Giochi preferiti dagli italiani ecco quelli più famosi, tra giochi da tavolo e di carte, a partire dai tempi dei romani fino ai giorni nostri. Ludus Latrunculorum, una variante della “Petteia”, gioco diffuso nell’Antica Grecia, moderna dama scacchi. I giochi durante i Saturnali, i dadi, il “testa e croce”, gli astragali, la morra “Micatio”, risalente all’antico Egitto, di cui parla Cicerone, il complesso metodo “pleistobolinda”. E poi Scopa, Briscola, Burraco, Scala Quaranta
Giochi preferiti dagli italiani di ieri e di oggi. Addentriamoci in questo affascinante tema. Il gioco è sempre stato molto amato dagli italiani, fin dai tempi dell’antica Roma e forse ancora prima. Ovviamente lo è ancora oggi, anche se ai nostri giorni ad avere successo sono spesso le versioni virtuali dei giochi più classici.
Il Ludus Latrunculorum
I giochi da tavolo non sono certo una novità dell’ultimo secolo, anche se negli ultimi cento anni hanno visto una grande diffusione. Sono presenti testimonianze che riportano i giochi da tavolo al periodo dell’Antica Roma.
Uno dei giochi più in voga era il “Ludus Latrunculorum”, detto anche “Latruncoli” (cioè “briganti”), di cui ci sono arrivate diverse notizie, ma non molto dettagliate. Per questo le dinamiche di gioco esatte non sono conosciute con precisione, ma sono state ricostruite dagli storici. Il gioco potrebbe essere una variante della “Petteia”, gioco diffuso nell’Antica Grecia, e con caratteristiche in comune sia con la moderna dama sia con gli scacchi.
Quello che è certo è che si giocava su una specie di scacchiera, che prendeva il nome di “tabula lusoria”. Sono pervenute a noi delle tabule di dimensioni diverse, da otto a diciotto caselle, il che rende difficile stabilire con certezza quali fossero le dimensioni più utilizzate.
Anche il numero preciso delle pedine non è noto: alcuni pensano che fossero trenta, altri ritengono che fossero sedici. Come negli scacchi le pedine avevano ruoli e nomi differenti: erano presenti le mandreae, i milites e i bellatores.
Per quanto riguarda le regole, è abbastanza certo che i “briganti” si muovevano in orizzontale ed in verticale tra le caselle, ma non potevano passare sopra le altre pedine. Determinate pedine potevano anche spostarsi in diagonale (un po’ come la moderna dama), mentre una volta che una pedina arrivava al fondo della scacchiera acquisiva un determinato ruolo (un po’ come avviene negli scacchi, in cui il pedone può andare a promozione e diventare un pezzo a scelta). Il “brigante” veniva preso quando si ritrovava con delle pedine dell’avversario su entrambi i lati.
I giochi d’azzardo nell’antichità
Molto diffusi erano anche i giochi d’azzardo, che ufficialmente erano proibiti tranne che durante il periodo dei Saturnali, solitamente nel mese di dicembre. Tra i giochi più popolari c’erano i dadi, il “testa e croce”, la morra e gli astragali.
La morra è un gioco di cui si hanno testimonianze risalente all’antico Egitto, ma che riscuotevano particolare successo anche ai tempi dell’impero romano. Ne parla in modo piuttosto dettagliato Cicerone, anche se in quel periodo il gioco prendeva il nome di “Micatio”, dal verbo che indicava l’azione di allungare le dita.
Gli astragali vengono considerati gli antesignani dei dadi, dato che si tratta di un antico gioco “di lancio”. Si tratta di piccole ossa di forma cubica che si trovano nelle articolazioni degli arti posteriori degli animali a quattro zampe. Ogni faccia o ogni combinazione di facce aveva un determinato valore, che determinavano il vincitore. Il gioco poteva essere giocato in due varianti: il corrispettivo del moderno “pari e dispari” e il più complesso metodo “pleistobolinda”, che prevedeva di ottenere la combinazione più alta possibile lanciando quattro astragali.
Giochi preferiti dagli italiani: la scopa e la briscola
Tra i giochi che appartengono alla tradizione italiana c’è sicuramente la scopa, che si pensa possa risalire al XV secolo, quando si diffuse nelle taverne e nei luoghi pubblici. L’obiettivo consiste nel “catturare” il maggior numero possibile di carte dal tavolo cercando di far coincidere il valore con quello delle carte in mano.
Un altro classico dei giochi tradizionali italiani è la briscola, che affonda le sue origini al XVI secolo. Il nome è derivato dal termine “brìscula” che significa “matta” oppure identifica la “carta da matta”. Un po’ come la scopa, anche la briscola si è diffusa in diverse versioni e varianti regionali, che differiscono leggermente per alcune regole.
Giochi preferiti dagli italiani: il burraco
Il Burraco è un gioco che ha avuto origine in Piemonte ed ha avuta una forte diffusione a partire dal XX secolo. Il nome significa “buco” e probabilmente fa riferimento alla strategia di creare delle sequenze di carte con dei vuoti da riempire in un secondo momento.
Giochi preferiti dagli italiani: Scala Quaranta
Nell’ultimo secolo abbiamo visto il grande successo di questo gioco che, pur non essendo propriamente tradizionale, è oggi parte della cultura del nostro Paese. Il nome fa riferimento al punteggio minimo da raggiungere prima di poter iniziare a prendere parte attivamente alla partita in corso.
I giochi oggi
In tempi più recenti, con la diffusione di internet, sono diventati sempre più popolari le versioni online dei giochi tradizionali. Così è possibile giocare a Scopa, Briscola o a Scala Quaranta comodamente dal PC o dallo smartphone, un po’ come avviene con il poker o le slot machine, che sono particolarmente diffusi sui siti per giocare al casinò.
Ai nostri giorni abbiamo quindi la possibilità di scegliere se giocare alla versione classica e “fisica” del gioco oppure a quella più tecnologica e digitale. In quest’ultimo caso c’è sicuramente il vantaggio di poter giocare senza limiti di tempo o di luogo con persone da tutto il mondo.
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