Giocattoli d’epoca in mostra al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide di Cassano allo Ionio

Cultura

Laboratorio su come giocavano Greci e Romani. Bambole, di legno, di porcellana, di plastica, Lenci, Furga, oggetti e mobili d’arredo per case in miniatura, giostre, trenini, automobiline, trottole, pupazzi, Pinocchio, il Signor Bonaventura, giocattoli di legno, antichi teatrini di burattini e marionette, il gioco dell’Oca, Monopoli. La storia del giocattolo in Italia, segue il passaggio dalla realtà rurale di inizio secolo, fino agli albori del boom economico. Giochi che sono serviti a statuire ruoli e identità, confini ideali entro i quali imparare le regole della società.

(UMDI – UNMONDODODITALIANI) Giocattoli: evocano l’infanzia, la tenerezza, la fantasia, un mondo ovattato e magico che manteniamo preziosamente in fondo al cuore. Proprio i giocattoli, databili da fine Ottocento a metà anni ’50 del secolo scorso, saranno i protagonisti della mostra che sarà inaugurata domenica 2 dicembre 2018, alle ore 17.00, al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide a Cassano sullo Ionio in provincia di Cosenza. Alla inaugurazione interverranno: Adele Bonofiglio, direttore del Museo; Anna Lucia Casolaro, responsabile dei Servizi Educativi e Gianluigi Trombetti, Ispettore onorario pei i Beni A.A.S. di Castrovillari e curatore della mostra, che rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2019. Ci saranno, immancabili, le bambole, di legno,  di porcellana, di plastica, di tipo tradizionale e automi ingegnosi, oggetti e mobili d’arredo per case in miniatura, i giocattoli in latta quali giostre, trenini, automobiline, trottole, pupazzi e personaggi quali Pinocchio, il Signor Bonaventura e Topolino, giocattoli di legno, il mondo magico degli antichi teatrini di burattini e marionette, i giochi da tavolo, dal il gioco dell’Oca, Monopoli (in Italia pubblicato dalla Editrice Giochi dal 1935), scacchi, dama, carte, giocattoli militari

GIOCATTOLI PER COSTRUIRE IDENTITÀ E RAPPRESENTARE LA STORIA DELL’ITALIA

I giocattoli rappresentano una delle forme più  alte di creatività italiana, veri e propri fenomeni di costume. La storia del giocattolo in Italia, per quanto riguarda la prima metà del Novecento segue il passaggio dalla realtà rurale di inizio secolo, fino agli albori del boom economico del secondo dopoguerra. Sono giochi che sono serviti a statuire ruoli e identità, stereotipi, se vogliamo, confini ideali entro i quali imparare le regole della società. I giochi, dunque con cui le nostre nonne hanno costruito la loro identità sociale e culturale, in pratica bambole e suppellettili per la casa, dalle più raffinate della torinese Lenci alle più diffuse della mantovana Furga. I giochi destinati a forgiare i bambini, fatti di soldatini e i piccoli mezzi di trasporto in latta con stampa mimetica; i giochi per apprendere i ruoli nella società: dal trattore in legno alla stazione dei pompieri, all’auto della polizia, gli aerei e le macchine futuriste. Per la bambola più venduta al mondo, Barbie, il cui vero nome è Barbara Millicent Roberts, nata a Willow, nel Wisconsin, bisognerà attendere il 1959 quando, il 9 marzo, venne commercializzata dalla Mattel la nota fashion doll con un costume intero a righe bianche e nere e capelli bruni.

GIOCHI DEI GRECI E DEI ROMANI: LABORATORIO PER I PIU’ PICCOLI

Per l’occasione, i giovani fruitori, potranno partecipare al laboratorio didattico “I giochi dei Greci e dei Romani” durante il quale verranno organizzati antichi giochi ormai in disuso, con la finalità di accrescere la conoscenza della civiltà greco-romana. Il laboratorio, a cura dei Servizi Educativi del  Museo con la collaborazione dei Tirocinanti Regionali MiBAC, verrà riproposto, previa prenotazione e per  l’intero periodo di permanenza della mostra, per le scolaresche del territorio. L’iniziativa si avvale del contributo della Casa Editrice “Il Coscile” di Castrovillari. La mostra, da non perdere, si terrà dal 2 dicembre 2018 al 31 gennaio 2019. Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide di Cassano allo Ionio (Cosenza), è diretto da Adele Bonofiglio e afferisce al Polo Museale della Calabria diretto da Angela Acordon. Responsabile dell’Ufficio Stampa è Silvio Rubens Vivone

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