Molise rischia zona rossa, interviene il ministro della Salute Speranza che critica la cattiva gestione dell’emergenza Covid da parte del presidente della Regione Toma
Molise rischia zona rossa dopo che all’ospedale Cardarelli di Campobasso è scattato un focolaio nel reparto di chirurgia. Il tutto è avvenuto in seguito al ricovero di una paziente risultata, poi, positiva al Covid-19 che a sua volta ha contagiato alcuni degli operatori sanitari e i ricoverati in reparto. Dopo aver scatenato i contagi a catena, il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano ha deciso di blindare l’ala di chirurgia fino all’11 gennaio. In via precauzionale sono state sospese le visite mediche ed è stato vietato avere contatti con i familiari
Limitazioni all’ospedale Cardarelli
Per l’ospedale Cardarelli sono stati giorni difficili, tanto che è stata negata la possibilità di consegnare gli effetti personali ai pazienti, ciò poteva avvenire soltanto mediante gli operatori sanitari in completa sicurezza. Anche i posti letto sono stati ridotti e le emergenze, riguardanti i pazienti che non possono più accedere all’ala di chirurgi, venivano gestite in altri reparti come quello di Ortopedia che era Covid free.
Molise rischia zona rossa, parla il ministro Speranza
Dopo tutte le restrizioni e limitazioni con la chiusura del reparto di chirurgia, quello che preoccupa i molisani è che i contagi continuano a salire e l’indice Rt e uno dei più alti in Italia con 1,27 secondo il monitoraggio del ministero della Salute e Istituto superiore di sanità. Si rischia la zona rossa? Il senatore del Movimento 5 Stelle, Fabrizio Ortis definisce la situazione affermando che: “quanto sta accadendo in queste ore all’ospedale Cardarelli di Campobasso rappresenta una pagina nera nella gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 in Molise”. Dopo tale dichiarazione infatti, chiede l’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza, che critica duramente la cattiva gestione dell’emergenza da parte del presidente della Regione, Donato Toma sottolineando che: “non può continuare a fingere che tutto vada bene di fronte a un reparto no Covid, nella fattispecie quello di Chirurgia, che rischia di essere focolaio di contagio per tutto l’ospedale”.
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