Faglia sismica attiva sotto al pilone del ponte sullo Stretto di Messina. La sicurezza del progetto viene messo in seri dubbi. Il comitato “Invece del ponte” denuncia che il progetto non rispetterebbe le linee-guida sismiche, smentendo le rassicurazioni del ministro Salvini. Le associazioni ambientaliste hanno presentato ulteriori osservazioni alla commissione, che dovrà decidere sull’impatto ambientale.
Faglia sismica attiva sotto il pilone, lato Calabria del ponte sullo Stretto di Messina. Questo è quello che sostiene il comitato “Invece del ponte” e lo dice lo stesso progetto della società Stretto di Messina sul ponte.
Faglia sismica attiva: il progetto smentisce il ministro Salvini. Dicono loro
Anche l’aggiornamento confermerebbe che il pilone si trova in area di attenzione e suscettibilità. Di conseguenza, il progetto smentirebbe il ministro Salvini, secondo le associazioni in parola. “Non viene rispettato quanto richiesto dalle linee-guida del Dipartimento della Protezione Civile, per la gestione del territorio, in aree interessate da faglie attive e capaci. – fanno sapere – Il progetto, quindi, non è approvabile“. Il comitato fa riferimento a un disegno (n. PB0010_F0 del PD 2011) emesso da Stretto di Messina ed Eurolink. In una nota si legge che tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto di Messina sono note, censite e monitorate. Questa rassicurazione, però, viene smentita dallo stesso progetto della società Stretto di Messina.
Il ponte non può essere costruito
Per “Invece del ponte”, con una faglia attiva a 30 metri del pilone, il ponte non può essere innalzato. In ogni caso, mentre si attende una nuova replica della Stretto di Messina, rimane la necessità del via libera legato alla valutazione d’impatto ambientale, nell’ambito della commissione Via del ministero dell’Ambiente.
Contestazioni nel metodo
Le associazioni Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man e Wwf Italia, insieme alla “Società dei Territorialisti” ai “Medici per l’Ambiente – Isde” e ai Comitati “Invece del Ponte” e “No Ponte – Capo Peloro”, hanno presentato alla commissione nuove osservazioni al progetto, ossia, contestando nel metodo e nel merito le integrazioni depositate dall’associazione Stretto di Messina SpA un mese fa in risposta alle richieste della commissione stessa. Quindi novembre potrebbe essere un mese decisivo.
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