Festival Liszt Albano Laziale che ha ospitato nel corso delle sue 37 edizioni prestigiosi nomi del concertismo internazionale, chiamando a raccolta più di 100 pianisti, 60 archi, 17 orchestre, 24 direttori, più di 30 tra attori e cantanti. La Regione Lazio ha inserito la rassegna musicale nel Catalogo delle Buone Pratiche Culturali 2024
Festival Liszt Albano Laziale giunto alla sua 37° edizione e sempre diretto dal Maestro Maurizio D’Alessandro, è stato inserito dalla Regione Lazio nel Catalogo delle Buone Pratiche Culturali 2024.
Festival Liszt Albano Laziale, valorizzazione, promozione e sviluppo culturale
Solo 26 le iniziative culturali “di qualità” rilevate dalla Regione Lazio per esperienze già svolte sul territorio da soggetti pubblici e privati che hanno investito, preferibilmente in partenariato, risorse ed energie in un progetto concreto ed originale di promozione, valorizzazione e sviluppo della cultura nel territorio regionale.
Modello culturale di successo
La rassegna musicale ideata e organizzata dagli Amici della Musica Cesare De Sanctis sotto la direzione di Maurizio D’Alessandro rappresenta un modello culturale di successo, grazie anche al carattere di innovazione, inclusione, alla capacità di fare impresa, lavorare in rete e alla replicabilità dell’iniziativa.
100 pianisti, 17 orchestre e più di 20 cori
Nata per ricordare il rapporto che il talentuoso Franz Liszt ebbe con Albano Laziale già dall’estate del 1839 durante il suo primo viaggio in Italia, ha ospitato nel corso delle edizioni prestigiosi nomi del concertismo internazionale, oltre a studiosi e musicologi, chiamando a raccolta più di 100 pianisti, 60 archi, 17 orchestre, 24 direttori, più di 30 tra attori e cantanti, e più di 20 tra cori, quartetti e ensemble, e continua a coinvolgere giovani talenti e nomi storici della scena musicale mondiale.
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