FESTEGGIA IL COMPLEANNO IN CATENE. L’IMPRENDITORE CAPPUSSI SPEGNE 86 CANDELINE DAVANTI AL CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE. INCATENATO DAL 18 SETTEMBRE

FESTEGGIA IL COMPLEANNO IN CATENE. L’IMPRENDITORE CAPPUSSI SPEGNE 86 CANDELINE DAVANTI AL CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE. INCATENATO DAL 18 SETTEMBRE

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86 anni, il lato destro compromesso da tre ictusIl suo compleanno l’imprenditore Antonio Cappussi lo “festeggia”, per così dire, in catene, quelle catene che indossa dal 18 settembre, rivendicando il pagamento di 26 strade realizzate per conto della Regione Molise.

E’ la storia incredibile di un uomo che ha lavorato tutta una vita, costretto ad incatenarsi perché non è mai stato pagato, nonostante le sue strade intersechino l’intero territorio regionale, oltre 60 chilometri, aperte al pubblico transito, utilizzate ogni giorno da decine e decine di persone, collaudate alla presenza dei tecnici comunali dei Comuni di competenza. Per quelle strade, prima per costruirle, poi per adempiere alle disposizioni del Commissario ad Acta nominato dal Tar, Cappussi si è indebitato con le banche, ha preso il danaro dallo scoperto, è ricorso agli strozzini.

Oggi rischia il fallimento, da un momento all’altro potrebbero vendere all’asta tutti i suoi beni, tutto ciò che ha realizzato in anni e anni di sacrifici. Così, la mattina del 18 settembre, ha letto sui quotidiani che a San Giuliano sarebbe arrivato il Presidente Berlusconi e ha deciso di giocare la sua ultima carta, incatenandosi in occasione dell’inaugurazione della nuova scuola. Da allora la sua odissea tra promesse, incontri, impegni, parole, ipotesi di accordo, un ordine del giorno votato all’unanimità in Consiglio Regionale per impegnare Presidente ed Esecutivo alla risoluzione della vertenza.

Tutto troppo lungo e troppo difficile per chi non ha più tempo davanti a sé, per chi è giunto al tramonto della vita credendo nei valori della Giustizia e dell’Onestà. “La Regione Molise – ha scritto Cappussi ai Consiglieri Regionali – i Comuni di Bojano, Busso, Campomarino, Casalciprano, Larino, Macchia Valfortore, Morrone del Sannio, Pietracatella, San Massimo e San Martino in Pensilis, nonché i comuni limitrofi, le corrispondenti Comunità Montane e tutti i cittadini della regione usufruiscono ogni giorno delle infrastrutture realizzate da meA 86 anni non ho più nulla da perdere, oltre a tutto quello che rischio di perdere, cioè il frutto di una vita di sacrifici, l’angoscia di vedere la mia famiglia, i miei figli, i miei nipoti, finire in mezzo ad una strada. 

Dunque sarò il faro della tua coscienza, ti sarò al fianco, sarò davanti al Consiglio Regionale, ogni volta che viene convocata l’assise, a ricordarti quel peso sulla coscienza. E non dirmi di aspettare i tempi della politica, perché a 86 anni di tempo non ce n’è più

Quelle strade le ho costruite io con il mio sudore, con i soldi che le banche mi hanno venduto a caro prezzo, e userò le ultime forze che mi sono rimaste per andarle a chiudere, per chiudere gli accessi ai fondi, alle masserie, alle stalle e alle rimesse agricole, bloccando l’attività di agricoltori e allevatori, fermando automobilisti e conducenti di mezzi pesanti, per grattare via quel pietrisco, quel cemento dei cavalcafossi e dei tombini, quel bitume che gronda il mio sangue. Non c’è tempo, perché ho 86 anni, e perché il Giudice per l’Esecuzione Immobiliare e il Tribunale Fallimentare, incombono sul destino della mia famiglia.

Sarò davanti alla sede del Consiglio Regionale in concomitanza di ogni seduta, per ricordarti che la morte e la malattia sono dietro l’angolo, per tutti noi, prima o poi.

Per ricordarti che 60 chilometri di strade del Molise sono state incorporate nel patrimonio pubblico, ma appartengono a chi le ha realizzate con i propri soldi.

Per ricordarti che è indegno di una società civile che un uomo di 86 anni debba incatenarsi per essere ascoltato e vedere riconosciuti i propri diritti.

Per ricordarti che 5 imprese rischiano di fallire, che cinque famiglie rischiano di finire in mezzo ad una strada, prive dei più elementari mezzi di sostentamento.

Per ricordarti che ho dovuto rifondere un altro miliardo per adempiere ad una richiesta del Commissario ad Acta.

Per ricordarti che era stata avanzata una proposta di transazione, scaturita da una audizione del sottoscritto da parte della precedente Giunta Regionale, alla presenza del mio legale e che poi di quella proposta non si è saputo più nulla.

Per ricordarti che quelle strade esistono, sono percorse tutti i giorni da decine e decine di persone, e devono essere pagate”. Una missiva è stata indirizzata anche alla Giunta e al Presidente Iorio. “Dovete rendervi conto che le strade ci sono, che costituiscono un indebito arricchimento per la Regione Molise, che sono state realizzate su promessa di finanziamento (lettere dell’allora assessore Di Rocco) perché inserite in un programma approvato dalla Regione Molise (Delibera n.152 del Consiglio Regionale e Bollettino dell’Assessorato all’Agricoltura, nonché Bollettino Ufficiale) e solo dopo il sopralluogo preventivo da parte dei funzionari dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura (parere Affari Legislativi , Di Rienzo), che sono state ultimate (Verbali di ultimazione) e collaudate (progetti di collaudo regolarmente trasmessi, Determine del Commissario ad Acta), nonché aperte al pubblico transito e soggette a manutenzione ordinaria da parte dei Comuni (attestati del Sindaco, del tecnico Comunale, Delibere Comunali di assunzione degli oneri di manutenzione) con i fondi stanziati all’uopo dalla Regione Molise”.

Questa mattina, dunque, un uomo in catene, debilitato dalla malattia, accompagnato da un bastone, “festeggerà” il suo 86esimo compleanno, al freddo di una mattinata invernale. Spera ancora nella Giustizia degli uomini.

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E ancora

Daniele Romano

Sono nato a Campobasso e risiedo a Bojano –CB-; Frequento il terzo Anno presso il Conservatorio Musicale “L. Perosi” in Campobasso, per il conseguimento del Diploma Accademico di 1^ e 2^ livello in Musiche Tradizionali; Da molti anni esplico con passione e dedizione la propensione per il suono di strumenti sia della tradizione e sia moderni; Nell’ambito della gamma di questa famiglia musicale prediligo il suono della Zampogna Molisana, di cui ritengo di essere diventato un virtuoso; Suono con competenza il Sax Baritono, le Percussioni, la Tastiera elettronica, la Chitarra classica e attraverso di essi partecipo proficuamente ad attività artistiche di gruppi musicali e band.