Fainalòff tra emozioni, musica e risate. Ritorno della canzone umoristica partenopea

Cultura

La macchietta, protagonista assoluta dell’avanspettacolo agli inizi del novecento e carica di doppi sensi e di allusioni, ritorna all’inaugurazione della stagione teatrale della Fonderia delle Arti.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) La musica napoletana torna alla ribalta con il quartetto dei Fainalòff. Il progetto che inaugura la stagione teatrale della Fonderia delle Arti, unisce la canzone classica d’autore partenopea, con le sue romanze e i suoi successi intramontabili di fine ottocento-inizi novecento, da “Scalinatella”, “O Marinariello”, “Monastero e Santa Chiara”, con la canzone umoristica napoletana, la cosiddetta “macchietta”, protagonista assoluta dell’avanspettacolo e della rivista degli anni 20 e degli anni 30, un genere di canzone popolare, carica di doppi sensi, del frizzo e del lazzo, dell’allusione, dove un racconto può avere un risvolto, una trovata, spesso vere e proprie sceneggiature messe in musica, come se ci si trovasse davanti a un piccolo film. Per due sere “La Fonderia delle Arti”, il 3 e il 4 febbraio, inaugurando la stagione teatrale 2017 diretta da Patrizia Casagrande, si trasformerà nella galleria Umberto I di Napoli dove venne inaugurato il Salone Margherita, posto in cui il sapore  della “macchietta”, venne fuori genuino e pieno della sua impertinente e incontenibile genialità.

I Fainalòff sono un quartetto, composto da piano-fisarmonica, percussioni, chitarra e due voci, fondato da due artisti: Vincenzo De Michele e Antonio Carluccio. Il primo è un attore e cantante pugliese, che diversifica la sua attività artistica, tra cinema, teatro e televisione. Tra i suoi numerosi lavori, ne ricordiamo alcuni: “Tre Tocchi”, l”ultimo film di Marco Risi, in concorso al festival di Roma 2014, “Cha Cha Cha” sempre di Marco Risi, “Vallanzasca” regia di Michele Placido, è stato uno dei protagonisti di “Lampedusa”, fiction per Rai Uno, diretta da Marco Pontecorvo. Antonio Carluccio è un cantautore chitarrista napoletano, tra i suoi lavori più importanti, ricordiamo “La Tosca” diretta da Lucio Dalla e il musical “Actor Dei”, attore di Dio, un’opera musicale sulla vita di San Pio da Pietrelcina, di cui oltre ad essere uno degli interpreti, è stato anche l’autore. I due artisti sono accompagnati da Primiano Di Biase, pianista, fisarmonicista, compositore, arrangiatore e produttore artistico. Collabora con artisti di calibro internazionale come Phil Palmer, Mel Collins, Danny Cummings, Steve Ferrone, Alan Clarck, John Illsley (Dire Straits). Ha collaborato e collabora anche con: Neri Marcorè, Renato Zero, Edoardo De Angelis e tanti altri.

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