Caffè Turchese: le Avventure del burattino di Collodi, al primo appuntamento del Caffè Letterario, hanno riscosso grande successo a Bojano che si è colorata di turchese. Ricco simposio di menti diverse che hanno contribuito all’ottima riuscita dell’evento. Il cammino dell’anima di grande attualità.
Pinocchio, monello ribelle, creato da Carlo Lorenzini, in arte Carlo Collodi, si è colorato di Turchese: ieri, 5 novembre, i ragazzi del Servizio Civile Nazionale, del progetto Turchese Molise, presso il Gran Caffè Gentili a Bojano, hanno coinvolto la cittadinanza con l’iniziativa culturale Caffè Turchese.
Il Caffè Turchese è un’idea di Mina Cappussi realizzata con i volontari dell’Agenzia Agorà, che hanno dato attuazione ad un’idea di Mina Cappussi, per cominciare un nuovo discorso culturale sul territorio di Bojano, permettendo a tutti, bambini, giovani, adulti ed anziani, di far parte di un simposio in cui si discuta di tematiche attuali e non, allo scopo di conoscersi meglio e sentirsi parte integrante di una comunità, che si interroga sulla letteratura internazionale, italiana e regionale, come espressione della società, con argomenti di varia natura.
Grande successo per la lettura di Pinocchio, che ha scatenato interventi molto incisivi, in cui si sono evidenziati grande interesse e complicità da parte di curiosi, estimatori, passanti e volontari stessi, che si sono stupiti della straordinaria riuscita dell’evento culturale, il primo dei Caffè Turchese itineranti. Una animata discussione si è incardinata sull’intervento di Maurizio Varriano, presidente di Borghi d’Eccellenza, che ha inteso discostarsi dallo spunto offerto da Mariangela Lombardi circa la posizione monogenitoriale di Mastro Geppetto e rifacendosi invece alle interpretazioni proposte da Casa Collodi, invitando gli astanti ad organizzare una visita al Parco Collodi. Mina Cappussi ha invece sostenuto la tesi secondo la quale Pinocchio è non già una favola per bambini, ma piuttosto il minuzioso racconto di una iniziazione massonica, il cammino dell’anima alla ricerca del proprio Sé.
Come già accennato, l’appuntamento si è tenuto al Gran Caffè Gentili, che ha offerto thè caldo e biscotti per i partecipanti, in modo da farli sentire nel proprio salotto di casa, ma piena di menti aperte a più ambiti. Atmosfera ancora più conviviale con la merenda offerta dall’Associazione Matese Arcobaleno, presenti il Presidente, Mario Lucarelli e il vicepresidente, Pier-Paolo Monaco.
Presentato da Mina Cappussi, responsabile Agorà (ente di primo livello per l’attuazione del Servizio Civile Nazionale) del Progetto Turchese, che ha parlato dell’importanza della coesione tra i 33 volontari di Bojano e della collaborazione con le attività commerciali, oltre che con le Associazioni locali, il Caffè si è aperto con la lettura dei primi quattro capitoli delle celebri “Avventure”.
Eccezionale Mariangela Lombardi, Responsabile della commissione Caffè Turchese, capace di creare attenzione e curiosità anche da parte di chi solitamente non prende parte ad eventi del genere. La volontaria Agorà per la Compagnia Stabile del Molise, non solo ha rivelato le proprie capacità interpretative, nei panni del “bischerello” burattino, Pinocchio, ma ha anche dimostrato una grande padronanza del discorso inerente al caffè letterario, avviando la discussione su argomenti che sono partiti dal romanzo, che i più credono sia per bambini, giungendo a discorsi di elevata rilevanza morale, etica e sociale, guardando ai principali protagonisti del romanzo collodiano e in particolare soffermandosi sulla figura di Geppetto.
Ottima anche l’interpretazione di Sabina Iadarola, che si è distinta nel ruolo di narratore, decisamente in grado di coinvolgere i partecipanti con una lettura creativa e divertente.
Ogni personaggio, da quelli con meno presenti, come per esempio, il tonno, a quelli con più spicco, tipo il Grillo Parlante, simpaticamente interpretato da Mina Cappussi, che si è prestata, si è verificato essere spunto di riflessioni di vario interesse.
Il piccolo burattino ha attirato l’attenzione di molte persone, che si sono scoperte parte utile di un ragionamento di alto livello culturale, le quali non credevano che un romanzo del genere potesse rispecchiare problemi ancora attuali nella società odierna, per quanto sia stato pubblicato nel 1881, in un’Italia totalmente differente da quella moderna.
Alla fine della serata, ognuna delle persone aderenti all’iniziativa ha ritrovato dentro di sé un piccolo burattino che, attraverso i propri Gatto e Volpe, con i Lucignolo senza voglia di andare a scuola, è diventata quello che è oggi, partendo da molti insuccessi e buoni propositi non andati a buon fine, ma grazie alla Fata, che per l’occasione è divenuta Turchese, al Grillo Parlante, ma soprattutto all’Amore, ha terminato le “bugie” e si è messa d’impegno per scoprire la Felicità.
TRA GLI INTERPRETI CHE SI SONO PRESTATI A “GIOCARE” CON PINOCCHIO:
Narratori: Sabina Iadarola (Commissione Caffè Turchese), Federica Lucarelli, Mina Cappussi, Francesca Cimino
Mastro Ciliegia: Marta Ucciferri (Commissione)
Mastro Geppetto: Adriana Niro (Commissione)
Pinocchio: Mariangela Lombardi (Commissione), Federica Lucarelli
Il Grillo Parlante: Mina Cappussi
Mangiafuoco: Mina Cappussi
La Volpe: Federica Castrilli, Genni Lucarelli
Il Gatto: Adriana Niro
Ragazzi di strada: Jacopo Fabrizio, Francesco Lopa
Merlo: Sabina Iadarola
Fata Turchina: Federica Castrilli, Antonio Lombardi
Lucignolo: Mariangela Lombardi
Ortolano Giangio: Jacopo Fabrizio
Lumaca: Andrea De Marco
Tonno: Andrea Ricci
di Adriana Niro e Andrea De Marco
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