Italia ante Covid, Goffredo Palmerini ci riprova dopo lo stop causato dalla pandemia da Coronavirus. Il volume dedicato a Mario Fratti è un resoconto di storie, viaggi e incontri
Italia ante Covid, Goffredo Palmerini ci riprova dopo lo stop dovuto alla pandemia da Coronavirus. A fine giugno sarà disponibile “Italia ante Covid”, il nuovo libro di Palmerini. Sarebbe dovuto andare in stampa all’inizio di marzo, ma a causa del virus è stato tutto posticipato di tre mesi. La presentazione del libro avverrà alla luce delle nuove disposizioni per la prevenzione del Coronavirus. La casa editrice ‘One Group’ ha pensato anche ad una prima edizione speciale autografata da spedire a casa a chi si prenoterà. Goffredo Palmerini, originario de L’Aquila, è da sempre impegnato in prestigiose istituzioni culturali, scrive, inoltre, su numerose testate, in Italia e all’estero.
Italia ante Covid, il volume
Il volume è dedicato a Mario Fratti, drammaturgo aquilano residente a New York con cui Palmerini intrattiene un profondo rapporto di amicizia. Il libro è un resoconto di storie, viaggi e incontri. “Le persone di cui parla Goffredo, che va a cercare e che poi mette insieme, sono legate da una speciale relazione che non è quella di appartenere solo a un luogo di nascita ma a un luogo di valori. Un’atmosfera che sa riconoscere solo chi è stato educato in un certo modo, badando alla sostanza, e che ha avuto davanti agli occhi un esempio e l’ha saputo seguire – spiega Lina Palmerini, caposervizio del Sole 24 Ore, giornalista parlamentare e quirinalista, nella prefazione del libro e continua – Credo sia questo il nocciolo della missione di questo libro e della passione del suo autore. Rimettere insieme i fili di qualcosa che pensiamo di aver dimenticato ma che fa parte di noi. Ma soprattutto, man mano che leggevo ho sentito che Goffredo era riuscito a trasformare singole vite, singoli individui in una comunità di ricordi e di sentimenti”.
Un libro, una comunità
“Quello che è riuscito a creare Goffredo è una “sua” comunità di cui è bello far parte. – continua Lina Palmerini – Un luogo spirituale che ha saputo far nascere viaggiando e incontrando persone lontane, portandogli le notizie di quei paesi che lui non ha abbandonato, chiese e case crollate dopo il terremoto del 2009 su cui lui tiene una costante vigilanza sulla ricostruzione. Come in una comunità non si perdono di vista i luoghi ma nemmeno le persone, questo libro è un grande esempio di ciò che non va smarrito: la cura del nostro passato e la voglia di condividere con gli altri quello che eravamo e siamo diventati”.
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