Aderire all’Egam è obbligatorio, ma bisogna farlo con oculatezza. In agenda il sottopasso ferroviario il cui render era servito da sfondo alle immaginette elettorali della passata amministrazione. Mesi e mesi di silenzio e poi tre consigli tutti assieme. Questo ad una settimana esatta da quello sul bilancio.
(UMDI- UNMONDODITALINI) BOJANO – Consiglio Comunale convocato per giovedì 13 luglio nella sala al primo piano di palazzo Colagrosso, ad una settimana esatta dall’ultima assise civica che ha approvato, sia pure con grande sofferenze e immense polemiche, il bilancio di previsione (LEGGI QUI GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI NELL’ASSISE DEL 7 LUGLIO). Il Presidente, Remo Perrella, aveva messo in agenda la doppia convocazione, mentre ce n’è già una terza fissata per fine luglio. Mesi e mesi di silenzio e inerzia, e poi consigli a raffica, quando la tenuta della giunta è ormai esaurita e le forze dissidenti hanno cominciato a lavorare di fianco per far cadere il governo di Marco Di Biase. Ha detto bene l’ex assessore Roberta Scinocca, la comunicazione dovrebbe essere il primo atto di un’amministrazione che intende dialogare con i cittadini che, come datori di lavoro degli amministratori, hanno il diritto di essere costantemente informati sull’operato dei propri rappresentanti. E invece la comunicazione è stato l’anello debole di un team che si è ritrovato in una situazione di sofferenza estrema delle casse comunali prosciugate dalla gestione “allegra” della precedente amministrazione guidata da Antonio Silvestri. Queste cose andavano dette ai cittadini affinché cooperassero per il bene della città, invece ci siamo ritrovati con una emorragia di dimissioni, una moria (in senso figurato, ovviamente) di segretari comunali, e un bilancio che ha avuto bisogno del voto di Carlo Perrella per evitare il commissariamento. Vedremo se la nuova giunta che Marco Di Biase andrà a comporre in queste ore punterà un po’ di più sulla comunicazione.
L’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO DEL 13 LUGLIO 2017
Intanto, per il consiglio di giovedì troviamo all’ordine del giorno tre argomenti: innanzitutto ci saranno le comunicazioni del sindaco, Marco Di Biase, in riferimento al sottopasso ferroviario, un’opera attesa da oltre 30 anni e mai realizzata, cavallo di battaglia elettorale della precedente amministrazione ad una settimana circa dalle elezioni che l’hanno vista perdente in favore del patron della Clinica Villa Esther. In città ricordano in molti il render del progetto, brillante e colorato come fosse già realizzato, con il faccione simpatico da boy scout del consigliere di turno che a dire il vero, per quel progetto, si era dato da fare. Sempre all’ordine del giorno la discussione relativa all’adesione all’Egam, controverso, osteggiato, contestato ente di Governo dell’Ambito del Molise. Infine al terzo punto l’assise discuterà della Snai, la strategia nazionale delle aree interne che vede al centro l’area matesina direttamente interessata.
CONTRO L’EGAM I SINDACI DELLA PROVINCIA DI ISERNIA
Le scorse settimane a Venafro si sono ritrovati, convocati da Antonio Sorbo, diversi sindaci (di Longano, Conca Casale, Sant’Agapito, Colli a Volturno, Sesto Campano, Rionero Sannitico, Roccamandolfi, Campodipietra) compreso il primo cittadino di Isernia, D’Apollonio, mezza provincia in rivolta contro l’Egam, che contestano l’adesione all’ente di governo delle acque molisane. L’intento comune è quello di non accettare sic et simpliciter dato che partecipare all’ente è obbligatorio, e nel caso i Consigli comunali non dovessero approvare una delibera favorevole scatterebbero i poteri sostitutivi del presidente della giunta regionale e, pertanto, la nomina di un commissario ad acta. Cconsiderato che non è possibile non aderire, i Consigli comunali diranno sì ma senza seguire alla lettera la proposta di delibera inviata ai Municipi. In particolare, verrà con molta probabilità disattesa la parte relativa alla contribuzione ai costi del nuovo ente. I problemi dell’adesione all’Egam sono tanti, in particolare riguardano i costi in più che dovranno sostenere i Comuni, e di conseguenza i cittadini, ma soprattutto la gestione delle risorse idriche che saranno con molta probabilità di appannaggio delle città di Campobasso e Termoli visto che nel comitato d’Ambito varrà il voto ponderato.
IL NO DELLA COALIZIONE CIVICA DI CAMPOBASSO
Anche la Coalizione Civica del comune di Campobasso ha presentato un ordine del giorno contro l’adesione all’EGAM . Eccone il testo: VISTA La proposta di deliberazione di cui all’oggetto con la quale si propone di aderire all’Ente di Governo dell’Ambito del Molise disposto con deliberazione di Giunta Regionale n. 285/15.
CONSIDERATO CHE: La proposta di delibera prevede che dal punto di vista economico finanziario ciascun comune concorre al fondo di dotazione dell’Egam;
PRESO ATTO CHE:
La quota di partecipazione all’EGAM a carico del Comune sarà successivamente determinata;
Il parere rilasciato dal dirigente non chiarisce la completa correttezza dell’atto;
CONSIDERATO ALTRESÌ CHE:
La proposta di adesione all’EGAM prevede da parte del Comune la “cessione della rete idrica comunale”;
La costituzione dell’Ente EGAM determinerebbe il passaggio del principio di UNITARIETÀ di gestione dell’acqua pubblica a quello di UNICITÀ ovvero la costituzione di un ente unico di gestione;
TENUTO CONTO CHE:
in virtù di quanto asserito il percorso di adesione all’EGAM prefigurerebbe l’anticamera alla privatizzazione dell’acqua come bene pubblico soprattutto in un territorio come il Molise dove l’acqua rappresenta un bene fondamentale ed una risorsa inalienabile;
La Regione Molise ha provveduto con delibera di giunta alla istituzione dell’Egam violando lo Statuto regionale che prevede il coinvolgimento del Consiglio Regionale per “l’istituzione o la soppressione di enti e aziende regionali “;
La delibera di G.R esautora sia il Consiglio comunale che quello regionale aggirando di fatto gli statuti comunali e regionali nella tutela dell’acqua pubblica oltre a non tener in considerazione la volontà popolare espressa con il Referendum del 2011;
Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale di Campobasso fa voti affinché l’amministrazione ritiri la proposta di delibera e si costituisca nelle competenti sedi giudiziarie per impugnare gli atti amministrativi ad ogni livello al fine di scongiurare la privatizzazione dell’acqua”. La firma è dei Consiglieri della Coalizione Civica: Michele Coralbo, Marialaura Cancellario, Francesco Pilone, Alberto Tramontano, Enrico Perretta.
Bisognerà vedere quale sarà la linea del comune di Bojano, dopo la “frattura” con Frattura, le dimissioni, i passaggi, il sostegno di Carlo Perrella ad evitare il commissariamento.