momento “unico e speciale” e che nessuno dovrebbe “sospendere la vita per il cancro” è sembrato a tanti una semplificazione di qualcosa di molto più serio, un discorso “sbagliato e irrispettoso nei confronti di chi non ce l’ha fatta nonostante abbia lottato con le unghie e con i denti”, scrive qualcuno su Twitter. Ingiusto anche perché solo con le cure si può tentare di superare la malattia, cure che spesso però “devastano” il fisico. “Abbi più rispetto” scrivono poi in tanti, o personalmente malati o parenti e amici di vittime del cancro. Nadia Toffa si difende dalle accuse rispondendo ai commenti al suo post, “provate a immedesimarvi” scrive, “smettere di vivere per il cancro vuol dire darla vinta fin dal primo giorno” e comunque spiega che “l’obiettivo del libro è quello di dare forza alle persone malate di cancro come me”.