Liste d’attesa chiuse e l’interrogazione alla Camera dei Deputati presentata dall’on. Lancellotta. Il Ministro della salute: le liste illegalmente chiuse non dipendono da mancanza di medici. Dare un senso compiuto all’articolo 32 della Costituzione per una gestione efficace ed efficiente della sanità
Liste d’attesa chiuse. Durante il question time alla Camera dei Deputati, tenutosi mercoledì 6 novembre 2024, l’On. Elisabetta Lancellotta, deputata molisana FDI, ha interrogato il ministro Schillaci “per sapere, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, quale sia lo stato di avanzamento dei decreti attuativi in materia di liste d’attesa e quale il livello di collaborazione delle Regioni nell’implementazione delle nuove misure, con particolare riferimento a quelle che presentano criticità nella spesa dei fondi dedicati”.
L’interrogazione a risposta immediata è stata presentata dalla deputata molisana insieme al Capogruppo Tommaso Foti e ad altri colleghi di Fratelli d’Italia.
Liste d’attesa chiuse e i prossimi decreti attuativi
L’On. Lancellotta ha rimarcato come la piattaforma nazionale delle liste di attesa sarà testata a partire da novembre e che dal 10 dicembre si procederà alle prove di acquisizione dei dati.
Il Ministro della salute ha poi sottolineato che sono prossimi all’adozione i restanti decreti attuativi non accora adottati e previsti dal decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2024 (cd. DL Liste d’Attesa), convertito in legge n. 107 del 29 luglio.
Controlli serrati e rispetto delle leggi
Schillaci, ringraziando i deputati interroganti, ha evidenziando che di recente “ho scritto alle regioni per chiedere, ancora una volta, controlli serrati e rispetto delle leggi. Le liste illegalmente chiuse non dipendono da mancanza di medici, se poi all’arrivo di un giornalista gli ambulatori, le sale operatorie e gli uffici diventano immediatamente operativi e disponibili. Non è più accettabile che i fondi stanziati per le liste d’attesa non siano ancora stati spesi proprio per abbattere le liste d’attesa”.
Implementazione della piattaforma nazionale
La deputata molisana, nella replica, ha evidenziato come il Governo ha rassicurato sull’arrivo dei decreti attuativi e sulla imminente implementazione della piattaforma nazionale per la gestione delle liste d’attesa. “Saremo così in grado di conoscere le regioni più virtuose – dichiara l’On. Lancellotta – oppure le regioni che sono in difficoltà e che non sono riuscite a spendere bene le risorse appositamente stanziate. Proprio per questo motivo, perché noi siamo l’Italia del merito, leggiamo con favore i 50 milioni stanziati per l’anno 2025 e i 100 milioni a decorrere dall’anno 2026, previsti nel bilancio 2025, approdato in prima lettura in questo ramo del Parlamento, a favore delle regioni che risultino adempienti relativamente alle voci delle liste di attesa.”
Gestione efficace ed efficiente della sanità
“Noi, come il Governo, – prosegue l’Onorevole di Fratelli d’Italia- vogliamo essere coloro che combattono le liste immotivatamente e illegalmente chiuse e le agende non consegnate. Siamo tra coloro, come il Governo, che vogliono dare un senso compiuto all’articolo 32 della Costituzione e a quanto previsto nel Titolo V della Carta per una gestione efficace ed efficiente della sanità. Siamo tra quelli, signor Ministro, che, insieme a lei e al Governo, vogliono fare la propria parte fino in fondo per curare efficacemente chi soffre”.
La risposata dell’Asrem
«Quando ci siamo insediati – ha sintetizzato il dg, Giovanni Di Santo – c’era meno di nulla. Non c’erano visite ed esami in lista d’attesa, salvo poi scoprire che invece ce n’erano 60mila. Ogni medico aveva una sua agenda, 300 erano quelle gestite in autonomia, non esistevano percorsi di tutela per gli utenti, né equilibrio fra attività istituzionale e quella cosiddetta intramoenia o Alpi. Le agende subivano sospensioni ad horas, i pazienti arrivavano e non trovavano medici. Oggi tutte queste criticità non si riscontrano».
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