Il Salotto Letterario che si è svolto venerdì 26 gennaio, ha arricchito, coinvolto e intrattenuto gli ospiti presenti, rendendoli partecipi delle storie di persone che nella loro vita hanno fatto dei viaggi in luoghi che loro non conoscevano
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Sedie disposte in cerchio, al centro un tavolino rosso con sopra libri, poesie, una scatola contenete pensieri e riflessioni da condividere e commentare insieme. La sala pian piano comincia a prendere vita, si riempie, tutti trovano posto all’interno del cerchio. Nell’aria si respira armonia, unione e compiutezza. Il Viaggio può finalmente cominciare. Un successo atteso, che pure ha superato le aspettative, quello che ha contraddistinto il Salotto Letterario Umdi Turchese di gennaio organizzato da Centro Studi Agorà e dal quotidiano internazionale Umdi Un Mondo d’Italiani con Ippocrates, Molise Noblesse, Servizio Civile Nazionale, Casa Molise, Università del Molise Cattedra di Storia Contemporanea, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise e Comune di Bojano, assessorato alla Cultura. L’evento che ha introdotto il tema del Molise Award in the World,
prestigioso riconoscimento internazionale che a marzo premierà tre eccellenze in viaggio in Italia e oltre, personalità dello spettacolo, della Tv, del mondo dei documentari, ha avuto luogo venerdì 26 gennaio 2018 alle 18:00 nello storico Palazzo Colagrosso, aula universitaria. “Porta un libro e tornerai con un’idea!” lo slogan della manifestazione ideata da Mina Cappussi.
Clementina Columbro, Assessore alla cultura comune di Bojano
“Ringrazio tutti per l’invito, in particolare Mina Cappussi che da anni movimenta la città di Bojano con una lunghissima serie di eventi culturali e sociali, nonché Caffè e Salotti Letterari, uno al mese, divenuti punto di riferimento e di dibattito per tutti. Per non parlare dei cineforum che ogni settimana coinvolgono giovani e anziani in una riflessione, anche su temi delicati. Personalmente sono coinvolta nel tema del viaggio, così presente in letteratura”.
Giuseppe Pardini, professore all’Università degli studi Unimol del Molise “Viaggio breve nel secolo breve”
Ai presenti ha mostrato due corposi volumi e ha sottolineato i temi de “Il lungo viaggio attraverso il fascismo” di Ruggero Zangrandi. Il racconto, da un’angolazione poco usuale, della storia di una generazione di giovani intellettuali, dal 1933 attraverso la crisi del ’36-’37, sino al dramma della guerra e all’epilogo del ’43.
Mina Cappussi, giornalista, docente Roma Tre, counselor “Il viaggio interiore”
“I nostri Salotti Letterari sono dei veri e propri Salotti Culturali. Tradizionalmente erano tenuti essenzialmente da donne spesso appartenenti all’alta borghesia, che pertanto vantavano amicizie influenti e ospiti illustri, in grado di elevare il livello della discussione. Il primo celebre salotto letterario parigino fu quello aperto da Catherine de Vivonne de Rambouillet, marchesa de Rambouilet (1588-1665), senza dimenticare il salotto di Madame Geoffrin che invitava celebrità letterarie e filosofiche come Diderot, Marivaux, Grimm, Helvétius. Ma la storia pullula di decine e decine di donne “salottiere” che hanno indirizzato e diretto la cultura. Si ricordano quelle in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Gran Bretagna, e in Italia, quelle di Firenze, Milano, Napoli, Roma e Venezia”. Come afferma Baudelaire “Ma i veri viaggiatori partono per partire; cuori leggeri, s’allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire,e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!”.
Domenico Carriero, esperto di Genealogia, su “Viaggio alle origini. La Ricerca Storico Documentale”.
“Quali sono le mie origini? Da questa domanda è cominciato il mio viaggio. Attraverso un’accurata e lunghissima ricerca sono riuscito a risalire alla 16esima generazione dei Carriero”.
Le ragazze e i ragazzi del Servizio Civile Turchese e Argento ed il pubblico in sala, si sono cimentati in un momento dedicato agli “Appunti di viaggio: letture, improvvisazioni, testi poetici, canzoni”, Carla Rossi racconta del suo viaggio in Polinesia, Giappone e California ed afferma: “quando vado in un nuovo posto rivolgo l’attenzione alla cultura, alle tradizioni ed ai modi di essere degli abitanti. In Polinesia c’è qualcosa di magico: semplicità, disponibilità, sorrisi e un’accoglienza che va oltre ai concetti standard di ospitalità a cui siamo abituati. “Haere mai, haere mai ra; haere mai i te fare nei; haere mai a tama’ a; haere mai, haere noa mai!” che tradotto vuol dire “accomodati sei il benvenuto; accomodati nella mia casa; accomodati e mangia con me; accomodati, dai vieni!”. Immancabile è la collana di fiori freschi, chiamata Lei, che viene posta attorno al collo del visitatore, come simbolo di benvenuto; alla partenza, invece, viene donata una collana di conchiglie, un portafortuna che serve ad augurare un buon viaggio e un possibile ritorno”. Valentina Lancellotta legge una poesia di Peter Russel. Maria Cristina Spina, consigliere comunale di opposizione, parla del viaggio che le ha cambiato la vita. “Sono partita, con mio marito, per andare a prendere mio figlio in Africa, dove mai mi sarei aspettata di vivere un’esperienza cosi bella. Vi erano tanti bambini ed avrei voluto prenderli tutti con me ma purtroppo non era possibile. Tornata in Italia e rientrata a Bojano, temevo per l’incolumità del mio bambino, avevo paura dei pregiudizi e delle ingiustizie che avrebbe potuto ricevere, ma con grande stupore devo ammettere che si è talmente ambientato bene che ora è più bojanese dei bojanesi”.
Franca Romano, della Via Micaelica Molisana, ha fatto un interessante intervento dal titolo “L’altrosiamonoi: il viaggio antropologico”
Adriana Niro, dr.ssa in Lettere e beni culturali, si è avventurata in un escursus ben calibrato e al contempo simpatico su “Il viaggio: un concetto filosofico letterario”
Grazia De Gregorio, dr.ssa in Scienze della
Comunicazione, Scuola di Giornalismo Umdi, ha condiviso con i presenti seduti in cerchio le emozioni e le sensazioni della lettura di “La strada è la vita. Jack Kerouac “On The Road”.
Le conclusioni le ha fatte Maurizio Varriano, coordinatore nazionale di Borghi d’Eccellenza e grande mattatore, con una riflessione su “Il viaggio tra realtà e finzione”