FAQ aggiornate sul Natale: un po’ di chiarimenti su cosa si può fare e cosa no da oggi fino al 6 gennaio. Il sito del governo ha pubblicato le risposte alle domande più frequenti (FAQ) relative al cosiddetto “decreto Natale”, il decreto legge approvato il 18 dicembre, che riguarda le misure per contenere i contagi da coronavirus nel periodo delle feste di Natale e Capodanno, e fino all’Epifania.
FAQ aggiornate sul Natale e durante le festività. Nei 10 giorni ‘rossi’ durante le feste di Natale sarà possibile andare a trovare parenti e amici sempre nel limite massimo di due persone oltre ai minori di 14 anni, alle persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Sarà possibile andare anche in un comune differente da quello di residenza o domicilio, purché si trovi nella stessa Regione. Questo è quanto precisato palazzo Chigi nell’aggiornamento delle Faq sul sito del governo. Lo sposamento è consentito una volta al giorno, tra le 5 e le 22.
FAQ aggiornate sul Natale in zona arancione
Nei giorni indicati con l’arancione durante le feste di Natale cioè il 28-29-30 dicembre e 4 gennaio sarà possibile per chi risiede nei comuni sotto i cinquemila abitanti spostarsi tra le 5 e le 22 anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 km dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia. Si sottolinea che sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali.
Ecco tutte le risposte alle domande più frequenti sul decreto Natale
- Sarà ancora possibile, dal 24 dicembre al 6 gennaio, tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione, se per qualche motivo ci si trova in un’altra Regione?
Sì, il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento. - Sarà possibile spostarsi per tornare al proprio luogo di lavoro o per motivi di necessità o di salute?
Sì, gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità sono sempre possibili, senza distinzione tra giorni e orari. - Durante le feste sarà consentito andare a trovare amici o parenti?
La risposta a questa domanda varia in relazione ai giorni, al luogo di partenza e alla destinazione del proprio spostamento.
Vietati gli spostamenti
Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, sono vietati tutti gli spostamenti, anche per far visita ad amici o parenti, che comportino l’uscita dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza. Inoltre, tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, le disposizioni in vigore prevedono che: nei giorni festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1°, 2, 3, 5 e 6 gennaio) sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone.
La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono: nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio sarà possibile spostarsi liberamente, fra le 5 e le 22, all’interno del proprio Comune.
Cosa si intende con i termini “residenza”, “domicilio” e “abitazione”?
Residenza
La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento.
Domicilio
Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza.
Abitazione
Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze.
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