Ci si può ancora iscrivere. Il corso di genealogia, diretto da Mina Cappussi, si articolerà in dieci lezioni dedicate alla creazione dell’albero genealogico, alle metodologie di ricerca, alla scoperta dei propri antenati. Nella prima lezione, che si è tenuta sabato 3 dicembre, il dr. Domenico Carriero ha ricordato alcune tappe storiche quali: il Concilio di Trento, grazie al quale è stato creato il registro dei battesimi e dei matrimoni, la costituzione del Catasto Onciario, l’introduzione in Italia del Codice Napoleonico e l’Unità d’Italia
Grande successo per la prima lezione del corso di Genealogia che si è tenuto sabato 3 dicembre, a Bojano presso la sede della redazione “Un Mondo d’Italiani”. Le persone sono rimaste affascinate dalla scoperta di una vera e propria scienza che studia in maniera documentale i legami di parentela che intercorrono tra i membri di una o più famiglie, ma anche dalla scioltezza del docente, Domenico Carriero, 25 anni di esperienza e di passione e si vedono tutti. Durante la lezione, la direttrice del giornale dedicato agli italiani nel mondo, nonchè Direttore del Corso di Genealogia, la dr.ssa Mina Cappussi, ha ringraziato il dr. Carriero per il contenuto del corso e ha dichiarato:
“Fondamentale – ha cominciato il direttore Cappussi – riscoprire il nostro passato. Importante, non solo per un’esigenza personale di ricerca storica, ma anche perché si possono scoprire antenati che sono emigrati all’estero, il cui nome e il cui volto si sono persi nel tempo. Inoltre, l’avvicinamento alle nostre radici è un’esperienza indispensabile per “chiudere il cerchio”, per ritrovare quel filo conduttore che ci lega ai nostri antenati. Prima o poi, nella nostra vita, ci piaccia o meno, dovremo fare i conti con il passato e ritrovare le nostre radici”.
Nel corso della spiegazione il dr. Carriero ha mostrato foto e documenti dei propri antenati, nonché un grosso volume, interamente curato da lui e dedicato alla sua famiglia. Per unquarto di secolo Carriero ha svolto numerose ricerche in Chiese e nell’Archivio di Stato, non solo per costruire il suo albero genealogico, che parte dalla Puglia, ma anche per rinvenire e raccontare le storie di ognuno dei propri antenati, nonne, nonni, trisavoli, quadrisavole. Nella prima lezione ha mostrato ciò che serve per realizzare un albero genealogico e per scoprire i misteri di chi ci ha preceduto. Tutto parte dalle fonti, sia scritte che orali. Senza di esse la ricerca del proprio passato genetico non puo’ continuare.
Carriero ha ritenuto fare una ampia introduzione puntando su alcune date storiche indispensabili per l’analisi genealogica: nel 1563, con il Concilio di Trento, si statuì che ogni parroco dovesse tenere un registro dei battesimi, dei matrimoni e delle sepolture. Ai vescovi fu imposto di compiere la visita pastorale ogni anno. Nel 1741 il Re Carlo III di Borbone istituì il Catasto Onciario, conservato presso l’Archivio di Stato, una preziosa fonte d’informazione sulla famiglia, non solo sul suo status economico ma anche sulla sua composizione. Nel 1809, con il Codice Napoleonico, introdotto in Italia da Gioacchino Murat, vennero predisposti tre registri: uno per le nascite, uno per le adozioni e uno per i matrimoni. Ciascun registro veniva compilato in doppia copia, una conservata presso l’Archivio di Stato e un’altra conservata presso l’Archivio del Comune. Con l’Unità d’Italia, nel 1861, fu introdotta la leva obbligatoria, un evento grazie al quale possiamo analizzare i documenti dell’esercito militare che saranno illustrati nelle prossime lezioni alle quali possono accedere tutti, anche senza aver preso parte al primo incontro.
Al termine è stata spiegata la differenza tra la parentela e l’affinità: la prima è un vincolo che unisce fra di loro tutte le persone che discendono da uno stesso stipite. La parentela può essere di linea retta e di linea collaterale. L’affinità invece è il vincolo che esiste fra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge.
Il corso si terrà ogni sabato, dalle ore 11 alle ore 13, presso la sede della redazione “UN MONDO D’ITALIANI” sita a Bojano in Località Terre Longhe. Il prossimo incontro, sabato 10 dicembre, è aperto a tutti, anche a coloro che non avessere potuto partecipare alla prima lezione. Si consiglia di portare con sé un computer per l’installazione di un software utile per la ricerca genealogica. Per iscrizioni e informazioni telefonare al 338 8918 290, oppure scrivere a [email protected].
Di Mina Cappussi e Giuseppe Priolo
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