Il costume di Bojano al centro di uno studio e di una pubblicazione prossima, grazie all’Accordo di Programma tra Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise e Antonio Scasserra, titolare della Collezione Scasserra riconosciuta come bene culturale dal Ministero della Cultura. Possibile che Bojano si sia svegliato dall’atavico torpore? Staremo a vedere. Intanto una manifestazione con i fiocchi per il 28 dicembre al Colagrosso, con Maurizio Varriano, Lino Rufo, Daniele Romano. In progetto il Tocatì
Il costume di Bojano in tutta la sua bellezza, grazia e voluttà. Un costume tra i più belli del Molise, indossato il giorno delle nozze dalle ragazze avvenenti e procaci dell’antica capitale dei Sanniti, oggi al centro di un progetto ambizioso, nato dall’Accordo di Programma tra Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise e Antonio Scasserra, esperto di costume e di costumi tradizionali, titolare della Collezione Scasserra riconosciuta come bene culturale dal Ministero della Cultura, con lo zampino di Maurizio Varriano, cultore e divulgatore di storia, tradizioni, beni culturali, dialetti, canti e arti popolari.
Il costume di Bojanoal Colagrosso
Presso la sala Universitaria di Palazzo Colagrosso, il 28 dicembre 2023 a partire dalle ore 17,30 circa, la Città di Bojano riscoprirà il suo costume della tradizione in forma originale.
2024, Anno del Turismo delle Origini: 66 comuni molisani coinvolti
L’intesa, che vede coinvolto il Comune di Bojano e tante altre realtà regionali, ha lo scopo di determinare una sorta di riscoperta delle origini, anche in virtù dell’anno che verrà, il 2024, proclamato anno del turismo delle origini, che vede coinvolti oltre 66 comuni molisani sui 136 complessivi.
La vestizione della sposa
Dopo il successo di Matera, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo delle Origini e quello ancor più eclatante di qualche giorno addietro, a Roma, in Campidoglio, in occasione della manifestazione targata Unpli nazionale dal titolo “Salva la tua lingua locale”, Bojano non poteva non accettare la sfida e proporre una lezione magistrale con vestizione, del costume matesino, tra i più belli dell’intera regione.
Un costume, quello in uso in occasione del matrimonio e indossato dalla sposa, che ha nella mappa, nel corpetto, nei monili, la pura essenza della tradizione matesina e che, nel resistere al tempo, sfoggia bellezza e storia.
Bojano cuore del Molise e Capitale dei Sanniti
Bojano, sino a pochi anni fa capitale indiscussa dell’intero Molise centrale, purtroppo si è fatta depredare di strutture, uffici, della sede arcivescovile, in particolare per la lassezza delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo. Ha perso potere di acquisto e di aggregazione, ma la storia rimane indelebile e questa, racconta di una Città capitale del valoroso popolo dei Sanniti Pentri e del Sannio, crocevia di culture grazie alla sua posizione geografica che la pone lungo l’importante tratturo Pescasseroli Candela e sulle sponde del fiume Biferno, narrato dagli storici nella fondazione della Bovaianom sannita.
Molise Noblesse per promuovere la Bellezza
La storia, per concorrere alla rinascita della cittadina, sia in termini economici che quelli puramente legati alla cultura. E’ quello che fa da molti anni Centro Studi Agorà con il marchio registrato ©Molise Noblesse, che ha enucleato addirittura un Movimento per la Grande Bellezza, e promuove il Molise a 365 gradi in Italia e nel Mondo.
Da Bojano il nome al Molise nell’inerzia pubblica
La città che ha dato il nome alla Regione (dal conte Rodolfo de’ Moulins o de Molisio signore del castello imperiale che svetta sulla città di cui ha parlato Oreste Gentile e riscoperto da Mariagrazia Tagliaferri) non può essere lasciata a morire di ormai atavica inerzia negativa, come sta in effetti accadendo. A cominciare da uno degli svincoli sulla SS 17, cancellato da un giorno all’altro dall’ANAS senza che l’Amministrazione Comunale abbia profferito una sola parola o fatto una sola azione per fermare l’ennesima spoliazione.
Il rilancio parte dalla gloria passata
“E’ necessario fermarsi, – spiega Maurizio Varriano – analizzare il passato e proporsi per un rilancio, che deve necessariamente iniziare con la riscoperta di valori e passati che hanno fatto della città una “capitale” in tutti i sensi. “Non a caso – scrive Varriano che ha condotto molti eventi Molise Noblesse nel corso degli anni – la sottoscrizione dell’accordo di programma tra l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise e Antonio Scasserra, si terrà a Bojano dove si annuncerà uno studio e una pubblicazione sul costume matesino e l’inizio di un percorso che tende a esercitare prelazioni su manifestazioni di caratura mondiale quale il Tocatì, che vedrà presto, una sua rappresentazione proprio in quel di Bojano”.
Tocatì, gioco di strada patrimonio Unesco
L’arte del gioco da strada, il Tocatì, è stato iscritto, di recente, nel Registro del patrimonio culturale immateriale UNESCO, quale programma condiviso per la salvaguardia degli sport e giochi tradizionali. Il Festival del Tocatì e il suo collegato Programma di salvaguardia condiviso, è stato definiti esempio e modello per l’umanità, e rappresenta la prima candidatura italiana ad ottenere questo riconoscimento, nonché il 17esimo elemento UNESCO annoverato tra i patrimoni culturali immateriali italiani.
Giochi di strada e costumi, le nostre radici
Il tocatì, l’arte del gioco da strada, come concetto aggregativo e partecipativo per riscoprire e concepire origini e multietnicità. Il programma vedrà il radunarsi presso Palazzo Colagrosso il 28 dicembre a partire dalle ore 17,00 circa per poi, dopo i saluti istituzionali, sottoscrivere l’accordo e dare spazio al Costume di Bojano.
Il costume di Bojano, interventi, stacchi musicali
La serata, moderata da giornalista Maurizio Varriano, vedrà la presenza di istituzioni locali e regionali, dell’on.le Remo Di Giandomenico, in qualità di commissario straordinario dell’Azienda Autonoma. Non mancheranno le musiche del noto cantautore Lino Rufo che vedrà al suo fianco il talento bojanese, Daniele Romano.
Il costume di Bojano e l’Inno al Molise
La giornata svelerà l’inno al Molise, parole di Giose Rimanelli, musica e arrangiamenti a cura di Lino Rufo, che si innesta sull’Inno di Bojano, “O Pentro Guerriero”, divenuto inno di Molise Noblesse.
Veicoliamo Bellezza
“Non ci resta – conclude Varriano – che godere della bellezza del favoloso costume di Bojano e festeggiare al nuovo anno con consapevole voglia di rinascita culturale e sociale. Bojano e l’intero Molise, le meritano entrambe”. E Varriano intercetta il plauso di Molise Noblesse, Movimento per la Grande Bellezza che veicola il Molise attraverso le eccellenze, la storia, le tradizioni, l’arte, le meraviglie di una regione magica.
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