Malattia di Kawasaky: In vista della Fase 2 è importante mantenere alta l’attenzione, altrimenti la parziale riapertura del paese potrebbe causare una nuova ondata di contagi, e questa volta i bambini potrebbero non essere perdonati. La malattia tende a presentarsi in neonati e bambini tra 1 e 8 anni e si manifesta attraverso 3 fasi differenti
Malattia di Kawasaky. Si tratta di una malattia rara, in Italia, i casi si sono moltiplicati in zone dove il coronavirus è molto diffuso. Alcuni studi effettuati da Alberto Ferrando, pediatra dell’Acp, mostrano uno strano collegamento tra il Covid-19, e questa rara infezione detta anche vasculite. La malattia risale al 2005, quando aveva cause sconosciute, ma associata poi ad alcuni tipo di Coronavirus, in quanto a volte la malattia di Kawasaky colpisca le arterie coronatiche. Il probema? Tende a presentarsi in neonati e bambini tra 1 e 8 anni. Un leggero aumento dei casi si è registrato sia in Gran Bretagna che in Italia. All’ospedale Papa Giovanni XXlll di Bergamo, solo una piccola parte dei bambini infettati da altri Coronavirus sviluppano Kawasaky. Meno dell’un percento sostengono gli esperti. In vista della Fase 2 è importante mantenere alta l’attenzione, altrimenti la parziale riapertura del paese potrebbe causare una nuova ondata di contagi, e questa volta i bambini potrebbero non essere perdonati.
Malattia di Kawasaky: uno stato preoccupante
A Brescia i dati non sono da allarme, ma preoccupano. “Solitamente – afferma il professor Alessandro Plebani, direttore del Reparto di Pediatria degli Spedali civili – il numero di casi di Kawasaki è ridotto. Parliamo di cinque casi in un anno. Solo a marzo ne abbiamo avuti dieci”. Si è sempre pensato che nei bambini l’infezione da Covid avesse un andamento più lento e meno aggressivo, in alcuni bambini però si presenta una situazione un po’ diversa. Hanno i sintomi della malattia di Kawasaki. Nell’ospedale di Bergamo, i casi sono stati addirittura 20 in un mese contro i 2-3 che solitamente si registrano nell’arco di un anno. La patologia, aggredisce cuore e polmoni dei piccoli pazienti e sembra provocare un’eccessiva reazione immunitaria che induce il corpo dei bambini ad attaccare i propri organi. Sembrerebbe che nella città Bergamasca si sia sviluppato un cluster di malattia Kawasaky.
Ecco come si evolve la MK
Secondo quanto scrive l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma la malattia seguirebbe tre fasi: una fase acuta, una fase subacuta e una fase di convalescenza. La fase acuta ha durata 1-2 settimane e presenta febbre e degli altri segni acuti della malattia che possono, in alcuni casi, non essere presentarsi contemporaneamente. La fase subacuta ha durata fino alla quarta settimana, e ha inizio dopo la risoluzione della febbre e degli altri segni acuti. Possono persistere irritabilità, anoressia e congiuntivite. Si associa a desquamazione della pelle, aumento del numero di piastrine circolanti, possibile sviluppo di aneurismi coronarici. La fase di convalescenza ha durata dalla quinta all’ottava settimana. Inizia con la scomparsa di tutti i segni clinici della malattia fino alla normalizzazione degli indici infiammatori. Il decorso della malattia di Kawasaky è molto variabile all’eventuale interessamento coronarico.
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