Diritti dei minori in fase 2: I Garanti Regionali di Puglia – Basilicata – Marche – Molise – Calabria – Sardegna – Lazio – Lombardia – Toscana – Piemonte – Liguria – Provincia Autonoma Di Trento – Provincia Autonoma Di Bolzano – Veneto mettono al centro i diritti dei bambini e delle problematiche sollevate dal distanziamento sociale
Diritti dei minori in fase 2, va pianificata con estrema attenzione nei riguardi dei diritti dei bambini. I Garanti Regionali di Puglia, Basilicata, Marche, Molise, Calabria, Sardegna, Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano e Veneto, non hanno dubbi. All’unanimità hanno dato vita ad un documento congiunto. “Non stiamo vivendo tempi semplici – leggiamo – ma l’emergenza ci ha reso solidali e capaci di accettare limitazioni che, fino a qualche tempo fa, ci sarebbero sembrate inimmaginabili. I Garanti hanno rilevato che il distanziamento sociale ha creato difficoltà al ricongiungimento in situazioni di affido, o di diritto di visita, in contesti di separazione o di allontanamento genitoriale, ma anche nell’inserimento in comunità o in case famiglia, in assenza di diagnosi certe. Il Covid-19 ha letteralmente fatto esplodere l’attività dei Garanti regionali, che hanno dovuto confrontarsi tra imposte limitazioni e diritti non più tutelati. Difficoltà gestite in precedenza con fatica, necessitano più che mai di maggiore interlocuzione con il Governo.
Diritti dei minori in fase 2 educazione a distanza, cyber bullismo, violenze, parchi chiusi
Difficoltà dell’educazione a distanza, impossibile da garantire in maniera uniforme nei vari territori, o contesti in cui vi è assenza di copertura delle connessioni e di strumenti. Aumento di casi di cyber bullismo e di adescamento in situazioni di isolamento? Come agire nei confronti di violenze vissute o assistite in situazioni di cattività in cui è impossibile anche la denuncia? Le ricadute psicologiche e sanitarie saranno importanti e sarà necessario avere la disponibilità di strumenti e risorse dedicate. La stessa continuità socio-assistenziale ed educativa nella presa in carico quotidiana è messa in difficoltà, se non si progettano modalità alternative. Anche l’accesso a parchi e giardini ha necessità di regolamentazione. Quelle attività che prima apparivano scontate, adesso avranno bisogno di regole certe e non discriminanti. Solo così la ripresa potrà rappresentare l’occasione per invertire l’ordine delle priorità e immaginare nuovi modelli organizzativi, relazionali e sociali, che mettano al centro bambini e ragazzi.
Tarata sui diritti e i bisogni dei minori
E’ necessario, incominciare a riflettere e pianificare la cosiddetta ‘fase 2’ dell’emergenza da COVID-19 partendo dalle problematiche evidenziate. Perché tutelare i più piccoli, le persone fragili, deve essere compito prioritario di una nazione
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