Esistono diversi tipi di depilazione intima e la scelta è del tutto personale. Bikini line, brasiliana, integrale, fino all’ultima tendenza: la Full-Bush Brazilian. Ogni donna ha la sua tipologia preferita. C’è chi opta per una semplice “aggiustatina”, eliminando soltanto il superfluo, chi sceglie una depilazione più decisa e chi decide di eliminare ogni traccia di pelo, neanche usasse il diserbante
(UMD UNMONDODITALIANI)Negli ultimi anni si è diffusa ampiamente la “Brazilian Wax”, depilazione alla brasiliana, che consiste nell’eliminazione dei peli, ad eccezione di una piccola porzione sul davanti, la cui forma e quantità può variare ed è stata la panacea delle estetiste, con quotazioni arrivate alle stelle. Maureen O’Connor, giornalista del blog del New York Magazine The Cut ha definito la Full-Bush Brazilian l’ultima tendenza in fatto di depilazione intima femminile. Per intenderci, questa tipologia elimina tutti i peli nella parte bassa delle labbra e dietro, ma lascia un “cespuglio pieno” davanti, nella parte alta, un lavoro da decespugliatore insomma.
La depilazione intima totale nota anche come stile Hollywood, consiste nella rimozione totale dei peli presenti nelle zone intime, scelta sempre più dalle donne per motivi estetici e per comodità, in quanto, sopratutto d’estate, è possibile utilizzare qualsiasi tipo di bikini senza il rischio che qualche ciuffetto di peli faccia capolino dal costume. Eppure, sembra che in tal modo ci siano dei pericoli e una correlazione tra la moda della depilazione intima totale e il rischio di contrarre malattie come funghi, herpes, Papilloma virus (Hpv), verruche genitali e sifilide, poiché in natura i peli pubici trattengono germi e batteri, quindi se ci sono un motivo c’è eccome.
Dunque, tanto per farci del male, esiste la ceretta classica, poi c’è quella al biossido di titanio, ma ora le più richieste sono quelle ottenute secondo una tecnica orientale che miscela acqua, limone e zucchero o anche le cerette naturali a base di ingredienti lenitivi e ammorbidenti come miele, avocado e oli vegetali, insomma per la pussy non ci sono confini di falciatura!
La depilazione trasforma la maggior parte delle donne in vere e proprie “schiave” da ceretta, lametta, crema, e quant’altro. Tuttavia, la depilazione femminile intima non pare essere apprezzata da tutti gli uomini, anzi, al contrario.
Secondo un sondaggio, il 43% preferisce una donna naturale, se non con tutta la peluria, almeno con parte di essa.
Il 17% degli intervistati ha detto di preferire la forma a striscia verticale, tipo pista d’atterraggio, il 15% una forma a cuore e, infine, soltanto il 12% ha detto di apprezzare l’epilazione totale alla brasiliana, osteggiata da molti, poiché ricorda una donna troppo giovane, infantile.
Insomma, il 43% dei maschi ha dichiarato di apprezzare il triangolo folto, ben definito e rasato giusto per dargli una forma regolare, ma che faccia “donna”. I disegni e le forme più popolari di depilazione per le venusiane, e tra gli uomini, pare siano la striscia, il cuore, il triangolo, le quali indicano che conservare alcuni peli sia più sexy sia non la depilazione totale, che mette a rischio anche di bruciature e irritazioni da sfregamento! E poi l’assenza di peli è collegata all’infanzia.
Ma le estetiste si sa, sono professionali e precise. Per ogni pelo estirpato il prezzo aumenta. Loro vogliono sapere in anticipo come vogliamo farci “conciare”, perché gli appuntamenti sono incalzanti e noi vagine impegnate nella lotta contro la natura pilifera, veniamo stipate una dietro l’altra come galline a covare in attesa della guerra per abbattere la tirannia del pelo superfluo.
Premetto che io mi sono a lungo concettualmente opposta alla moda della patata glabra, per una serie di ragioni tra cui la principale è che scosciarsi ignude di fronte a una sconosciuta per farsi spalmare cera bollente e farsi strappare via i peli dalla parte più delicata e celata del corpo, mentre magari quella cerca di distrarci raccontandoci dell’ultimo disco dei Modà, è un’esperienza davvero imbarazzante, dolorosa, e quasi preferiremmo andare a fare la spaccata dal ginecologo. Che poi ci sono quelle che ti dicono “Non t’irrigidire” e tu vorresti rispondere “Sì, hai ragione, in effetti sentire che armeggi a cavallo tra piccole e grandi labbra armata di colla e strisce di carta con muscoli da pugile è rilassante quasi quanto estrarre una zanna a una tigre senza anestesia”.
Non che le altre tecniche depilatorie siano molto più comode, anche se praticate nell’intimità della nostra casa. Le creme puzzano e lasciano delle aiuole, e poi il mascolino rasoio fa venire voglia d’andare dal barbiere, saltare su uno di qui cavallini e fasi sbarbare, tanto chi meglio di lui?
Poi, per carità, depilarsi l’inguine è importante quanto meno per decenza e per non convivere con la foresta amazzonica, ma la prima volta che ti metti sul lettino dell’estetista per farti depilare tutto, ma tutto, e davvero tutto, hai come la sensazione che ti stiano per fare la colon scopìa e l’istinto di fuggire si fa largo come se non ci fosse un domani o come se avessi alle calcagna i ROS.
E l’estetista ti dice anche: “mettiti a cagnolino”, tu senti chiaramente di stare sacrificando tutta la tua dignità, il femminismo che ti ha lasciato tua madre e anche il caro vecchio buon senso del pudore da mutande di lana che ti ha lasciato tua nonna, sacrificando ogni cosa sull’altare dell’estetica pornografica, e non sai nemmeno tu bene il motivo per cui lo stai facendo, ed è allora che invochi lo spirito di Patti Smith che non si fa nemmeno i baffi e le chiedi di perdonare la tua momentanea dedizione all’epilazione massificata modaiola, poi per dimostrare che sei moderna, pensi pure di tingerti un ciuffetto verde o rosa, ma desisti poiché dopo i diciotto, la tintura e il piercing lì non sono affatto consigliati, fanno crisi di mezza età!
Poi diciamocelo fino in fondo, dopo una depilazione totale, depilata, fa capolino in noi lo spirito sfrontato di una escort d’alto bordo, ma è solo l’ebbrezza, perché si tratta di semplice zoccolaggine.
In quei momenti fa capolino l’esigenza di legittimare e dare un senso alla rasatura con almeno trenta minuti di cunnilingus, facciamo quaranta, altrimenti perché fare tanta fatica per mettere in ordine una cosa che nemmeno si vede? Poi, per carità, quella fatica la facciamo, perché hai visto mai che inciampi in Javier Bardem o Benicio del Toro e c’hai l’ortica che cresce selvaggia sull’inguine? Soffriamo, siamo imbarazzate, che si sappia!
Poi si sa, l’uomo è mentalmente è più semplice e quindi noi ci consoliamo pensando che depilandoci totalmente, riuscirà a trovare più facilmente il clitoride, pare che alcuni lo stiano ancora cercando o lo usino come un citofono.
Però detto tra noi, all’uomo vero il pelo piace. Perché il sesso più sano è scomposto, spregiudicato, brutale e primitivo, totale, sanguigno e “incolto”. Il sesso migliore ci riduce a pelle e respiro, istinto e sudore, ci avvicina tantissimo agli animali, annienta la consapevolezza e la razionalità. E’ empatico più che estetico. E un vero maschio, di fronte al più succulento dei nostri solchi, non può che pensare al nostro piacere, attraverso il quale sublimare la sua eccitazione. E dovrebbe badare poco, assai poco, a quanto irsuto è il nostro pube, curandosi assai più della partecipazione che il nostro corpo manifesta di fronte alle sollecitazioni che ci propina.
E se un abitante del pianeta Marte fa troppo lo schizzinoso, si vede che è confuso, dopo tutto Moana Pozzi e Brigitte Bardot ce l’avevano pelose.
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