Il Boccardi elegge rappresentanti d’Istituto: trionfa la 3^a SIA per la componente studenti a Termoli

Il Boccardi elegge rappresentanti d’Istituto: trionfa la 3^a SIA per la componente studenti a Termoli

Attualità Scuola/Università/Sanità

Il Boccardi elegge rappresentanti d’istituto della componente studenti riservando una lettura “insolita” alle istanze di partecipazione dei ragazzi.

Il Boccardi elegge rappresentanti con una particolarità

Le Elezioni di Istituto si svolte il 28 ottobre 2024 dopo le varie assemblee di classe. Il giorno successivo, martedì 29 ottobre, c’è stato lo spoglio e sono già disponibili i risultati. Vince la lista 1 “Brava Gente”, e non poteva essere diversamente, essendo l’unica lista presente nell’istituto, ma va evidenziata una piacevole particolarità. Sono stati infatti eletti ben due studenti, sui quattro rappresentanti previsti, che frequentano il terzo anno. Non accadeva da parecchi anni che le preferenze andassero a giovani del terzo, ma ad aggiungere “pepe” alla particolarità, un altro dato di fatto: entrambi gli eletti del terzo appartengono alla stessa classe, la 3A SIA, due su quattro eletti.

3A SIA

La 3A SIA (Sistemi Informativi Aziendali) comprende 21 studenti, 14 ragazzi e 7 ragazze, provenienti da un biennio comune. Una classe evidentemente coesa, che ha appena eletto anche i propri rappresentanti di classe: Mattia e Roberta Sparvieri. Provengono da questa classe, i due eletti al Consiglio d’Istituto, Manuel e Mattia. Nei giorni scorsi, assieme agli altri tre candidati, sono andati in tutte le classi dell’istituto, sia nella sede del Tecnico Economico che del Nautico, per presentare il loro programma, con tanto di slides illustrative. La 3A SIA è coordinata dalla professoressa Anna Onesi, docente di Diritto ed Economia Politica, con l’Educazione Civica che viene condivisa dai docenti del Consiglio di Classe e che evidentemente “funziona”, considerato l’alto tasso di candidature, e di eletti, nella classe. Insomma, una scuola che funziona, il Boccardi-Tiberio, una classe che promette bene, quattro giovani, tra terze, quarte e quinte dell’istituto, che si cimentano nella rappresentanza, cardine del nostro ordinamento giuridico.

Boccardi – Tiberio

L’Istituto Tecnico per il Settore Economico e per il Settore Tecnologico Boccardi – Tiberio, diretto dalla professoressa Concetta Cimmino, ha due sedi collegate:

Il Boccardi

L’istituto Tecnico Economico “G. Boccardi” di via Alcide De Gasperi, 30 a Termoli che prevede i seguenti indirizzi di studio: Amministrazione Finanza e Marketing (AFM), Relazioni Internazionali per il marketing (RIM), Sistemi Informativi Aziendali (SIA), Turismo (TUR).

Il Tiberio

L’altra sede, l’Istituto Tecnico Tecnologico “U. Tiberio” (dedicato al vero scopritore della Penicillina, il molisano Vincenzo Tiberio di Sepino, Premio Nobel mancato per la Medicina), sito in via Alcide De Gasperi, 28, sempre a Termoli, prevede gli indirizzi: Costruzione, Ambiente e Territorio (CAT), Trasporti e logistica – Articolazione: Conduzione del mezzo navale (CMN), CAIM, , LOGISTICA, GEOTECNICO

Candidati, preferenze, eletti

I risultati delle Elezioni d’Istituto, dopo lo scrutinio sono i seguenti:

1) Zizzari Egidio, 191 preferenze, 5B AFM eletto

2) Di Fazio Manuel, 184 preferenze, 3A SIA eletto

3) Nappo Alessio, 141 preferenze, 4A CMN eletto

4) Pezzotta Mattia G, 118 preferenze, 3A SIA eletto

5) Manes Gravina M. Bruno, 104 preferenze, 5A RIM

Complimenti a Zizzari (primo degli eletti) e a Di Fazio, che si sono confrontati sul filo di lana. Rimane purtroppo fuori Manuel Bruno Manes Gravina della 5A RIM, che però sarà comunque presente in tutte le decisioni della lista e sarà parte integrante dell’azione.

Manuel Di Fazio: un’avventura nuova e interessante

In redazione UMDI abbiamo sentito Manuel Di Fazio, che ha rilasciato una intervista in attesa di sentire Mattia.

“Parlando della mia esperienza – racconta Manuel – è stata un’avventura nuova e interessante girare per le classi e interfacciarmi con più persone possibili, per mettere alla prova anche le mie abilità a parlare in pubblico. Ringrazio personalmente tutti per la fiducia, e posso assicurare che sarò coerente con ciò che ho detto e che ho promesso, mettendo anche da parte interessi personali per rendere più serena e felice la vita nella scuola in generale”

Le elezioni dei rappresentanti di classe e d’istituto appena tenutesi nei vari istituti di Termoli e d’Italia, rappresentano, con tutti i limiti che conosciamo, l’attuazione pratica di quella normativa scolastica nota come “Decreti Delegati”

50 anni di Decreti delegati

Era il 31 maggio 1974 quando furono approvati 6 “Decreti delegati” in materia scolastica numerati dal 416 al 420, in attuazione della legge delega 30 luglio 1973 n. 477, il cui iter legislativo era iniziato con il disegno di legge n. 2728 del 1970. Essi rappresentavano una sorta di consacrazione giuridica di quella spinta sociale del ’68 verso un sistema formativo democratico, moderno, inclusivo, aperto alle innovazioni, risultato di una forte contestazione al sistema sociale ingabbiato e legato alla cultura patriarcale di privilegi e disparità, selettivo, verticistico. Successivamente gran parte delle disposizioni dei Decreti Delegati furono raccolte nel D.L.vo n. 297 del 16 aprile1994. Una vera e propria rivoluzione dopo la riforma Gentile del 1923, che introduce gli organi collegiali e la rappresentanza delle varie componenti (Dirigenza, docenti, genitori, Ata, studenti), definendo i Ruoli della rappresentanza studentesca a livello d’istituto.

50 anni e si vedono

La “scuola dei decreti delegati” fu il risultato, nel 1974, di un lungo e tortuoso percorso di modernizzazione del sistema scolastico italiano, che andava aprendosi alle istanze di una società in rapida trasformazione economica e sociale, scaturendo da un dibattito parlamentare teso a realizzare quella democratizzazione e partecipazione “dal basso”, che coinvolgeva famiglie e territorio.

I primi anni dei DD e le aspirazioni politiche

Da allora – scrive Francesco Provinciali nulla è come prima nelle scuole, anche se questo disegno ha impattato con la fagocitosi politica che vedeva una ghiotta occasione per introdursi nei meandri scolastici con la mentalità delle partizioni partitiche e delle competizioni ideologiche sottese, andando oltre il mandato del legislatore, fino a condizionare la stessa libertà di insegnamento creando attriti con le autorità istituzionali del sistema, esercitando una malintesa e spesso invadente forma di affiancamento e di controllo. Nei primi anni di applicazione dei Decreti delegati si viveva un’atmosfera sperimentale in cui lo svolgimento delle riunioni dipendeva sia dalla buona educazione dei singoli, sia dalla letterale applicazione delle norme”

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