Fiducia, libertà, legittimazione, giusto vs ingiusto. I dibattiti dei Cineforum UMDI sono sempre un ottimo modo di portare a casa riflessioni e punti di vista nuovi. I ragazzi Turchese hanno affrontato una discussione sui temi del film La Notte del Giudizio – Election Year
(UMDI UNMONDODITALIANI) L’appuntamento settimanale, consuetudine per tutti gli appassionati di cinema e scambi di opinioni costruttive, ha portato a casa un altro successo! Svoltosi martedì 12 novembre nella sede della redazione di Un Mondo d’Italiani, a Bojano, l’usuale dibattito punto cardine dei cineforum turchesi, si è articolato sui temi del film La Notte del Giudizio – Election Year, pellicola del 2016 e terzo capitolo della trilogia dark thriller The Purge. Ambientato in un mondo dove il futuro è distopico, il film porta a riflessioni morali e sociali forti, scaturite dalle violente immagini che si alternavano nei frame e dalle decisioni dei protagonisti. La violenza, infatti, in quel futuro assurdo e immorale, diventa, per una sola notte, l’oppio dei popoli. 12 ore dove tutto è lecito, l’omicidio è legale e nessuno è esentato dal pericolo. La più grave delle azioni compiute, è stata negare il diritto alla vita, per questo The Purge – Electrion Year è stato inserito nella programmazione dei Cineforum UMDI, a conclusione del ciclo Restiamo Umani. Adrenalina, paura, battiti accelerati, pensieri contraddittori e respiri a metà sono stati la traduzione degli animi dei ragazzi turchese. Il Cineforum, d’altronde, nasce dalla voglia di far conoscere il mondo del cinema e non solo, prendendo spunto da film di forte impatto emotivo e culturale, mai scontati, e in grado di smuovere le menti. Si riesce così a far partire riflessioni sulla realtà che ci circonda. Ed è proprio quello che è successo a seguito a Election Year, che è stato in grado di far emergere le emozioni dei partecipanti e il loro carattere.
IL DIBATTITO
Le argomentazioni trattate dal film sono state soggetto di discussione. Riuniti in cerchio, i partecipanti hanno dato libero sfogo alle proprie opinioni a riguardo, che hanno portato ad uno scambio di idee e punti di vista tra i ragazzi Turchese e gli ospiti presenti. Moderati dai conduttori Francesco Ciccone e Valerio Facchino, si è dato inizio al dibattito vero e proprio. Si è parlato di fiducia, immoralità, religione e fanatismo e, inaspettatamente, la discussione si è articolata su svariati temi. I ragazzi turchese non pensavano che un film, classificato impropriamente come horror, abbia avuto la capacità di far smuovere gli animi e le emozioni. Qui, le testimonianze:
FRANCESCO
“Ho scelto personalmente il film sui cui affrontare il dibattito. So che è stata una scelta azzardata, ma il tema del mese riguardava i diritti umani negati, e La Notte del Giudizio è un film che mostra come l’umanità per una notte dimentica di essere umana: tutto è legittimato, persino uccidere. Negare il diritto alla vita, in sintesi. Ecco perché ho scelto di inserire questa pellicola insolita per chiudere il tema del mese.”
VALERIO
“Mi sono immedesimato nella figura della guardia del corpo che doveva proteggere la candidata Charlie Roan. Avrei fatto scelte diverse, però, magari più logiche, come ad esempio non scappare, o cercare una via di fuga diversa. E’ un paradosso, lo so, ma ho notato che per proteggere la propria vita, spesso l’ha messo a rischio… La sua stessa vita intendo. Per questo è un paradosso.”
GIUSEPPE
“Un bel film! Una bella scelta, quella di Francesco. Ha una bella trama, si parla di politica e religione, rinascita personale… Però mi spaventa un mondo così, infatti questa visione futuristica è abbastanza irreale… Spero non si arrivi mai a dover vivere una notte del genere, ovviamente! Mi ha portato a riflettere sul fatto che non ha senso uccidere per sentirsi liberi.”
GIANLUIGI
“Mi ha colpito una figura in particolare, ed è stata quella di Jo, proprietario di un supermarket, che ha dato la sua vita per salvarne un’altra. E’ stata una morte ‘eroica’ la sua.”
GRAZIA
“Nella notte dove tutto è lecito e la violenza è l’oppio dei popoli, una riflessione che mi è sorta spontanea ha riguardato la fiducia. Chi può fidarsi di chi, se nessuno è esentato dal pericolo e porgere l’altra guancia risulta essere un’arma a doppio taglio?”
PAOLO
“Mi sono ritrovato nelle parole di Grazia. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, giusto? Poi, onestamente anche io avrei fatto scelte diverse rispetto ai protagonisti.”