Lockdown febbraio per diminuire i contagi. Febbraio è un mese ancora critico per le sindromi influenzali. L’ultimo bollettino coronavirus ha riportato 15.204 nuovi casi diagnosticati dall’analisi di 168.105 tamponi molecolari
Lockdown febbraio dopo la nuova ordinanza prevista di venerdì 29 gennaio dal ministro della Salute Roberto Speranza che cambierà i colori delle regioni italiane in zona rossa, arancione e gialla a partire da domenica prossima. Intanto il calo dei contagi diminuisce in maniera molto lenta e la mortalità continua ad essere ancora molto alta. Si sta pensando ad un lockdown deciso, programmato, magari che duri un mese. Febbraio è un mese ancora critico per le sindromi influenzali. Secondo ciò che afferma all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Francesco Forastiere ci è stato un calo drastico legato all’influenza. Inoltre, afferma che solo un lockdown totale può far scendere i casi in modo radicale e completo. E poi c’è una situazione internazionale critica, il mondo intero è in allarme e i Paesi a noi vicini hanno livelli inaccettabili di circolazione del virus, e ci sono le varianti che possono essere più contagiose e letali
Lockdown febbraio, il declino di casi è stato umile
L’ultimo bollettino coronavirus ha riportato 15.204 nuovi casi diagnosticati dall’analisi di 168.105 tamponi molecolari (7.2% positivi) e 125.665 test rapidi (0.2% positivi). 467 sono stati i decessi, mentre si registra una minore pressione sugli ospedali. Le regioni in zona gialla hanno mostrato una discesa molto disomogenea e per le regioni in arancione, il colore attuale di molte regioni, il declino di casi è stato umile.
Anche secondo ciò che è stato affermato dalla Fondazione Gimbe sottolinea che la discesa della curva epidemica è ancora troppo lenta. La Fondazione Gimbe osserva che nella settimana 20-26 gennaio 2021, rispetto alla precedente, c’è stata una riduzione dei nuovi casi (85.358 vs 97.335). Scendono anche i casi attualmente positivi (482.417 vs 535.524), i ricoveri con sintomi (21.355 vs 22.699) e le terapie intensive (2.372 vs 2.487); lieve calo dei decessi (3.265 vs 3.338).
Rispetto alla settimana precedente, e seguenti sono state le variazioni
Decessi: 3.265 (-2,2%)
Terapia intensiva: -115 (-4,6%)
Ricoverati con sintomi: -1.344 (-5,9%)
Nuovi casi: 85.358 (-12,3%)
Casi attualmente positivi: -53.107 (-9,9%)
L’incremento percentuale dei casi si riduce in quasi tutte le Regioni; negli ospedali, nonostante l’ulteriore discesa di ricoveri e terapie intensive, l’occupazione da parte di pazienti Covid continua a superare in diverse Regioni la soglia del 40% in area medica e in 6 Regioni quella del 30% delle terapie intensive.
Entro il 31 marzo 2021 il nostro Paese dovrebbe disporre di 16,557 milioni di dosi, di cui 8,749 milioni da Pfizer-BioNTech e 1,346 milioni da Moderna e 6,462 milioni da AstraZeneca. Peraltro su AstraZeneca i conti non tornano visto che è stata annunciata una fornitura di 3,4 milioni di dosi
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