Italia, aspettativa di vita in calo: si muore prima al Sud. Grasso non è bello!

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Italiani a rischio: obesità e diete sbagliate contribuiscono a peggiorare la qualità della vita. Ad aumentare è stato anche il divario tra Nord e Sud dell’Italia rispetto alla salute dei cittadini: al Sud, e in particolare in Campania, infatti, si muore di più ed il Sud dispone di minori risorse economiche ed è gravato dalla scarsa disponibilità di servizi sanitari.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Italiani con speranza di vita sempre più bassa. E’ infatti di circa 0,2 anni negli uomini e di 0,4 anni nelle donne rispetto al 2014, attestandosi, rispettivamente a 80,1 anni e a 84,6 anni. La diminuzione dell’aspettativa di vita degli italiani è stata registrata dal Rapporto Osservasalute 2016. Ad aumentare inoltre è stato anche il divario tra Nord e Sud dell’Italia rispetto alla salute dei cittadini: al Sud, e in particolare in Campania, infatti, si muore di più ed il Sud possiede minori risorse economiche ed è gravato dalla scarsa disponibilità di servizi sanitari.

Al Sud inoltre è molto più alta la mortalità prematura sotto i 70 anni di vita. Alcuni esempi: nel 2015, in Italia, ogni cittadino può augurarsi di vivere mediamente 82,3 anni, ma mentre nella PA di Trento la sopravvivenza sale a 83,5 anni, un cittadino che risiede in Campania ha un’aspettativa di vita di soli 80,5 anni. La riduzione della mortalità negli ultimi 15 anni è stata del 27 per cento al Nord, del 22 per cento al Centro e del 20 per cento al Sud e Isole.

Ma c’è di peggio: gli stili di vita degli italiani non migliorano.

QUOTA DI ITALIANI IN SOVRAPPESO E OBESI STABILE: nel 2015, più di 1 terzo della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre poco più di 1 persona su 10 è obesa. Il 45.1 per cento dei soggetti oltre i 18 anni è in eccesso di  peso, soprattutto nelle regioni del Sud. I bambini e adolescenti di 6-17 anni in sovrappeso o obesi sono il 24,9 per cento, e prevalgono nei contesti svantaggiati.

STABILE QUOTA ITALIANI CHE FANNO SPORT: sono il 33,3 per cento, mentre i sedentari sono 23,5 milioni, pari al 39,9 per cento.

ALCOLICI, DIMINUISCONO I NON CONSUMATORI: si riduce la percentuale dei non consumatori, pari al 34,8 per cento e aumentano le donne consumatrici a rischio. La prevalenza dei consumatori a rischio, nel 2015, è pari al 23 per cento per gli uomini e al 9,0 per cento per le donne.

NUMERO DEGLI ITALIANI FUMATORI COSTANTE: rispetto agli anni precedenti in cui si registrava un calo, nel 2015 si evidenzia un assestamento della quota dei fumatori. Sono 10 milioni e 300 mila: 6,2 milioni uomini e 4,1 milioni donne. Si tratta del 19,6 per cento della popolazione di 14 anni ed oltre. Il vizio è molto diffuso tra i giovani: le fasce di età più critiche sia per gli uomini che per le donne sono quella tra i 20-24 e 25-34 anni.

ANTIDEPRESSIVI, CRESCITA INCESSANTE DEI CONSUMI: i consumi sono pari a 39,60 Dosi Definite Giornaliere per 1.000 abitanti.

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