Dimissioni Luigi Mazzuto. “Mi riservo a decidere” le parole del governatore del Molise, Donato Toma. La Capogruppo Pd, Micaela Fanelli, si esprime: “Quello che oggi questa maggioranza ha già dimostrato, è di non saper assicurare ai molisani.”
Un avvio di seduta del Consiglio regionale del Molise insolito e inaspettato. E’ stata letta dal governatore Donato Toma all’Aula, la lettera di dimissioni dell’assessore esterno Luigi Mazzuto, che ha le deleghe al Lavoro e alle Politiche sociali ed è coordinatore regionale della Lega in Molise. A Palazzo D’Aimmo, sede del Consiglio regionale molisano, era in programma l’esame di una mozione di sfiducia a Mazzuto; dopo l’annuncio della lettera di dimissioni, Toma ha chiesto all’Assemblea di non procedere alla discussione, ma alcuni consiglieri, tra cui la Romagnuolo, hanno chiesto di farlo ugualmente. La mozione è stata discussa e ha ricevuto 10 voti a favore e altrettanti contrari, quindi non è passata in quanto ne occorrevano 11. Era assente un solo consigliere, esponente della maggioranza di centrodestra. “Sulle dimissioni di Mazzuto mi riservo di decidere” ha affermato il governatore Toma. Dalla nota da parte dell’Assessore Mazzuto, ne consegue che il Presidente Toma ha informato l’Assemblea di volere aprire una fase di riflessioni, sia locale che nazionale, trattandosi di questioni di interesse di un tassello importante della coalizione come la Lega. Il Presidente Micone ha aggiornato la seduta a martedì prossimo
“Oggi i consiglieri di centrodestra hanno sottoscritto un documento in cui ribadiscono di far parte tutti assieme della maggioranza che sostiene il presidente Donato Toma. Un atto di fiducia incondizionata, che fa chiarezza sulle tante congetture fatte in relazione alla tenuta del Governo regionale. L’assessore Mazzuto, inoltre, mi ha fatto pervenire una nota con la quale rimette il suo ruolo nelle mani del presidente della Giunta. Come anticipato in Consiglio, mi riservo ogni decisione, dopo che mi sarò confrontato con le forze politiche locali e romane di centrodestra”.
“Prima le dimissioni di De Matteis che, come da noi scoperto, era stato nominato in violazione della legge Madia. Poi la crisi vera. Toma sfiduciato due volte: dalla sua maggioranza, poiché ha chiesto di fare quadrato su Mazzuto e ha ottenuto un niente. E poi si autosfiducia dicendo che la posizione la decide la Lega. Che significa? Che non ha il timone su nulla, né sulla sua maggioranza, né sulla scelta che ne conseguirà, visto che dovrà attendere le indicazioni che arrivarono da Pontida. La nostra mozione di sfiducia non passa, ma non importa, poiché il vaso è scoperchiato. Incapacità politica e amministrativa. Consumato tutto in un clima pesantissimo. I lavoratori presenti senza risposta perché senza assessore e senza amministrazione capace di darne. Un senso di forte frustrazione da parte di tutti, noi Consiglieri che avremmo voluto proseguire con gli ordini del giorno iscritti in Consiglio, rinviato al 16 luglio. Incredibile. Le istituzioni regionali mai state così indifese e deboli. Alla fine, né gli ex lavoratori ittierre, né gli altri lavoratori del Molise hanno qualcuno che si occupi di loro. Che periodo nero. Noi proponiamo un nuovo slancio. Una visione e risposte concrete e quotidiane. La priorità nelle assunzioni, dopo gli ammortizzatori che non bastano. Ma soprattutto un disegno di futuro, di speranza. Quello che oggi questa maggioranza ha già dimostrato, è di non saper assicurare ai molisani.”
di Grazia De Gregorio
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