Italia rossa e arancione, sempre più regioni entrano nelle aree più a rischio, e sottoposte a misure più restrittive. Sette aree sono zona rossa, nove zona arancione e cinque sono zona gialla.
Italia rossa e arancione, la nuova ordinanza entra in vigore da domenica 15, due Regioni Campania e Toscana si aggiungeranno all’elenco delle zone rosse di cui già fanno parte Calabria, Lombardia, Piemonte, Bolzano e Valle d’Aosta. Emilia-Romagna, Friuli e Marche diventeranno arancioni, raggiungendo Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. Le Regioni che invece rimangono gialle sono invece Lazio, Molise, Sardegna, Trento e il Veneto.
Italia rossa e arancione
Zone gialle
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, prevede interventi sulle attività motorie, sulla somministrazione di bevande in bar e ristoranti, su alcune chiusure festive, sui mercati all’aperto e sulle modalità per fare la spesa.
Nel Lazio, controlli sugli arenili ma anche nelle aree verdi della Capitale. A Roma messaggi “anti-folla” dalle auto dei vigili e accessi contingentati in caso di assembramenti nelle vie dello shopping, monitorate con l’elicottero.
In Molise le restrizioni “standard” delle zone gialle: ci si può spostare da Comune a Comune e da Regione a Regione. Ristoranti e bar chiudono alle 18, i negozi invece restano aperti fino a chiusura. A Termoli proteste dei commercianti: con bar e ristoranti chiusi presto, cala anche l’incasso.
A Cagliari da domani vietate bici e altri mezzi su ruote sulla passeggiata dell’Ammiragliato. L’assessore regionale alla Sanità Nieddu ha chiesto al governo di chiudere tutte le scuole, elementari, medie e superiori, per frenare il Covid. In arrivo dalla Regione un piano per la riorganizzazione della sanità.
In Veneto non è permesso passeggiare nei centri storici delle città e nelle aree affollate; la somministrazione di bevande e alimenti dalle 15 alle 18 dovrà avvenire esclusivamente da seduti. Nei prefestivi chiuse le grandi e medie strutture di vendita, outlet compresi. Aperti solo alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole. Nei festivi vietato ogni tipo di vendita, ad eccezione degli alimentari.
Zone arancioni
Abruzzo, dove è previsto il potenziamento dei controlli per assicurare il rispetto delle misure e per far rispettare il divieto di assembramenti. Attenzione al controllo degli spostamenti tra Comuni e verso il capoluogo.
Basilicata, rimodulati i servizi di vigilanza e controllo connessi all’emergenza epidemiologica da parte delle forze di Polizia
In Liguria, a Genova in arrivo una ordinanza per vietare dal weekend le passeggiate in alcune parti della città, come il lungomare. Parchi aperti ma controllati con personale della Protezione civile, chiusura di bar e ristoranti e il divieto di uscire dalla regione e spostarsi tra Comuni, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità.
In Umbria, il sindaco di Perugia ha disposto la chiusura al pubblico, per l’intero arco della giornata e fino al 22 novembre, della scalinata della cattedrale di San Lorenzo. Anche a Terni disposto il divieto d’accesso ad alcune aree della città.
In Sicilia, il sindaco di Palermo Orlando ha sospeso l’ordinanza, già annunciata, di chiusura delle scuole dell’obbligo. Fino al 3 dicembre divieto di stazionamento in centro e nel weekend anche sul litorale. A Catania, divieto di stazionamento nel weekend a Piazza Duomo e nel Borgo Marinaro.
In Friuli, il governatore Fedriga ha emesso una ordinanza, che prevede la raccomandazione per l’accesso ai negozi delle grandi e medie strutture nelle prime due ore della giornata agli anziani. Tra le altre misure: negozi chiusi nei festivi tranne farmacie, alimentari, edicole e tabacchi.
In Emilia Romagna, il governatore Bonaccini prevede negozi chiusi la domenica tranne farmacie, alimentari, tabacchi ed edicole mentre il sabato saranno chiusi anche i parchi commerciali e i negozi più grandi. A scuola vietate lezioni di ginnastica, di canto e di strumenti a fiato.
Nelle Marche, coprifuoco dalle 22 alle 5, dad al 100 per cento alle superiori, chiusi bar, pasticcerie e gelaterie, consentita la consegna a domicilio, centri commerciali chiusi nel week end, capienza sui bus ridotta del 50%.
In Puglia, dopo gli assembramenti dello scorso weekend, il sindaco ha aumentato i controlli in alcune vie della città e nei pressi delle grandi strutture commerciali. Chiusi tre giardini e lo skate park.
Zone rosse
La provincia autonoma di Bolzano è zona rossa, con un regime definito lockdown duro: nel capoluogo l’attività motoria potrà svolgersi entro una distanza massima dalla propria abitazione di 1.000 metri, e c’è un’app per controllarla.
In Calabria, a Catanzaro sospese le attività didattiche in presenza per le scuole di ogni ordine e grado fino al 28 novembre, anche degli asili pubblici e privati.
In Campania i sindaci di alcune città, come Benevento e Torre Annunziata, si sono mossi nella direzione di chiudere strade o piazze affollate
In Piemonte vietati gli spostamenti, se non per lavoro, necessità o salute, anche all’interno del proprio Comune. Chiusi bar e ristoranti.
In Valle d’Aosta si affida all’online: lezioni universitarie solo a distanza e indicazione sui siti del Comune del capoluogo e della Confcommercio dei negozi aperti che effettuano servizi di consegna a domicilio.
In Toscana maggiori controlli delle forze dell’ordine, in particolare nei fine settimana, e via libera anche a eventuali misure più restrittive, compresa la chiusura delle strade e delle piazze maggiormente frequentate.
In Lombardia, non si può uscire di casa se non per comprovati motivi, chiusi i negozi salvo quelli di necessità, didattica a distanza. A Milano controlli serrati e chiusure: solo ieri un ristorante del centro, tre circoli privati e una macelleria.
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