I maturandi 2018 saranno gli ultimi studenti ad affrontare il temuto quizzone. Dal 2019 un test invalsi sostituirà la terza prova degli esami di maturità. Nel dettaglio, le prove dei giorni precedenti
Un addio, o un arrivederci quello degli studenti, che affronteranno il vecchio e odiato quizzone. Dopo uno stacco di pochi giorni, il 25 giugno oltre 500mila studenti vedranno, per l’ultima volta, la sfilza di quesiti, predisposti la mattina stessa del terzo e ultimo esame, prima della parte orale finale. La prova presenta sotto forma di test, con un massimo di cinque discipline, con domande a risposta aperta, multipla o mista. A causa delle novità apportate dalla Buona Scuola Bis, nel 2017, dall’anno prossimo, il 2019, la terza prova sarà rimpiazzata da un test Invalsi su tre materie: italiano, matematica e inglese. I test si svolgeranno telematicamente, circa due mesi prima l’inizio degli esami di stato. Sono necessari, al fine di poter accedere allo svolgimento dei test, la sufficienza in tutte le discipline scolastiche, la sufficienza al voto di condotta, e aver svolto 200/400 ore di Alternanza scuola – lavoro.
Iniziata il 20 giugno, la prima prova ha portato con sé sentimenti contrastanti. I maturandi del passato avrebbero voluto le tracce della maturità 2018, i futuri maturandi sperano nella stessa facilità di argomenti. Nel dettaglio, le tracce: l’analisi di un brano di Giorgio Bassani, tratto da “Il Giardino dei Finzi-Contini”; nell’ambito socio – economico il titolo “La creatività è la straordinaria doto – squisitamente umana- di immaginare; risultato di una formula complessa, frutto del talento e del caso”; in ambito artistico – letterario “I diversi volti della solitudine nell’arte e nella letteratura”; “Massa e propaganda” è la traccia dell’ambito storico – politico mentre il “Dibattito bioetico sulla clonazione” è stato l’articolo scientifico. Il tema storico, il cui argomento è stato sospettato da molti, ha voluto porre l’accento sulla cooperazione internazionale; prende spunto da un discorso di Aldo Moro e da un brano dedicato ad Alcide De Gasperi. Infine, il tema ad ordine generale è stato dirottato verso la giurisprudenza, con “Il principio dell’eguaglianza formale e sostanziale nella Costituzione”.
Il 21 giugno è stato il turno della seconda prova, che segue l’indirizzo di studi scelto dallo studente. Il liceo classico ha visto una versione di greco dell’Etica nicomachea di Aristotele, che seppur attesa, non è una delle più semplici. Gli studenti del liceo scientifico hanno dovuto affrontare un primo problema su una macchina per produzione industriale di mattonelle, ed un secondo circa lo studio di una funzione. Il liceo delle Scienze Umane, un tema sui diritti umani. Il liceo linguistico ha diviso la prova in due parti: un saggio di circa 300 parole, a scelta tra 4 brani tra attualità, ambito storico – sociale, letteratura e artistico, e un’analisi e comprensione del testo.
di Grazia De Gregorio
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