Esplosione Beirut, 137 morti, oltre 5000 feriti. Decine sono ancora le persone disperse mentre preoccupano le condizioni degli ospedali che sono quasi al collasso. Ci sono anche almeno 300 mila sfollati e ancora dispersi. L’esplosione del deposito contenente 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio nel porto di Beirut in Libano ha provocato la tragedia
Esplosione Beirut, 137 morti, una tragedia immane in cui l’Italia mostra la sua vicinanza. Il porto è stato distrutto, portando con sé edifici, macchine e, purtroppo, anche persone. Ancora sconosciuto il numero certo delle vittime del disastro che ha colpito la capitale libanese. Per ora sono state confermate oltre 5000 vittime, ma il numero è destinato a salire. Attentato o incidente? La natura è ancora sconosciuta, ma gli effetti del disastro sono stati devastanti: hanno preso fuoco e sono saltate in aria 2750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrati sei anni fa da una nave e conservate nel porto di Beirut.
Esplosione Beirut, il messaggio di Mattarella
Numerosi i messaggi di vicinanza e solidarietà per il popolo libanese dalla comunità internazionale, compreso quello dell’Italia. L’AISE rende noto che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al Presidente libanese, Michel Aoun, in cui manifestava la vicinanza e la solidarietà del popolo italiano, esprimendo “il più sentito cordoglio dell’Italia tutta” e porgendo le condoglianze anche a titolo personale. “In questa dolorosa circostanza ci stringiamo con affetto all’amico popolo libanese. Il nostro pensiero va alle numerosissime vittime della terribile tragedia e alle loro famiglie, mentre con viva speranza auguriamo ai feriti un pronto e completo ristabilimento”, il Presidente della Repubblica Italiana conclude così il suo messaggio.
Solidarietà da Conte e Di Maio
Esplosione Beirut, 137 morti, 5000 feriti, vicinanza e solidarietà sono state mostrate anche dal Premier Conte e da Luigi Di Maio, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. “Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese.” – ha scritto Conte, su Twitter – “L’Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con Farnesina e Difesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali”. Di Maio ribadisce la vicinanza dell’Italia al Libano e continua: “I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime, a cui esprimiamo il nostro profondo cordoglio, e alle persone ferite, a cui auguriamo una pronta guarigione”.
Love Beirut, raccolta fondi di Avsi
“Un’apocalisse, non so definirla in altra maniera” le parole di Marco Perini, Mena Regional Manager dell’ong italiana Avsi, residente a Beirut, che ha raccontato i tragici momenti dell’esplosione. Si teme per l’aggravarsi della situazione socio-economica del Libano in seguito alla tragedia. Avsi ha pertanto deciso di attivare la raccolta fondi “Love Beirut” per permettere alle persone più svantaggiate di avere di nuovo un posto in cui vivere.
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