Esplosione Beirut, Italiano ferito: “Rivedere l’alba dopo i soccorsi – racconta Caldarulo – è stato come l’inizio di un nuovo giorno”. Sono ancora in corso gli accertamenti da parte di Unifil e delle forze di sicurezza libanesi per accertare la dinamica dell’accaduto
Esplosione Beirut, Italiano ferito: le tragiche esplosioni avvenute all’interno del porto di Beirut hanno coinvolto un team della missione Unifil. Compromesso anche un militare appartenete all’esercito italiano, il caporal maggiore Cardarulo, che ha riportato ferite al braccio. È stato lo stesso militare a informare direttamente i familiari sul suo stato di salute. “Rivedere l’alba dopo i soccorsi – racconta Caldarulo – è stato come l’inizio di un nuovo giorno”. Anche il sindaco, Michele Abbaticchio, di Bitonto (Bari), comune in cui vive Roberto Calarulo, si stringe vicino alla famiglia del reduce. “A Roberto – scrive in un post pubblico su facebook, Abbattichio – e alla sua famiglia vada l’abbraccio di tutta la comunità bitontina e pugliese”. Sul posto, in stretto coordinamento con le forze di sicurezza libanesi, sono intervenuti i soccorsi del Sector West di Unifil che hanno provveduto all’evacuazione del personale. Sono in corso gli accertamenti da parte di Unifil e delle forze di sicurezza libanesi per accertare la dinamica dell’accaduto. Alcuni militari restano sono sotto osservazione perché in stato di choc.
Trasferimento militari italiani
Lo stabile dove si trovavano i 12 militari italiani, anche se non è posizionato nelle immediate vicinanze dell’esplosione, è stato danneggiato dall’onda d’urto. “E’ in corso il trasferimento dei 12 militari italiani che si trovavano a Beirut alla base di Shama – annuncia il ministero della Difesa – tutti hanno avvisato di persona le loro famiglie rassicurando i cari”.
Esplosione Beirut, italiano ferito: ambasciata italiana verifica
L’ambasciata d’Italia a Beirut è situata a Rue du Palais Presidentiel, a due passi dal palazzo presidenziale, e attualmente è al lavoro per verificare se cittadini italiani siano rimasti coinvolti nelle tragiche esplosioni. È attivo inoltre un numero di emergenza al quale italiani presenti nella capitale libanese possono rivolgersi per sollecitare aiuto. Attive nel porto di Beirut anche unità navali dell’ Unifil. L’accesso all’area è al momento molto difficile el’Unifil cerca di raggiungere lo scalo con l’aiuto di elicotteri.
La solidarietà del Ministro
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha raggiunto telefonicamente il Generale Di Stasio Comandante del Contingente Italiano in Libano e il Generale Antoci Comandante della Missione Bilaterale di Addestramento. “Appena ho appreso della tremenda esplosione avvenuta a Beirut – afferma Guerini – ho voluto immediatamente sincerarmi delle condizioni del nostro Contingente in Libano. Un nostro militare è rimasto lievemente ferito. A lui e ai suoi familiari va la mia solidarietà e vicinanza, cosi come a tutti i militari italiani in Libano”. Il Ministro ha voluto subito essere informato sulle condizioni del militare ed esprimere la vicinanza di tutto il Governo. Lo stabile dove si trovavano i dodici militari italiani infatti, anche se non si trovava nelle immediate vicinanze, è stato danneggiato dall’onda d’urto.
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