Macchiagodena pane come viatico all’alba la magia di una pagnotta calda solcata dal segno della croce. E’ pura poesia assistere alla gioia di una sfornata. E’ mezzogiorno di un venerdì di maggio, il cielo si presenta burberamente assonnato. Rocco e Lucia sono i tenutari dell’eccellenza e con essi il loro lavoro, il loro pane. Una festa d’altri tempi per la scopertura della targa di attestazione d’Eccellenza a seguito di studi effettuati da ricercatori e studiosi della materia enogastronomica
Macchiagodena pane come viatico per un’eccellenza già premiata dalla Camera di Commercio di Roma. Un bel successo per l’evento di scopertura della targa, condito dalle emozioni a fior di pelle e l’affaccio unico sulla grandiosità del massiccio montuoso del Matese, tra le fascine di legna, il verde e l’azzurro del cielo. Rocco e Anna Lucia De Cesare, una targa accademica, i numerosi riconoscimenti per un panecasereccio fatto a mano, senza alcun ausilio di mezzi meccanici, con farine ricercate, tratte da grani antichi, dal lievito madre, dalla cottura in forno a legna. Finalmente la presenza delle istituzioni, a sancire l’orgoglio per un territorio dai mille volti, capace di imporsi con la sua bellezza “lenta”.
Macchiagodena pane come viatico
A Macchiagodena, il comune molisano conosciuto come la “Terrazza sul Matese, si è tenuta la cerimonia di scopertura della targa e la consegna della pergamena d’onore per un’attività artigianale di panificatori d’eccellenza che festeggia 25 anni di attività e di riconoscimenti nazionali. Il Forno di Anna Lucia De Cesare è infatti un must del settore, che produce un pane da assaggiare almeno una volta nella vita.
Sul pane il rito del segno di croce
“Il pane – racconta Maurizio Varriano, presidente dei Borghi d’Eccellenza – è l’essenza di ogni comunità, il viatico per aggregazioni, passaggi in ombra che, se contornati da un limbo luminoso, regnano senza scettro nella vita di ognuno di noi. Sapori antichi che riportano alla mente, di chi spera in un ritorno, la passione e la laboriosità di artigiani che non rispondono al logorio della vita moderna. Alzate notturne, che mentre il mondo è assiso su letti di sonno, riportano all’alba la magia di una pagnotta calda solcata dal segno della croce, simbolo di pace, prosperità e devozione. Rocco e Anna Lucia, rappresentano il lavoro delle mani che sapientemente rispondono alle sollecitazioni che l’acqua e la farina, meritano. Carezze che domano il lievito madre e offrono quel sapore di un tempo che assapora la grazia di un vero e proprio simbolismo di “pace”.
Macchiagodena pane come viatico: magia e sudore
“Voglia di cambiamento guardando il passato? – prosegue Varriano – Può darsi, ma tutto questo salendo a Macchiagodena, è leziosamente scritto nel libro fantastico e mai scritto, che racconta la storia del forno a legna di Anna Lucia De Cesare. Magia e sudore della fronte, passione e voglia di non essere banali, altri ingredienti per un concetto che di sapienza e visione onirica, ferma il tempo e lo rende passionale con lo sguardo alla vita. E’ pura poesia assistere alla gioia di una sfornata, al taglio del pane ed alla sua verace voglia di essere saccheggio di bocche in preda al panico del buono. Così, nella serenità di un giorno apparentemente qualunque, ci si ritrova in tanti ad assistere ad un successo annunciato, meritato, non programmato ma sempre creduto”.
Il riconoscimento della Regione Molise
Mezzogiorno di un venerdì di maggio, tutto è pronto per goder d’amicizia e condivisione. Il cielo si presenta burberamente assonnato e li pronto a lanciare le sue lagrime su un avvenimento importante. Si va avanti speranzosi e tale forza d’animo premia gli amici accorsi per veder scoprire la targa che riconduce tutto alla terrena felicità. Rocco e Lucia sono i tenutari dell’eccellenza e con essi il loro lavoro, il loro pane. Un riconoscimento che avviene da parte della Regione Molise, dei consorzi di rete Cibi Molisani e Gargano Slow, dell’Associazione riconosciuta dei Borghi e degli Antichi Mulini, di tutta la classe dirigente che dell’eccellenza e biodiversità ne fa una condizione e non una mera propaganda”.
Chi c’era, personaggi e ospiti da lontano
“Arrivano i complimenti di ministri e parlamentari – il resoconto del referente di Borghi d’Eccellenza – dell’assessore regionale Vincenzo Cotugno, dei tanti amici presenti come Vittorio Nola, Aida Romagnuolo, Laura Venittelli, tutti presenti alla cerimonia, di tanti operatori sempre pronti a sostenere il mondo dell’artigianato e della conservazione della biodiversità. Nicola Prozzo, Pasquale di Lena, Pasquale Felice, Dionisio Cofelice, l’instancabile Filindo Russo, Giovanni Del Zingaro, Mina Cappussi, Benito Ripoli, Lucia Iannucci, Agata Midea, Angelo Niro, la comunità di Macchiagodena tutta rappresentata dal Sindaco Felice Ciccone, il sindaco di Bojano Carmine Ruscetta, i tanti amministratori locali, gli amici pugliesi che condividono progetti e percorsi di vita quali Costanzo Cascavilla, Costanzo Dragano, gli ospiti montenegrini non hanno mai fatto mancare affetto e partecipazione emotiva. Un tripudio di gente, di amici, di donne ed uomini del bel borgo molisano hanno voluto rendere omaggio alla laboriosità di due amici dal cuore mai spento e pieno di profumo di Pane: Rocco e Anna Lucia. Un omaggio a cui non è voluto mancare l’on.le Remo Di Giandomenico, commissario straordinario dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise, che ebbe ad intuire la necessità di considerare parte fondante del territorio le vere eccellenze. La musica dell’organetto di un campione del mondo over 50, Nunzio Comodo, e le parole di Lino Rufo, hanno gratificato la giornata con un inno alla gioia che resterà scolpito nei cuori di ognuno dei presenti”.
Anna Lucia De Cesare: io non mollo!
Anna Lucia, una eleganza sobria data dalla camicia candida sul jeans, gli occhi chiari che riflettevano il cielo intenso del Molise, si è fatta sorprendere dall’emozione quando è stata scoperta la targa che sancisce una vita di lavoro, di determinazione, di resilienza e innovazione. “Mio marito avrebbe voluto acquistare i macchinari per impastare il pane – ha ricordato – ma io mi sono detta che il momento dell’impasto è delicato, ci vuole forza, la sapienza di fare un gesto antico. E poi, ho pensato, siamo sempre al forno, non abbiamo tempo di andare in palestra. Gli anni passano. Lo sforzo per impastare fa bene pure alla salute, oltre che alla qualità del nostro pane“. E ha ragione, Anna Lucia De Cesare, a giudicare dal fisico asciutto, dalla bellezza fiera solo sfiorata dal tempo, e quelle mani gentili che sanno di farina e profumano di buono.
Filindo e le uova di quaglia sul crostino impastato a mano
Non poteva mancare un cultore della gastronomia come Filindo Russo, che ha dato forma e sostanza ai prodotti della terra molisana con lo stesso amore con il quale cucina nel suo ristorante, “Trattoria Borgo Antico” nell’agglomerato medievale di Civita di Bojano. Sue le uova di quaglia sui crostini impastati a mano e i famosi peperoni ripieni adatti anche ai vegetariani. Trait d’union del forno e del ristorante pluripremiati, il solito Maurizio Varriano, che da anni promuove le eccellenze e il territorio molisano.
La felicità è atterrata a Macchiagodena
“E’ seguita – aggiunge Maurizio Varriano – una degustazione di prelibatezze culinarie, in primis la polenta, che oltre a riempire gli stomaci borbottanti, hanno reso idilliache le luci soffuse della presentatasi sera. Difficile rappresentare emozioni forti scolpite dalle lagrime di Anna Lucia, dalla voce roca di Rocco, impossibile segnare tutti i nomi dei presenti, davvero tantissimi e tutti nel segno dell’amicizia ma ciò che non si potrà dimenticare è la forza di un concetto: l’Amicizia, che rende pane per i denti di ognuno di noi, basta crederci, aspettare con pazienza e ricordare a noi stessi che prima o poi la felicità arriverà per tutti. Oggi, essa è atterrata a Macchiagodena e, grazie ad Anna Lucia e Rocco, sicuramente si fermerà stabilmente. Il Molise è un sogno, continuiamo a sognare”.
Molise Noblesse: il Molise, ora, esiste!
Il Molise sta vivendo un eccezionale momento di “risveglio” mediatico in risposta al doodle virale “il Molise non esiste”. Da anni, infatti, il marchio registrato Molise Noblesse, il Movimento per la Grande Bellezza di Un Mondo d’Italiani, veicola le eccellenze, le peculiarità del Molise, le bellezze, appunto. Un Molise “che esiste”, ed è nobile per Storia, Memorie, Arte e Territori, per i suoi paesi, ognuno con le sue unicità, le chiese, i castelli, le dimore storiche, i luoghi caratteristici, le tradizioni, i vini, l’arte culinaria, gli itinerari storici, letterari, filosofici, artistici. Molise Noblesse, un brand e un marchio registrati che hanno regalato una nuova identità del Molise
Macchiagodena pane come viatico per Turismo e Cultura
Ruolo fondamentale nel riconoscimento tributato al forno di Lucia De Cesare, l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise, coordinata dal Commissario Remo Di Giandomenico, che segue il percorso tracciato dal protocollo di intesa sottoscritto in occasione del Cibus di Parma, tra attori ed istituzioni molisane, pugliesi, abruzzesi.
e ancora
- Lollobrigida ignora allevamenti intensivi come prima causa di inquinamento del pianeta
- Maionese vegetale di legumi. Una ricetta facile e veloce
- Femminissage, tutte le forme del bello ai Diocuri del Quirinale
- Insalata farro e hummus alle erbe
- Il Molise con Jovine e Rimanelli: un fantastico viaggio nel tempo nella regione dimenticata