M Figlio del Secolo, la serie tv su Benito Mussolini e il Fascismo appena uscita su Sky. Il primo degli otto episodi, martedì 14 gennaio, sarà argomento di dibattito del cineforum Umdi Place of Ideas Molise Noblesse, Filitalia International e Servizio Civile Universale Comunità per Giovani con Ippocrates, Aitef, Casa Molise e il quotidiano internazionale Umdi Un Mondo d’Italiani. La serie tv è tratta dal romanzo omonimo di Antonio Scurati che ha vinto il premio Strega nel 2019
M Figlio del Secolo, serie tv su Benito Mussolini e il Fascismo al centro del dibattito di martedì 14 gennaio del cineforum Umdi Place of Ideas Molise Noblesse, Filitalia International e Servizio Civile Universale Comunità per Giovani con Ippocrates, Aitef, Casa Molise e il quotidiano internazionale Umdi Un Mondo d’Italiani.
“Io sono lo sbandato per eccellenza, il protettore degli smobilitati, lo sperduto alla ricerca della strada. Ma l’azienda c’è e bisogna portarla avanti. In questa sala semivuota, dilatate le narici, fiuto il secolo, poi tendo il braccio, cerco il polso della folla e sono sicuro che il mio pubblico ci sia.”
M Figlio del Secolo: un tema profondo
Il rituale appuntamento con il cineforum Umdi Place of Ideas si cimenta con un tema profondo “Siamo figli della storia”. Per aiutare i giovani a collocarsi correttamente nella propria realtà nel contesto umano e storico.
Serie molto lontana dal libro
Venerdì sono usciti su Sky i primi due episodi di M – Il figlio del secolo, la serie tv tratta dal romanzo omonimo di Antonio Scurati che ha vinto il premio Strega nel 2019. Come avranno notato i molti che li hanno visti e commentati nel weekend però la serie è molto lontana dal libro: non ha un approccio rigoroso alle vicende storiche, e pur mostrando tutti fatti documentati lo fa con un tono grottesco e postmoderno. A tratti cioè è consapevole di essere una serie e gioca con questa consapevolezza.
Luca Marinelli scherza e fa ironia con il pubblico
Il protagonista Benito Mussolini, interpretato da Luca Marinelli, parla in camera per tutti gli otto episodi, in cui viene raccontata la nascita del fascismo e la presa del potere (la prima puntata è ambientata nel 1919, l’ultima nel 1924): si rivolge al pubblico, gli confessa cose che gli altri personaggi non possono sentire, scherza e fa ironia. In un certo modo sconcertante è simpatico, anche per come lo interpreta Marinelli, senza alleggerire la gravità della storia e delle sue azioni.
Gli sceneggiatori della serie
Questa scelta così rischiosa e fuori dalla tradizione italiana del racconto storico viene dai due sceneggiatori Stefano Bises e Davide Serino. Bises è uno dei nomi più importanti della sceneggiatura per la televisione italiana, ha lavorato per molti anni alle serie poliziesche della tv generalista e poi, per Sky ha scritto Gomorra – La serie, Il re, ZeroZeroZero, The New Pope, Esterno notte e Speravo de morì prima. Bises ha coinvolto Davide Serino, sceneggiatore più giovane che ha collaborato spesso con lui e che da solo ha contribuito alla scrittura di 1992 e 1993, The Bad Guy e Ti mangio il cuore.
“La gioventù del secolo, dopo esser scampata per quattro anni alla morte nelle trincee di tutta Europa, piuttosto che tornare al risparmio, alla famiglia, alla religione, agli avi, alle virtù, ai giorni, sembra essere scivolata a Fiume, in preda a una sbornia, per farla finita con questa stupida, inutile vita.”
Il famoso romanzo storico su Mussolini
M. Il figlio del secolo è un romanzo storico scritto da Antonio Scurati che narra l’ascesa al potere di Benito Mussolini. Con questo romanzo Antonio Scurati ha vinto il premio Strega 2019 con 228 voti e ha dedicato la vittoria a chi ha combattuto contro il fascismo.
Storia del romanzo
La storia, inizia il 23 marzo 1919 e termina il 3 gennaio 1925. Sempre al fine di comunicare al meglio la natura storica dell’opera, il libro è arricchito da ricorrenti fonti dell’epoca di nota autorevolezza, come il Corriere della Sera o documenti della pubblica amministrazione. M. Il figlio del secolo viene considerato il primo romanzo sulla figura di Mussolini. Il libro si apre infatti con la fondazione dei Fasci italiani di combattimento, evento narrato attraverso gli occhi del Duce, e ripercorre gli eventi che fra il 1919 e il 1925 hanno indelebilmente segnato la storia d’Italia fino all’omicidio di Giacomo Matteotti.
Il volume, di oltre 800 pagine, ha venduto più di 120 000 copie, ottenendo uno straordinario successo di pubblico e di critica.
Critiche
Nonostante il successo ottenuto, il romanzo non è stato esente da critiche. In un articolo pubblicato nella versione online de Il Sole 24 Ore, ad esempio, Gianluigi Simonetti critica il romanzo perché, a suo avviso, troppo pieno di cliché e troppo impegnato a funzionare sul piano narrativo.
L’opera, a detta di Ernesto Galli della Loggia, contiene diversi errori storici. Posizione condivisa da Gianluigi Simonetti del Il Sole 24 Ore e dallo storico Angelo d’Orsi, che ha definito il libro “pieno di errori”.
“Loro non promettono niente e manterranno la promessa.”
Pop corn e cioccolata calda
Durante la visione del primo episodio della serie, i ragazzi hanno gustato pop corn salati e una buonissima cioccolata calda, preparati ovviamente dallo chef di Umdi Servizio Civile Comunità per Giovani, Michele Fratantuono.
E ancora