Rivendicate Elezioni presidenziali e legislative libere, eque e credibili. Secondo il MAIE il Governo italiano è comunque convinto che non vi siano alternative al perseguimento di una soluzione pacifica e democratica della crisi
Elezioni di Luis Parra viziate da gravi irregolarità. Dure accuseda parte del Sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo, che cosi comincia in una nota. “Sin dall’inizio – precisa Merlo – della crisi venezuelana il Governo italiano si è impegnato a favore di una soluzione pacifica e democratica che sfoci nella tenuta di elezioni presidenziali e legislative libere, eque e credibili”. Il Sen. Ricardo Merlo, Presidente del MAIE, Movimento Associativo Italiani all’Estero, rispondendo in III commissione alla Camera un’interrogazione della Lega sulla posizione del Governo italiano circa il rinnovo del mandato del presidente del Parlamento venezuelano, ha dichiarato: “Nonostante l’attuale clima politico in Venezuela non sia il più adatto alla ripresa del dialogo, il Governo italiano è comunque convinto che non vi siano alternative al perseguimento di una soluzione pacifica e democratica della crisi”. Il Sottosegretario Merlo ha quindi condannato, sulla falsariga della posizione europea “il tentativo di bloccare il legittimo processo elettorale interno all’Assemblea nazionale”, non considerando “valida l’elezione di Luis Parra, in quanto viziata da gravi irregolarità e confermando, invece, e il “riconoscimento e il sostegno a Juan Guaidò quale legittimo presidente dell’Assemblea nazionale“. L’esponente del governo italiano, tra le altre cose, ha ricordato come l’Esecutivo sia “impegnato a rilanciare l’attività del Gruppo Internazionale di Contatto ed è convinto della necessità di intensificare l’attività di sensibilizzazione verso tutti gli attori coinvolti nella crisi, soprattutto verso quei Paesi che hanno maggiore influenza sui vari attori politici venezuelani”.“Sin dall’inizio della crisi venezuelana – ha sottolineato il rappresentante della Farnesina – il Governo italiano si è impegnato a favore di una soluzione pacifica e democratica, che sfoci nella tenuta di elezioni presidenziali e legislative libere, eque e credibili“.
DUE PRESIDENTI PER UN PAESE ALLO SBANDO
La situazione politica in Venenzuela, sempre più caotica al termine delle elezioni del nuovo presidente dell’Assemblea nazionale al Parlamento di Caracas ha portato il Paese alla deriva. Le consultazioni ufficiali, infatti, sono state vinte da un candidato del presidente Nicolas Manduro, Luis Parra, ma non sono state riconosciute dai paesi del Gruppo di Lima, con la sola eccezione dell’Argentina, perché la giunta direttiva non sarebbe stata formata democraticamente. Cento deputati dell’opposizione hanno confermato in maniera plebiscitaria Juan Guaidò, presidente autoproclamato del paese, a cui è arrivato subito un messaggio di congratulazioni dell’Unione Europea. Oltre che due capi di Stato in carica, insomma, al momento Caracas ha anche due speaker in Parlamento.