Se non si dovesse tornare a scuola entro il 18 maggio la Maturità verrebbe svolta con un unico colloquio con commissari solo interni e con presidente esterno. L’alternanza scuola lavoro non sarà requisito per accedere all’esame, inoltre non sarà criterio di ammissione lo svolgimento della prova Invalsi. Alla prova di maturità dovrebbero essere ammessi tutti gli studenti. Invece, per quanto riguarda gli esami di terza media, saranno molto semplificati, in caso di prolungamento dell’emergenza si potrebbe prevedere l’eliminazione di una o più prove.
(UMDI-UNMONDODITALIANI) Qualora non si riesca a tornare a scuola entro il 18 maggio, la Maturità verrebbe svolta con un unico colloquio, svolto anche tramite piattaforme on line, in ogni caso con commissari solo interni e con presidente esterno, stabilendone contenuti, modalità, punteggio e specifiche previsioni per i candidati esterni. L’alternanza scuola lavoro non sarà requisito per accedere all’esame, inoltre non sarà criterio di ammissione lo svolgimento della prova Invalsi. Non verrà tenuto conto, in ogni caso, del monte ore di presenza, dei debiti formativi, delle sanzioni disciplinari. Le esperienze maturate nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento costituirebbero parte del colloquio. Questo è quanto si prevede nelle direttive contenute in un decreto legge che verrà discusso nel prossimo Consiglio dei ministri che disciplina le modalità per la conclusione dell’anno scolastico vista l’emergenza Coronavirus.
LE LINEE DELLA MINISTRA DELL’ISTRUZIONE
La linea della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, a quanto filtra, è quella di riuscire ad allestire un esame che sia comunque in grado di valutare correttamente la preparazione degli studenti. Nessun 6 politico, dunque. Vista la contingenza, alla prova di maturità dovrebbero essere ammessi tutti gli studenti, normalmente la percentuale degli alunni è del 96% degli iscritti all’ultimo anno. Per gli alunni delle altre classi delle scuole superiori a settembre si procederà ad un consolidamento delle nozioni apprese in questo periodo di didattica a distanza. Se si dovesse tornare a scuola entro il 18 maggio, la seconda prova dell’esame di Maturità sarà sostituita da una prova predisposta dalla singola commissione di esame affinché sia aderente alle attività didattiche in concreto svolte nel corso dell’anno scolastico. Per quanto riguarda gli esami di terza media, saranno molto semplificati, in caso di prolungamento dell’emergenza si potrebbe prevedere l’eliminazione di una o più prove o la rimodulazione delle modalità di attribuzione del voto finale o addirittura dell’esame stesso con la valutazione finale da parte del consiglio di classe.