Maltrattiamo i conigli per assecondare le volontà ed i desideri dei consumatori poco consapevoli. Ecco il vademecum di AgireOra su come contrastare alcune pratiche – torture – a cui sono sottoposti gli amici pelosi
Maltrattiamo i conigli ogni giorno, ogni ora, ogni singolo istante della loro triste vita. Gli allevamenti ed i privati possessori di conigli non tengono conto dei bisogni e della natura degli animali esponendoli a pratiche pericolose e torture. Ecco una guida elaborata dall’attiva associazione AgireOra su cosa possiamo fare singolarmente per difendere questi piccoli animali innocenti.
La gabbia
In natura, i conigli amano correre, saltare, scavare. Stare in gruppo, giocare e scambiare affetto. Negli allevamenti, invece, la loro natura gioiosa viene compressa in una gabbia di rete. Questi animali fragili spesso muoiono di malattie respiratorie ed intestinali molto prima di arrivare al macello. Inoltre vengono uccisi ancora cuccioli: 8 – 12 settimane. Le femmine, levatrici, vengono inseminate artificialmente per poter partorire un numero spropositato di cuccioli che porteranno al deperimento del corpo della madre. Questa, inevitabilmente finirà al macello per essere sostituita da un esemplare più giovane e forte.
Maltrattiamo i conigli in gabbia: cosa puoi fare tu
Smettere con il consumo sfrenato di carne è la prima risposta. Del resto, se non uccideresti un coniglio a mani nude, perché delegare altri a farlo?
Lo scuoiamento per le pellicce
Le pellicce di coniglio sono considerati un sottoprodotto della filiera alimentare. Questa non è una giustificazione e sta di fatto che i conigli da pelliccia sono di una razza diversa e vi sono allevamenti appositi. La cosa che non cambia è la tortura cui vengono sottoposti.
Maltrattiamo i conigli per le pellicce: cosa puoi fare tu
Evitare le pellicce. Persino le decorazioni a bordo del giaccone sono spesso in pelo vero. Informazione che però non traspare dalle etichette. Quindi, informa i tuoi conoscenti per evitare qualsiasi tipo di pelliccia.
La lana dei conigli
La lana viene prodotta da diversi animali: tutti però vengono maltrattati e uccisi. Questo prodotto di coniglio viene prodotta dalla razza d’angora, selezionata geneticamente per ottenere una pelliccia folta e innaturale. Il pelo, poi, viene strappato o tosato per ottenere la lana. Il 90% della lana d’angora viene dalla Cina, dove il trattamento è ancora peggiore.
Maltrattiamo i conigli per la lana: cosa puoi fare tu
Evita gli indumenti in lana. Basta leggere l’etichetta e fare una scelta etica.
Sfruttati anche se d’affezione
I conigli considerati d’affezione sono solitamente quelli nani. Come per ogni animale di razza d’affezione esistono gli allevamenti intensivi. Tenuti in gabbie in numero superiore alla capienza: tutto pur di venderne di più. Una volta acquistati, le cose non migliorano. A cambiare è solo la gabbia nella quale vengono rinchiusi come prigionieri.
Maltrattiamo i conigli d’affezione: cosa puoi fare tu
Evita l’acquisto di animali e prediligi l’adozione. Il coniglio che comprerai tu lascerà il suo posto nella gabbia ad un altro coniglio ed il cerchio continuerà all’infinito.
Sii parte della soluzione e non del problema!
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