Finché la barca va, non si deve intralciare. Nel nuovo decreto di Conte, le navi da Crociera sono “zone verdi”. Questa definizione perché, nonostante il protocollo di imbarco è molto lungo, il rischio di contagio è pari a zero. Regole rigide, ma più libertà di movimento, senza coprifuoco alle 22:00 e accesso a palestre e piscine
Finché la barca va, cantava Orietta Berti, e con il nuovo Dpcm, il Nostro Ministro Conte, ha reso “zone verdi” le nostre navi da crociera. Mentre l’intera penisola è divisa in 3 colori, dove sono limitati, o vietati gli spostamenti tra comuni e regioni, il mare non ha restrizioni. Le grandi imbarcazioni, sono pronte ad offrire servizio di svago e divertimento in un periodo così particolare. Salvate dai veti del nuovo Dpcm, come ricorda Ticket-crociere, perché considerate sicure. Nonostante il fattore di rischio di contagio sulle navi, sia pari a zero, il protocollo di imbarco è molo rigido. Prevedono innanzitutto, il test Covid-19 con tampone pre-imbarco obbligatorio per tutti, quindi solo chi ha fatto il test può salire a bordo. Inoltre, durante il viaggio, dopo quattro giorni di navigazione, viene effettuato un secondo tampone a tutti i passeggeri.
Coprifuoco alle 22:00? No, grazie!
Una delle regole per l’Italia è quella di essere nella propria abitazione entro e non oltre le ore 22:00. In crociera questa regola non c’è, e non solo, di fatti anche i bar e i ristoranti non hanno l’obbligo di chiudere alle ore 18:00. Per cui, a bordo di una nave è possibile pranzare al buffet, cenare al ristorante, fare l’aperitivo anche prima di cena andare a teatro, in piscina, in palestra, al centro benessere, bere un drink dopo cena ascoltando musica dal vivo. Tutto ciò è possibile se ci si attiene a tutte le misure preventive e quindi indossando la mascherina obbligatoria nelle aree comuni, rispettando il distanziamento fisico, igienizzandosi spesso le mani. Le solite raccomandazioni, insomma, valgono anche a bordo.
Finché la barca va, ma con i braccialetti hi-tech
Tra le misure di sicurezza adottate, oltre al tampone, i filtri per il riciclo dell’aria, la sanificazione delle cabine e delle aree comuni (un ascensore viene igienizzato quasi 50 volte al giorno, cosa impensabile persino nel condominio in cui si vive), la misurazione della temperatura corporea dei passeggeri prima dei pasti e delle escursioni, i braccialetti hi-tech che seguono lo stesso principio dell’applicazione Immuni per il tracciamento dei contatti in maniera anonima. Sono stati proprio i protocolli rigidi applicati dalle compagnie di navigazione fin dal giorno della ripartenza a portare il nostro governo a non interrompere le crociere.
Un sistema rodato, tanto che nelle ultime settimane si è parlato di un “modello crociere” da applicare al nuovo stile di vita con cui dovremo imparare a convivere. La navi di MSC e di Costa Crociere stanno navigando tranquillamente. La MSC Grandiosa che salpa da Genova e porta i passeggeri in crociera facendo tappa a Civitavecchia, Napoli, Palermo e Malta, mentre la Costa Smeralda salpa da La Spezia e tocca i porti di Cagliari, Messina, Napoli e Civitavecchia. Oggi la crociera resta, quindi, l’unico viaggio possibile e anche un modo per concedersi una breve vacanza o anche per fare smartworking a bordo. “Rilanciare le minicrociere al posto dei city break, ora penalizzati dalle restrizioni – ha spiegato Andrea Barbaro, responsabile Qualità e Produzione di Ticketcrociere – o puntare nuovamente sui viaggi di nozze, in tempi in cui manca il lungo raggio”.
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