Green economy per una ripresa dopo la pandemia, sfruttando gli aiuti dell’Unione europea per la pandemia, per far ripartire l’economia e dare una risposta alla crisi climatica
Green economy per una ripresa dopo la pandemia, sfruttando gli aiuti dell’Unione europea per la pandemia, per far ripartire l’economia e dare una risposta alla crisi climatica. Per l’energia e il clima, si punta a indirizzare i finanziamenti europei verso idrogeno verde, decarbonizzazione, fonti rinnovabili di energia, miglioramenti dell’efficienza energetica, a prorogare l’ecobonus 110% fino al 2024, ad applicare criteri climatici stringenti per indirizzare gli investimenti, ad introdurre una graduale carbon taxi. Il pacchetto propone un programma di rigenerazione urbana che valorizzi aree degradate e edifici dismessi e aumenti le infrastrutture verdi. Si punta a portare al 30% territorio e il mare tutelati. Si propone anche di potenziare il trasporto pubblico, la sharing mobility, le piste ciclabili, facendo scendere al 2030 il tasso di motorizzazione privato italiano al di sotto di 500 auto per 1.000 abitanti. E inoltre di estendere gli incentivi all’elettrificazione, e raggiungere entro il 2030 la quota del 25% dei consumi di energia prodotta da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti
Green economy per una ripresa dopo la pandemia, boom della vendita di auto elettriche e biciclette
Lo stato della green economy in Italia. Fonti rinnovabili che crescono ma a fatica, riciclo in difficoltà, agroalimentare di qualità in sofferenza, progetti di rigenerazione urbana rallentati. Ma anche boom della vendita di auto elettriche e biciclette. E’ questo il bilancio della green economy in Italia nell’anno della pandemia. Lo ha presentato martedì mattina il presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, l’ex ministro Edo Ronchi, all’apertura degli Stati Generali della Green Economy. Secondo la relazione che ha esposto Edo Ronchi, il primo semestre del 2020 è stato caratterizzato da un calo della domanda energetica senza precedenti, che si è tradotto anche in una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra: nel primo semestre 2020 sono diminuite del 17% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le rinnovabili sono state le uniche fonti energetiche che hanno continuato a crescere, con un più 3% nel primo semestre di quest’anno. Preoccupa tuttavia il calo degli investimenti nel 2020 in nuovi impianti fotovoltaici ed eolici.
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