Ferragosto, significato ed etimologia dall’espressione feriae Augusti (il riposo di Augusto) una festività tutta italiana che deriva dai Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità. Agosto era l’ottavo mese del calendario dopo l’aggiunta di luglio, o Iulius, in onore di Giulio Cesare e quindi di Augustus. Perché Augusto non poteva certo essere da meno e volle a sua volta un mese dedicato. Praticamente tutto il mese che portava il nome dell’imperatore risultò festivo, in parallelo con l’abitudine attuale e tutta italiana di concentrare le vacanze proprio ad agosto. Auguri ai lettori di UMDI. Quelli che buttano giù le statue scrivono july e august? Bisognerebbe chiedere scusa all’italiano che denunciò molte volte, nero su bianco, i soprusi dei conquistatori spagnoli
Ferragosto, significato ed etimologia. Diciamo subito che il Ferragosto è una festività tutta italiana, celebrata oggi in molte parti del mondo e introdotta per la prima volta nel 18 a.C. dall’imperatore romano Augusto. Oltre duemila anni fa, insomma, la nascita di una tradizione del Bel Paese dovuta alla sua lunga, monumentale, complessa storia.
Ferragosto, significato
Il nome fer-agosto deriva dal latino feriae Augusti (il riposo di Augusto, primo imperatore romano) e consisteva in una giornata di sosta, dopo le fatiche dei lavori nei campi. In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, esentati dai lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre era usanza che, in questi giorni, i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni ricevendo in cambio una mancia. La ricorrenza, infatti, aveva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, che, per i Romani, era il dio della terra e della fertilità.
Il 13 agosto dedicato a Diana
Anticamente, come festa pagana, era celebrata il 1° agosto, avvicinandosi alla tradizione di celebrazioni estive di metà estate come Lughnasadh o Lammas,. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana.
Da rito pagano a festa cattolica
La ricorrenza fu inglobata dalla Chiesa Cattolica attorno al VII secolo, quando si iniziò a celebrare l’Assunzione di Maria, festività che fu poi fissata il 15 agosto. Il dogma dell’Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo non solo con l’anima (come tutti i mortali), ma anche con il corpo.
Quintilis, sextilis, settembre, ottobre…
All’inizio, questo mese si chiamava sextilis, essendo il sesto del calendario romano. Seguivano il settimo, settembre, l’ottavo, ottobre, il nono, novembre e il decimo, dicembre, che mantengono l’antico ordine, sebbene occupino i posti dal decimo (ottobre) al dodicesimo (dicembre). Agosto (lo ripetiamo, in onore di Augusto), divenne l’ottavo mese del calendario dopo l’aggiunta di luglio, o Iulius, in onore di Giulio Cesare (prima quintilis, ovvero il quinto mese dell’anno), e quindi di Augustus, perché Augusto non poteva certo essere da meno e volle a sua volta un mese dedicato. Eravamo nell’8 a. C., Gesù non aveva ancora fatto la sua breve comparsa sulla terra; stava per compiersi la transizione da Repubblica a Imperon e fu riformato il calendario. Così il figlio putativo di Giulio Cesare, Ottaviano ‘Augusto’, volle avere un mese tutto per sé e scelse quello successivo, che divenne quindi ‘agosto’.
Nessuno doveva avere il mese più lungo
Pensate che fu aggiunto persino un giorno al mese di agosto, per far sì che arrivasse ad averne 31, esattamente come il mese precedente dedicato a Giulio Cesare. Non sia mai che il mese di Cesare fosse più lungo di quello dedicato ad Augusto!
Ferragosto significato: Divo Augusto
“L’imperatore – spiega all’Agi la latinista Maria Jennifer Falcone, docente di lingua latina all’Università di Cremona, – è che l’imperatore scelse la parola ‘feriae’, sempre declinata al plurale. Il termine indica i giorni festivi che si ripetono ogni anno, istituzionalizzati e stabiliti nel calendario: caratteristica tipica delle ricorrenze religiose. La radice fer, inoltre è la stessa dell’aggettivo ‘festus’ (da cui ‘festa’ in italiano) che indicava i riti non pagani, ma direttamente legati alle divinità. Sono tutti indizi di quanto Ottaviano volesse dare alla celebrazione un significato profondamente religioso”. Durante le ‘feriae’ infatti “non erano permessi i ‘negotia’, cioè le occupazioni comuni, il lavoro, perché le ore della giornata dovevano essere dedicate agli dèi”.
“A livello politico – prosegue la studiosa – Augusto accentrò nelle sue mani il potere, pur mantenendo le strutture repubblicane, come il Senato. Nel suo genio politico sapeva che i concittadini non avrebbero mai accettato alcun termine che riportasse alla monarchia da cui rifuggivano come la peste, dopo l’agognata conquista della Repubblica. Quindi decise di porsi su un piano superiore: quello della divinità. Lo si vede anche dall’attributo di ‘augustus’, che scelse per sé. La mitologia della discendenza della sua stirpe da Venere, compendiata e celebrata nell’Eneide di Virgilio, corrobora il discorso”.
Agosto, il mese delle vacanze dal 30 a.C.
“Nello stesso contesto Ottaviano aggiunse, inoltre, l’anniversario della presa di Alessandria – aggiunge la latinista – il primo agosto del 30 a.C. per ricordare la fine di Antonio e Cleopatra e l’inizio di una nuova era. La sua”. Come risultato “praticamente tutto il mese che portava il nome dell’imperatore risultò festivo”, se si aggiungevano anche le ricorrenze tradizionali del raccolto e alla fertilità”. E in questo un ulteriore parallelo con l’abitudine attuale e tutta italiana di concentrare le vacanze proprio ad agosto.
Mussolini inventò la scampagnata
Ma la storia del Ferragosto si tinge di contemporaneità. La scampagnata di Ferragosto è stata “inventata” da Mussolini. Viene in mente l’iconografia fascista, le immagini di Mussolini intento a falciare il grano, le esposizioni, le sagre, le feste per celebrare le tradizioni, i costumi tipici, lo spirito dei luoghi (ricordiamo la Sagra del Matese del 1929). Tutto questo nel programma generale di recupero della tradizione romana dell’età augustea” che il Duce voleva riportare nell’immaginario collettivo del Ventennio, con il saluto romano, il fascio littorio, lo stesso termine dux.
Ferragosto significato e uso della scampagnata
La tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce dunque durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo di ferragostano il regime organizzava, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, centinaia di gite popolari, e in particolare dal ferragosto 1931 al settembre 1939 ciò fu favorito dall’istituzione dei Treni popolari speciali, inizialmente solo di 3a classe, con prezzi fortemente scontati.
Gli italiani sui treni popolari
L’iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L’offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva le due formule della “Gita di un sol giorno”, nel raggio di circa 100 km, e della “Gita dei tre giorni” con raggio fino a circa 200 km. Essi furono popolarmente ribattezzati “Treni di ferragosto”, benché, secondo fonti autorevoli, un regime tariffario popolare fosse applicato per tutta la stagione estiva.
Ferragosto significato: la prima volta al mare!
Durante queste gite popolari, la maggior parte delle famiglie italiane ebbe per la prima volta la possibilità di vedere il mare, la montagna e le città d’arte; nondimeno, dato che le gite non prevedevano il vitto, nacque anche la collegata tradizione del pranzo al sacco.
Buon Ferragosto da Un Mondo d’Italiani
Questo lungo preambolo per augurare ai lettori di Un Mondo d’Italiani, in Italia e all’estero, un Buon Ferragosto, consapevole e impegnato (utilizzo di posate e bicchieri lavabili, riutilizzo, recupero del cibo avanzato, rispetto per l’ambiente che significa portare con sé il sacchetto dei rifiuti, in modo da facilitare l’operazione di recupero, limitare l’impatto per non disturbare gli animali).
Ferragosto e Cristoforo Colombo
Ma anche per un altro motivo. Il presente è tempo di pseudo-rivolte di massa (in realtà politicamente dirette), prive di basi ideologiche e nella completa ignoranza della storia e della cultura. E’ il tempo delle statue di personaggi del passato buttate giù dalla folla al grido di un non meglio precisato revisionismo che, guarda caso, strizza l’occhio ad una precisa compagine politica, con la scusa, solo la scusa, di fare giustizia contro l’ingiustizia dei secoli passati. E così sono state divelte e buttate a terra, o nel migliore dei casi nascoste dalle istituzioni, le effigi di Cristoforo Colombo, che scoprì l’America battendosi per i diritti dei nativi.
Chi butta giù le statue non rinuncia al ferragosto
Scommetto che tutti gli inferociti burattini che hanno buttato giù le statue non rinuncerebbero a festeggiare il giorno di Augusto (ferragosto) e non hanno nemmeno lontanamente pensato (certo, bisognerebbe studiare per conoscere, e studiare è stancante!) a cancellare dal calendario la denominazione luglio (per gli italiani), July (per inglesi e americani), Julo (per gli spagnoli), juillet (per i francesi), juli (per i tedeschi). Eppure l’imperatore italiano Giulio Cesare che ha lasciato il suo nome a mezzo mondo aveva orde di schiavi. Sappiamo che la presa di Agrigento, durante la Prima guerra punica, fornì ai Romani 25.000 prigionieri, che furono tutti venduti come schiavi. Mentre la conquista dell’Epiro nel 167, fruttò un numero di prigionieri ancora più grande: 150.000. Il solo Giulio Cesare, a dire degli antichi, avrebbe deportato dalle Gallie un milione di uomini.
Secondo la Lex Julia, “Se lo schiavo aveva moglie e figli, il suo padrone poteva venderli senza problemi”.
Ferragosto significato e storia. E in America?
La schiavitù è nata insieme agli Stati Uniti d’America, ne costituisce il peccato originale, insieme allo sterminio delle tribù indigene. 250 anni di traffico di milioni di essere umani, seguito da un lungo periodo di segregazione. Colombo si è battuto contro i delitti commessi dai conquistadores nei confronti degli indiani. Ma hanno buttato giù le statue del genovese Cristoforo Colombo. Eppure lui era solito lamentarsi presso la Corona dei crimini commessi dagli spagnoli, in modo particolare nei confronti delle donne, tra cui anche le bambine. Così come si evince dai documenti dell’epoca. Basterebbe leggerli.
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