Euno, il canto di Alessandro D’Andrea Calandra per il diritto alla libertà

Musica

Finalista nazionale alla nona edizione del “Je so pazzo Music Festival”, Alessandro D’Andrea Calandra canta “Euno”. Il grido di libertà di un uomo per una vita senza catene. Enna, Sicilia, anno 136 a.C. Lo schiavo Euno guida la prima guerra servile in difesa del sacro diritto alla libertà di ognuno. Per cinque anni, con 200.000 compagni di sventura, mette sotto scacco l’Impero romano, che poi avrà inesorabilmente la meglio.

L’impresa eccezionale

Il cantautore agrigentino Alessandro D’Andrea Calandra, affascinato dalla figura del “Re Guerriero” che si oppone ai suoi aguzzini, canta l’impresa eccezionale di Euno. La storia e le emozioni di chi si oppone all’inumana condizione di schiavitù, dalla ribellione fino alla cocente sconfitta.

«Volendo raccontare con il mio folk la terra di Sicilia, non potevo certamente non riportare alla memoria le gesta dell’eroe Euno.» spiega l’artista «Un impavido sognatore che, ben settant’anni prima del più noto Spartaco, partendo dalla sua Enna, guidò la prima rivolta degli schiavi contro Roma. Un personaggio avvincente, istrionico e al tempo stesso indomito. Ritengo che, ai giorni nostri, dovremmo prendere esempio da quegli uomini che, con un atto deciso di volontà, riescono a ribellarsi al giogo delle catene. Naturalmente, con le armi della non violenza.»

Alessandro D’Andrea Calandra firma testo e musica di un appassionato canto di libertà

Lo fa come sempre in dialetto rilanciando l’idioma della Trinacria. Una lingua potente, ricca, efficace, moderna, attuale, vivida. Nuovo estratto dal primo album intitolato “Sicilia vacanti”, presenta “Euno” alla nona edizione del contest “Je so pazzo Music Festival” e fa centro. Il brano vola dritto alle fasi finali che si disputeranno, dal 15 al 21 luglio, al Parco della Pace di Marino (RM).

Gino Morabito

Di umili origini letterarie, cresciuto a pane e Thoreau e strizzando l’occhio a Paperino, impara presto a usare la penna e diversifica la sua scrittura: ora pubblicando un libro di giochi, ora un racconto, ora “Smorfia”, un romanzo che ti fa volare, e perfino una raccolta di poesie giovanili. Nuovo acquisto di Un mondo d’italiani, collabora attivamente con diverse testate nazionali (Agenzia Stampa, Corriere dello Spettacolo, Il Corriere Nazionale solo per citarne alcune) e si occupa di ufficio stampa. Già direttore editoriale di Musica Intorno, diventa caporedattore di Red Carpet traghettando il magazine nella sua nuova era. Habitué della scrittura creativa, approfondisce le strategie di comunicazione per imparare che alla fine bisogna scrivere in profondità, non in lunghezza. Facendo bene i conti, quarantasette anni in poche righe. È un buon inizio.