La città in Tasca, il progetto che per 25 anni ha divertito grandi e piccini nella piazza di Roma e stato bloccato. L’associazione Arciragazzi di Roma, ha chiesto l’accesso agli atti per conoscere gli elementi che ne hanno determinato un basso punteggio
La Città in Tasca, il progetto che per 25 anni ha divertito grandi e piccoli gratuitamente è stato bloccato. Ha portato nella Capitale grandi ospiti e laboratori artistici, serate teatrali e concerti musicali. E’ diventato uno dei momenti più attesi dell’Estate Romana sempre premiato per il suo programma divertente, multidisciplinare, multietnico, e istruttivo. Quest’anno, per la prima volta, i bambini di Roma non avranno questo contenitore di cultura e divertimento. Negli ultimi anni si è svolto presso il Parco degli Scipioni, tra le ultime settimane di agosto e le prime di settembre, ridosso del ritorno ai banchi scolastici. Un appuntamento da molti ritenuto ormai “storico”, sempre molto atteso e partecipato da migliaia di bambini e genitori.
Arciragazzi di Roma, che organizza l’evento, dopo la pandemia che ha colpito duramente il nostro Paese, aveva già deciso, sia pure molto a malincuore, di saltare l’annualità 2020, poiché il format non avrebbe consentito lo svolgimento delle attività previste, in sicurezza, così come richiesto dalle disposizioni governative dopo il lockdown. Avendo partecipato al bando triennale 2020-21-22 , si era deciso di rinviare all’anno prossimo l’organizzazione di una Città in Tasca ancora più ricca e più bella.
La città in piazza, Arciragazzi cerca spiegazioni
“Il Dipartimento Cultura di Roma Capitale ha deciso di non finanziare il nostro progetto triennale – spiega Anna Maria Berardi, Presidente di Arciragazzi – relegandolo agli ultimi posti della graduatoria. Il progetto manteneva lo stesso format che per tanti anni aveva garantito il successo della manifestazione. Con un programma ancora più ricco del precedente. Un progetto di elevato spessore artistico, culturale e multidisciplinare. E’ evidente che, senza il contributo di Roma Capitale – continua la Presedente – sarà impossibile offrire nei prossimi anni a bambini e famiglie, gratuitamente, le attività previste. E mentre le altre attività gestite da Arciragazzi di Roma proseguono fortunatamente nella loro realizzazione, noi stiamo già pensando a lanciare prossimamente un crowdfunding per sostenere La Città in Tasca e consentirne lo svolgimento nel 2021. Perché vogliamo continuare a fare la nostra parte affinché Roma possa diventare veramente, a pieno titolo, una Città delle Bambine e dei Bambini“.
La città in piazza, vuole l’accesso agli atti
Arciragazzi di Roma ha richiesto l’accesso agli atti per conoscere gli elementi che nel progetto de La Città in Tasca hanno determinato un basso punteggio. “Siamo decisamente basiti. Tra i vari fattori che dovevano essere esaminati, a parte quello della gratuità, non ce n’è neanche uno in cui il punteggio non sia stato abbassato: dall’aggregazione all’affidabilità, dalle competenze al programma. Allora ci interroghiamo su due possibilità: la prima riguarda le competenze dei membri della commissione, ciascuna nel proprio campo validissime persone, però probabilmente inadatte a giudicare quel fenomeno storico complesso e articolato chiamato Estate Romana. La seconda è una possibilità a cui non voglio pensare: una direttiva politica finalizzata a distruggere quel patrimonio culturale nato con Renato Nicolini, a favore forse di questo dubbio progetto chiamato Romarama“.
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