In Vaticano Zampognari Bojano, un’esperienza straordinaria che ogni anno lascia emozioni indimenticabili. Quest’anno gli Zampognari sono stati accompagnati anche dal Maestro Piero Ricci, docente del Conservatorio di Campobasso e illustre musicista di zampogna. Papa Francesco ha aperto un ciclo di catechesi incentrate sul Giubileo 2025 ormai alle porte
In Vaticano Zampognari Bojano, appuntamento fisso da oltre 30 anni che regala migliaia di emozioni come se fosse sempre la prima volta. L’incontro con il Santo Padre rappresenta una grazia per tutti coloro che lo vivono
In Vaticano Zampognari Bojano insieme al Maestro Piero Ricci
Il 18 dicembre 2024, insieme agli altri componenti del gruppo degli Zampognari di Bojano tra cui mio padre Fernando, mio zio Tonino e Franco Sacco, ormai uno zio acquisito per me, ho avuto l’onore e la grazia di incontrare Sua Santità Papa Francesco in occasione dell’ultima Udienza Generale prima di Natale.
Inutile dire che l’emozione per tutti noi era alle stelle e quest’anno è stato unico in quanto a nostro fianco c’era anche il Maestro Piero Ricci, docente alla cattedra di Zampogna presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso, che frequento.
Un incontro fisso del mese di Dicembre
Questo incontro rappresenta per, come per il resto del gruppo, una parte fondamentale per vivere al meglio la magia del Natale. Incontrare Papa Francesco è veramente una grazia in quanto vedere e stringere la mano ad una persona così importante e straordinaria come il Pontefice è un’esperienza a dir poco straordinaria. Alla fine di ogni incontro annuale e, puntualmente, varcate le porte di uscita della Sala Nervi, penso: “Adesso è veramente Natale!”.
L’incontro con il Santo Padre è per me ormai una tappa fissa durante le festività natalizie. I colori, le luci, l’architettura di quell’immensa sala ogni lasciano sempre incantato come se fosse la prima volta. Incontrare persone di ogni nazionalità che guardano stupite questi strumenti musicali è un’emozione che ti lascia il segno.
Come dicevo prima, ogni anno è sempre diverso ma le emozioni sono uguali, fin dal mio primo incontro con Papa Benedetto XVI, ho vissuto sempre un’immensa gioia che porto nel cuore fino all’anno successivo.
Catechesi per il Giubileo
Come ogni anno, il Santo Padre ha tenuto una magnifica catechesi, una di un nuovo ciclo che accompagnerà i fedeli all’arrivo dell’imminente Giubileo 2025.
Papa Francesco invita a risvegliare una “memoria grata nei confronti di nostri antenati“. Viene ripercorsa l’infanzia di Gesù dei Vangeli di Matteo e Luca che trattano fra i vari temi, quello della “paternità legale” di Giuseppe, colui “che innesta il Figlio di Dio sul ‘tronco’ della dinastia davidica“.
Regali per il Papa
Prima di lasciare la Sala Nervi dopo l’incredibile incontro, ognuno di noi ha donato qualcosa al Santo Padre, tra cui regali, lettere provenienti dai ragazzi ospiti del Centro Socio Educativo di Bojano e donazioni varie, io ho consegnato una lettera contenente una donazione da evolvere alla persone bisognose che abitano sotto il colonnato di Piazza San Pietro, affinché possano vivere un sereno Natale con un pasto e un luogo caldo.
Emozioni per il Giubileo della Speranza
A seguito dell’incontro di quest’anno, sicuramente porterò le emozioni vissute in questa Udienza per tutto l’anno nuovo che ci attende, a maggior ragione per lo straordinario evento che ci attenderà: il Giubileo della Speranza 2025. La Speranza è un tema che deve essere saldo nel cuore dell’uomo, soprattutto per i tristi eventi che stanno affliggendo oggi il mondo, tra cui le disastrose guerre, che, come ha ribadito Papa Francesco in Udienza, rappresentano una sconfitta.
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