M5S tradisce elettorato che aveva voluto Roberto Gravina primo cittadino Campobassano nel 2019. Il sindaco del capoluogo di regione lascia Palazzo San Giorgio per correre con il centrosinistra (PD e M5S in primis) alle regionali che avranno luogo in giugno
M5S tradisce elettorato con un “tocco di penna e di inchiostro”. Il potere della penna – commenta il prof. Cecanese – spesso annienta la volontà del popolo. Ed è proprio così: è bastato, invero, un semplice “tocco di penna” per annientare (rectius elidere) le regole di base del movimento 5 stelle.
Quelle regole che ne avevano caratterizzato la sostanza, l’anima, la bandiera da mostrare per essere attrattivi e differenziarsi da tutti gli altri che andavano, invece, trattati alla stregua “di un tonno finito in una scatoletta”.
M5S tradisce elettorato elildendo il nome di Domenico Iannacone
“Con un tocco di penna, dunque, il nome di Domenico Iannacone è stato sostituito con il nome di Roberto Gravina, che dovrà ricoprire la carica di candidato Presidente per il centro sinistra nel caso dovesse essere eletto: allo stesso tempo e sempre con il medesimo tocco di penna – prosegue Cecanese – è stato certificato che i consiglieri del movimento 5 stelle, quelli del PD e tutti gli altri rappresentanti dei movimenti civici non hanno l’idoneità per ricoprire tale ruolo.
In altre parole, tanti anni di esperienza in consiglio regionale sono stati cancellati con un semplice tocco di penna”.
La classe non è acqua, ma inchiostro!
“La classe non è acqua (direbbe qualcuno): infatti, essa si materializza con l’inchiostro! Si, prosegue nella sua attenta analisi politica il prof. Cecanese – perché quest’ultimo, a differenza dell’acqua, non è trasparente, ma cancella, annienta e, soprattutto, conculca e rende invisibile la volontà dei cittadini espressa con il voto nel 2019. Quella volontà che a Campobasso – 4 anni fa – il 70 % dei cittadini ha manifestato in modo chiaro e tangibile, cioè in modo indelebile: “vogliamo che Roberto Gravina sia il primo cittadino Campobassano che porti ad esecuzione il programma del movimento 5 stelle nell’arco di 5 anni a far data dal 2019”.
M5S tradisce elettorato con una nuova regola: l’importante è vincere!
“Roberto Gravina – prosegue Gianfederico Cecanese – si è presentato ai cittadini campobassani con un programma che avrebbe dovuto realizzare in 5 anni chiedendo la loro fiducia (e che, per questo, non avrebbe dovuto tradire).
A distanza di soli 4 anni, insomma, le regole tipiche del movimento 5 stelle sembra siano state sepolte in ragione di una nuova regola che funga da guideline: quella che molti del movimento definiscono “la regola aurea” e che si sintetizza con la locuzione “tutto è ammesso perché l’importante è vincere”.
Di conseguenza, si mettono da parte i principi, i valori, le persone, i programmi e, soprattutto, la volontà dei cittadini manifestata 4 anni fa (e che voleva Gravina sindaco per 5 anni) pur di vincere.
M5S nazionale si allea con chi criticava e attaccava
“Anche a livello nazionale – conclude – il movimento 5 stelle, guidato dall’idea di “pur di vincere”, si è alleato con tutti: cioè quelli che aveva criticato ed attaccato, sono diventati prima amici e, poi, compagni.
Stando così le cose temo che i cittadini campobassani siano stati traditi da un tocco di penna che, in pochi secondi, ha cancellato i loro desiderata e la volontà manifestata nel 2019 con il voto a favore di Roberto Gravina.
Dunque, quello che hanno designato come il Sindaco per 5 anni dopo soli 4 anni rischia, concretamente, di essere “certificato” come l’ultimo cittadino molisano: e tutto questo in virtù di un semplice tocco di penna che si paleserà all’interno di una cabina elettorale”.
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