Greta Panettieri a Sepino con Into my Garden Tour: sensuale, intima, appassionata femme fatale! Il nipote di un Premio Nobel mancato rapito dalla musica e dalla voce di una notte stellata, nel volteggiare sul pianoforte di Andrea Sammartino, con i virtuosismi alla chitarra di Angelo Lazzeri, il ritmo della batteria di Alessandro Paternesi
Esclusiva Umdi a cura di Giulio Capone*
Greta Panettieri a Sepino nel diario di un medico-poeta che ha voluto regalarci le tracce emozionali del Garden Tour della cantante perugina che lascia presagire successi senza confini.
“Qui a Sepino – comincia il racconto del dr. Giulio Capone – un concerto jazz stupendo. Io non amo questo tipo di musica eppure il livello delle esecuzioni era così alto che sono rimasto inchiodato tutto il tempo ad ascoltare questa band. La cantante era bravissima, appassionata, comunicativa al massimo…oltre che, molto bella! Il suo fare jazz era sensuale, intimo, propositivo”.
Greta Panettieri a Sepino. La femme fatale fa esplodere il concerto
“Le modulazioni della sua voce correvano dagli acuti (tipo Mina, per intenderci) a tonalità più morbide, improvvisamente accattivanti. Mi ha ricordato quelle splendide “femmes fatales” del cinema di 60/70 anni fa. Che spettacolo e che emozioni! Questo concerto rientrava nell’ambito delle manifestazioni culturali, artistiche promosse dalla Pro Loco sepinese e dall’ Associazione Sepino nel cuore. Una semplice serata d’agosto, ma sotto sotto un po’ d’attesa e curiosità. Il concerto è cominciato verso le 22.30, con un po’ di ritardo ma è esploso con la voce di Greta Panettieri”.
“Non mi aspettavo una voce così penetrante, fluida e al contempo suadente. Mi ha spiazzato“.
“Sono sempre stato distante da questo tipo di musica, come fosse aliena dalla mia sensibilità musicale. Eppure, complici i grandi musicisti della band, quei suoni così lontani da me, così privi di continuità musicale, si sono presentati come una nuova armonia. Il volteggiare sul pianoforte di Andrea Sammartino, i virtuosismi alla chitarra di Angelo Lazzeri, l’armonico, martellante ritmo della batteria di Alessandro Paternesi, hanno operato un miracolo su di me: non erano suoni in libertà, pur se concatenati, ma armonie sconosciute che comunque si proponevano, forti della loro personalità ma senza imporsi“.
Ho forse amato il jazz?
“Quando è finito il concerto – chiosa il diario – con i sorrisi e gli inchini degli interpreti, mi mancava già quella musica, la voce imperativa e suadente di Greta. E’ possibile che in una serata d’ estate, in una piazza affollata da persone attente e distratte, superando tutti miei pregiudizi musicali, almeno per una volta, possa aver amato il jazz? “ E su Sepino è calato il sipario della grande musica, in una piazza che è teatro naturale e scenografia unica.
Greta Panettieri a Sepino: la biografia
Una storia musicale che parte da giovanissima, con lo studio del violino e del pianoforte al Conservatorio di Perugia, la vita a New York documentata anche dal libro a fumetti “Viaggio in Jazz”, dove le doti vocali di Greta vengono notate dalla Universal/DECCA che pubblica il suo primo disco “The Edge of Everything”.
Seguono il tour europeo come opening di Joe Jackson, le collaborazioni con grandi della musica mondiale come Larry Williams, Diane Warren, Curtis King, Terri Lynn Carrington, Mitch Forman, Robert Irvin III, Toninho Horta, il ritorno in Italia con uno strepitoso omaggio alle canzoni interpretate da Mina che ha incantato la critica e gli incontri professionali con Sergio Cammariere e Gegè Telesforo, i tanti sold out dei tour in Russia e nei festival italiani, le partecipazioni da tutto esaurito a varie edizioni di Umbria Jazz, fino alle lezioni all’Università IULM di Milano dedicate proprio alla vocalità.
“Greta e’ una delle migliori cantanti che abbia mai sentito, sono sicura che darà un grande contributo all’industria musicale e al mondo in generale…
Terri Lynn Carrington”
- * Giulio Capone, medico, nipote del Premio Nobel Mancato, vero scopritore della penicillina Vincenzo TTiberio
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