Ha origini molisane uno dei 16 concorrenti della nuova edizione canadese del Grande Fratello. Nata e cresciuta a Toronto, il suo mantra è “cadere sette volte, rialzarsi otto”. Madeline, determinata e competitiva affronterà questo nuovo percorso con la voglia di non arrendersi mai, forte dell’insegnamento dei nonni Vincent Di Nunzio e Filomena Madeline D’Angelo; Frank Novello e Palmina Derose.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Madeline Di Nunzio ha origini italiane, anzi molisane, e precisamente bojanesi. Giovane insegnante, è diventata famosa dopo essere apparsa nell’ottava stagione dell’edizione canadese del Big Brother (Grande Fratello), presentata da Arisa Cox, conduttrice televisiva e radiofonica canadese. Questo famosissimo gioco consiste nel passare un periodo di tempo, più o meno lungo, isolati in una casa con altri coinquilini, sconosciuti fino a quel momento, senza entrare in contatto con gli affetti più cari, a meno che non sia previsto dal format. Nata nel 1989 a Toronto, sotto il segno dell’Acquario, è di origine molisana, la sua famiglia emigrò in Canada molti anni fa e, suo padre Ernesto Di Nunzio, detto “Ernie”, è nativo di Bojano, piccola cittadina dall’importante passato storico, in provincia di Campobasso, mentre la mamma, Mary Novello Di Nunzio, è calabrese, emigrata da Paola, in provincia di Cosenza. . Nonni italiani DOC per questa bellissima ed intelligente fanciulla acqua e sapone che porta il nome della nonna materna, Filomena Madeline: Vincenzo Di Nunzio e Filomena Madeline D’Angelo Di Nunzio da parte di padre, Frank Novello e Palmina Derose Novello da parte di madre. Dotata di forte personalità, conosce bene il meccanismo di questo show game, sa di dover trovare, all’interno della casa, un gruppo ristretto di nuovi amici ed una persona di fiducia con cui condividere quest’esperienza per arrivare insieme fino alla fine; è molto determinata nel riuscirci. Adora i suoi cani ed il suo gatto (in caso di vincita, devolverà una parte del montepremi ad un’associazione animalista con cui collabora frequentemente), infatti, una delle cose più difficili da affrontare sarà proprio la loro mancanza, amplificata anche dall’assenza di famiglia ed amici. Si definisce una persona molto estroversa e frizzante, è sicura che questo abbia avuto un ruolo fondamentale nella scelta degli autori di prenderla nel cast, formato da altri 15 concorrenti. Inoltre, essendo un’appassionata tennista, ritiene che la sua competitività rappresenterà una riserva di energia fondamentale per arrivare alla vittoria, o almeno per ottenere un buon risultato, e, vorrebbe essere ricordata dai telespettatori per ciò che è: una persona che non si arrende mai.
L’INTERVISTA CON IL BIG BROTHER
Nel corso dell’intervista, rilasciata al Big Brother 8, è stata sottoposta a dei quiz simpatici, dai quali si può comprendere pienamente la sua personalità determinata e la voglia che ha di arrivare fino alla fine, il suo spirito frizzante, così definito da lei stessa, e, soprattutto l’attaccamento alle sue origini. Nel primo, intitolato Fill in the Blank (riempire gli spazi vuoti) e riportato integralmente, ha terminato delle frasi guida: “La cosa che mi irrita di più è: i guidatori lenti; La mia più grande paura è: perdere la mia famiglia e i miei amici; La mia domenica tipica è: passare del tempo al parco per gli animali; Sono entusiasta di: del Grande Fratello canadese; La cosa più spontanea che ho fatto è: prenotare una vacanza last minute in Montenegro; Se potessi mangiare solo una cosa in casa, sarebbe: la frutta; Un fatto su di me che sorprende le persone è: sono estremamente competitiva nei giochi da tavolo; Vado d’accordo meglio con le persone che: sono amichevoli e amanti degli animali; La mia emoji più utilizzata è: la faccina con gli occhi a cuore; Il mio idolo o eroe è: oltre a Dan Gheesling, mia nonna; Il mio mantra è: cadere sette volte, rialzarsi otto; Un risultato personale di cui sono più orgoglioso è: ottenere una borsa di studio per il tennis”. Emergono il suo amore per gli animali, per i suoi affetti più cari, in particolare la sua amata nonna, e la sua forza d’animo nel non arrendersi mai davanti alle difficoltà. Il secondo, con risposte dette a bruciapelo, è Rapid Fire (fuoco rapido), anch’esso fedelmente riportato: “Eroe o cattivo? Eroe; Animale da competizione o persona fluttuante? Animale da competizione; Essere il primo capo della casa o essere il primo candidato? Il primo capo della casa; Niente sonno o niente cibo? Niente cibo; Abilità intellettuali o forza fisica? Forza fisica; Confondi le tue alleanze o tieni fede alla parola data? Resto fedele alla parola data; Istinto o puro intelletto? Istinto viscerale; Spettacolo o romanzo? Spettacolo”. Si desumono la sua risolutezza e le sue aspirazioni dentro la casa. Noi bojanesi la sosterremo in quest’avventura e le auguriamo di vincere questa edizione del Big Brother canadese. You rock!
L’AVVENTURA DEL NONNO VINCENZO DI NUNZIO
Vincenzo, papà di Ernesto, Carla Ann, Anita e Patricia, apparteneva ad una famiglia numerosa, come si usava a quei tempi, ben 11 tra fratelli e sorelle. Fu proprio Vincenzo a decidere di emigrare in Canada per assicurare un futuro migliore a se stesso e alla sua famiglia. Per poter pagare il viaggio verso il Canada, la mamma di Vincenzo dovette impegnare la casa, accendendo un mutuo per poter racimolare il danaro per il costo del biglietto. Vincenzo non ha mai dimenticato il resto della famiglia, e una vola sistematosi in Canada è riuscito a portare lì, uno ad uno, tutti i suoi fratelli. Aveva imparato il mestiere di barbiere, lavorando duramente e con grande impegno in un salone di Toronto, dove conobbe Filomena Madeline, anche lei parrucchiera. Fu amore subito, così che Vincent e Filomena si unirono in matrimonio. Due provetti parrucchieri, una vita di sacrifici alle spalle, Vincent aveva quella mentalità imprenditoriale che ha contraddisitnto tanti italiani emigrati. Aprì un Salone per proprio conto, assieme al fratello Tony. Che si chiamò, appunto, Vincent & Tony. Da allora non ha mai dimenticato la natia Bojano, educando i suoi figli alla cultura, al cibo, alle tradizioni italiane; ha costruito una palazzina in corso Amatuzio (la strada principale, dedicata ad un altro emigrato, Frank Maddas Amatuzio) e vi ha fatto ritorno ogni estate, assieme alla sua famiglia, affinchè nessuno dei suoi figli dimenticasse mai le proprie radici. Alla morte di Vincent la moglie Filomena Madeline e i figli hanno portato avanti la tradizione paterna tornando ogni anno a Bojano.