Green pass Agamben Cacciari pubblicano sul sito dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici un testo che critica i vaccini e che va contro la certificazione verde Covid-19. “Devono essere una scelta libera e non c’è libertà senza consapevolezza dei rischi”
Green pass Agamben Cacciari spiegano come il vaccino debba essere una scelta dell’individuo e non un’imposizione. Ognuno deve essere libero e sentirsi libero di scegliere cosa fare della propria vita e della propria salute. Un cittadino prima di vaccinarsi dovrebbe leggere e sottoscrivere l’informativa del ministero della Salute.
Green pass Agamben Cacciari
Massimo Cacciari, filosofo italiano, spiega :”Viviamo da oltre un ventennio in uno stato di eccezione che, di volta in volta, con motivazioni diverse, che possono apparire anche ciascuna fondata e ragionevole, condiziona, indebolisce, limita libertà e diritti fondamentali. Così non si fa che inseguire emergenza dopo emergenza le più varie occasioni, senza coscienza della crisi, senza la precisa volontà di uscirne politicamente e culturalmente. Invece di un’informazione adeguata si procede ad allarmi e diktat, invece di chiedere consapevolezza e partecipazione si produce un’inflazione di norme confuse, contraddittorie e spesso del tutto impotenti. Che il Green pass sia una di queste è del tutto evidente”.
Dico no al Green Pass!
“Ma come è possibile non chiedersi la ragione della sua estrema urgenza, se la campagna di vaccinazione procede ai ritmi che lo stesso Draghi racconta? – le parole di Cacciari – Premesso che qui non si tratta di no-vax, di ideologie neo-naturiste e altre scemenze, chiediamo con grande umiltà alla Scienza: non dovrebbe un cittadino leggere e sottoscrivere prima della vaccinazione l’informativa dello stesso ministero della Salute? Che cosa ne pensa la Scienza del documento integrale Pfizer in cui si dice apertamente che non è possibile prevedere gli effetti del vaccino a lunga distanza, poiché non si sono potute rispettare le procedure previste?”
Agamben e il vaccino
Per i filosofi i vaccini vanno inoculati, ma deve trattarsi di una libera scelta e di una consapevolezza della persona. “Siamo liberi solo quando decidiamo in base a dati precisi e calcolando razionalmente costi e benefici per noi e per gli altri – spiega Giorgio Agamben – Così io ho fatto e mi sono vaccinato, pur ignorando danni eventuali a lunga scadenza e pur sapendo che potevo comunque ammalarmi o contagiare altri non vaccinati”
Le domande dei filosofi
Agamben e Cacciari si pongono domande retoriche per riuscire a trovare una risposta ai loro dubbi e perplessità :”È legittima l’imposizione, poiché di imposizione si tratta senza dubbio, di un trattamento sanitario, e nella fattispecie di un trattamento sanitario che presenta le zone d’ombra, i dubbi, i problemi che ho succintamente ricordato? Esistono molte altre malattie infettive. Si prevede il green-pass anche per morbillo, scarlattina, tosse cattiva? E la norma che impedisce di salire su un treno con la febbre varrà da qui all’eternità? Dichiareremo fuori legge avere la febbre, non importa se per aver contratto la peste o per una indigestione? Metteremo nella carta d’identità le nostre condizioni di salute? Che ne pensa la Scienza del Diritto? Quando subiremo qualsiasi provvedimento o norma senza chiederne la ragione e senza considerarne le possibili conseguenze, la democrazia si ridurrà alla più vuota delle forme, a un fantasma ideale”
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