Italia naufraga nel calcare, 883 comuni superano la soglia di 50°F

Italia naufraga nel calcare, 883 comuni superano la soglia di 50°F

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Italia naufraga nel calcare con ben 883 comuni. Sul podio la cittadina di San Gimignano in provincia di Siena con un livello di calcare pari a 76°

Italia naufraga nel calcare dannoso per scaldabagni, caldaie ma anche semplici rubinetti. Il quadro sul calcare è stato tracciato da Culligan, azienda che opera nel trattamento dell’acqua, che ha fatto stilare a Nomisma una classifica di acque dure in tutta la penisola.

Italia naufraga nel calcare

Bisogna innanzitutto capire cosa si intende per “acqua dura”. Di norma l’acqua deve rientrare in un range tra i 15°F ed i 50°F. Sopra i 15°F l’acqua viene considerata dura.

Nella classifica stilata da Nomisma spicca San Gimignano, Siena, con un tasso pari al 76°F. A seguire Fiano Romano con 65.97°F e Nola (NA) con 60°F.

Culligan

Claudio De Marco, Houshold Sales Director Culligan, ha dichiarato all’Adnkronos che il calcare “è una problematica abbastanza diffusa sul territorio italiano ma poco conosciuta. Spesso quando si parla di problemi legati all’acqua ci si focalizza su quella da bere, ovvero l’acqua al punto d’uso. In realtà sarebbe opportuno partire dal trattamento dell’acqua a monte dell’impianto idrico. Un’acqua utilizzata ad uso domestico (elettrodomestici, caldaie, impianti, doccia, ecc.) e interessata dal problema del calcare”.

Il tornaconto economico

Il calcare può manifestarsi come un peso economico per le famiglie dal momento in cui vi potrebbe essere necessità di manutenzione degli apparecchi e, soprattutto, viene minata la durata degli stessi. “Per ogni millimetro di calcare che si deposita sulle serpentine abbiamo un incremento del consumo energetico del 18%”.

Soluzioni plausibili

Una soluzione plausibile è sicuramente l’installazione di un addolcitore domestico che “deve essere posizionato all’ingresso dell’acqua e che ci permette di trasformare il calcio in sodio” spiega Claudio De Marco. Il costo è tra i 2000 ed i 3000 euro. Il superbonus 110%, dunque, diventa un ovvio alleato delle famiglie.

Chiunque può verificare i parametri del proprio Comune attraverso il primo aggregatore nazionale di analisi dell’acqua potabile in Italia disponibile sul sito di Culligan.

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