L’Italia paralimpica è in fibrillazione in vista dei Campionati Europei di Atletica leggera a Berlino, che si terranno dal 20 al 26 agosto. 20 gli atleti convocati: 13 uomini e 7 donne. Il presidente del CIP Luca Pancalli sottolinea con soddisfazione la crescita del movimento paralimpico internazionale, compreso quello italiano
Quella del 2018 verrà ricordata come l’estate paralimpica. Dal 20 al 26 agosto l’Italia sarà infatti impegnata con i Campionati Europei Paralimpici di Atletica leggera di Berlino, evento internazionale che ci vedrà gareggiare in prima linea con ben 20 azzurri convocati, 13 uomini e sette donne. La famiglia paralimpica è giovanissima: l’età media degli azzurri che andranno in Germania è di 29 anni e a capitanarli sarà la lanciatrice non vedente Assunta Legnante, campionessa europea indoor nel 2007, primatista nazionale assoluta con la misura di 19,20 m, nonché campionessa paralimpica e detentrice del record mondiale di categoria con 17,32 m. L’atleta con tre ori iridati al cospetto capitanerà una squadra composta da veterani, tre esordienti senior assoluti e cinque giovani di FISPES Academy, l’accademia Under 20 di atletica paralimpica. Nella stessa categoria tra gli uomini l’Italia verrà rappresentata dal discobolo di origine cubana e campione europeo Oney Tapia (Fiamme Azzurre), quest’anno capace di fissare il record del mondo di specialità a 45,65 e di diventare capolista del ranking mondiale stagionale anche nel peso con 13,01.
Dichiarazioni del presidente CIP Luca Pancalli
“La nostra famiglia – ha detto Pancalli – sta affrontando i primi ostacoli in acque libere dopo la separazione dal CONI. Mi fa piacere tenere a battesimo l’atletica paralimpica, il lavoro della federazione è davvero molto serio, fatto di grandi competenze”. “Siamo una grande squadra – ha concluso Pancalli – e possiamo dire che finalmente è esploso un movimento che dai mondiali di basket agli europei di nuoto di Dublino vede la nostra famiglia paralimpica al centro dell’interesse della politica e delle istituzioni. Noi siamo gli interpreti più autentici dei nostri obiettivi”.
Tutto questo non sarebbe possibile senza una ricerca costante dal punto di vista tecnologico, in quanto spesso i mezzi rappresentano per un disabile lo spartiacque tra una vita di rinunce e una di grandi realizzazioni, in primis sportive. A settembre verrà reso pubblico il bando che permetterà di erogare ausili come protesi e carrozzine per la pratica sportiva. Il bando sarà pubblico e attingerà ai 5 milioni stanziati dal precedente governo. Si tratta della prima operazione del genere nella storia. Lo scopo ultimo, ha spiegato il presidente del CIP, è quello di proporre una legge che preveda un nomenclatore tariffario anche per gli ausili sportivi, spesso fondamentali per permettere a persone disabili di esercitare uno sport.
Dichiarazioni di Vincenzo Diminuco
“La nostra squadra – ha concluso il direttore tecnico Vincenzo Duminuco – vanta il più alto numero di atleti che partecipano a una manifestazione internazionale ma nel nostro caso la qualità è ancora più importante della quantità: i 20 convocati rappresentano il meglio. L’età media è di 29,3 anni, solo tre di loro hanno più di quarant’anni e sei sono under 20. Investire sui giovani è un ottimo modo per garantirsi il futuro“.
di Andrea De Marco
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