Pagine di storia e vicende che hanno caratterizzato il Novecento italiano ed americano. Tracce di un passato perduto. Sofferta rivisitazione delle esperienze di una madre scomparsa e mai veramente conosciuta. Lo scrittore ambasciatore che fa l’artista, ha coltivato arti visive ed ha pubblicato articoli, saggi e libri.
(UMDI-UNMONDODITALIANI) Quattro generazioni di emigranti alla ricerca disperata di una nuova identità ed esistenza, portando inconsapevolmente con sé vizi e virtù di una società squilibrata, condizionata da valori ancestrali molto radicati. È l’immagine che incarna il protagonista del libro “Messina NY- Andata e ritorno sull’onda della memoria” di Giorgio Radicati. Che sarà presentato Mercoledì 8 febbraio 2017 – ore 19,00, nel Salone della Musica, Lungotevere dell’Acqua Acetosa, 42, a Roma, moderato da Umberto Vattani, unico funzionario nella storia della Repubblica Italiana ad aver rivestito per due volte la carica di Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri, già presidente dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero ICE, fino alla sua soppressione nel 2011. L’incontro, di alto livello culturale avrà relatori illustri del calibro di Elisabetta Burba, Furio Colombo, Franco Pavoncello.
La storia
Antonino cerca in America le tracce di un passato perduto anche attraverso la sofferta rivisitazione delle esperienze di una madre scomparsa e mai veramente conosciuta, che sente continuamente rivivere nel suo intimo. In un continuo incalzare di eventi, spesso drammatici, il racconto si snoda sull’asse Messina – New York, ripercorrendo pagine di storia e focalizzando l’attenzione del lettore su personaggi e vicende che hanno caratterizzato il Novecento italiano ed americano. Ne risulta un caleidoscopio inesauribile di immagini che forma un gigantesco affresco, all’interno del quale risalta la dura vita dell’emigrante con le sue vittorie e sconfitte, illusioni e delusioni nonché il suo accidentato percorso umano, costellato di benefiche menzogne e crude realtà.
Giorgio Radicati, lo scrittore ambasciatore che fa l’artista
Giorgio Radicati ha iniziato la carriera diplomatica nel 1967 ed ha prestato servizio in Europa, negli Stati Uniti e in Sud America, trascorrendo, tra l’altro, dodici anni tra Washington e New York. Dal 1978 al 1984 è stato Capo dell’Ufficio Africa sub-sahariana per la Cooperazione e lo Sviluppo al Ministero degli Affari Esteri. Tra i suoi incarichi: Console Generale a New York (1998-2003), Ambasciatore d’Italia a Praga (2003-2007) ed Ambasciatore dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa) a Skopje. In parallelo, l’autore ha coltivato le arti visive e la scrittura. Nel corso degli anni ha esposto in mostre personali e collettive (Washington, Ankara, New York, Roma, Praga) ed ha pubblicato articoli, saggi e libri. Tra quest’ultimi: Macedonia e dintorni (2009), sulle sue esperienze professionali nei Balcani, 11 Settembre io c’ero (2011), narrazione dell’attentato alle Torri Gemelle, Un Diplomatico senza portafoglio (2014), romanzo storico sulla vita del conte Giovan Battista Belli di Sardes, e L’euroscetticismo è nato a Praga (2015).