Docenti precari doppio risarcimento corrispondente a 14 stipendi. Il Tribunale del lavoro di Enna ha applicato per la prima volta il decreto-legge Salva Infrazioni 2024. Pacifico: un’importante vittoria per il docente che ha avuto giustizia e il risarcimento che merita
Docenti precari doppio risarcimento in quanto lo Stato ha “abusato di contratti a termine“. Oltre 250mila precari che hanno alle spalle più di tre anni di servizio.
Docenti precari doppio risarcimento, al via il decreto-legge Salva Inflazioni 2024
Il giudice del Tribunale del lavoro di Enna ha applicato per la prima volta il decreto-legge Salva Infrazioni 2024, che ha raddoppiato il risarcimento massimo riconoscibile in Italia, garantendo all’insegnate ricorrente indennizzo totale di circa 32.000 euro, corrispondenti a 14 stipendi; questa è una delle prime sentenze emerse pochi giorni dopo il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia dell’UE per l’abuso dei contratti a termine, avviato recentemente dalla Commissione Europea.
Sentenza simbolo
“Quella che arriva da Enna, la sentenza n. 471/2024, rappresenta un’importante vittoria per il docente che ha avuto giustizia e il risarcimento che merita, ma – spiega il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – va a costituire anche una sentenza simbolo che conferma la bontà dell’operato dei legali Anief sempre in funzione di una maggiore tutela dei diritti dei soci iscritti alla nostra giovane organizzazione sindacale. Ben vengano queste sentenze, la nostra viva speranza è che si moltiplichino, perché questo farebbe bene a rendere la nostra azione dei ricorsi in tribunale ancora più incisiva fino a produrre finalmente una legge che permetta l’assunzione in ruolo da Gps per tutte le classi di concorso, dunque tramite doppio canale, e la trasformazione di tutti i posti in organico di fatto o in deroga in posti di diritto utili alle stabilizzazioni”.
14 anni di battaglie
“Il punto non è comprendere se anche quest’anno si supererà o meno il vergognoso record di 250mila supplenti annuali, – prosegue Pacifico – ma comprendere se il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea, per la perdurante violazione della normativa europea sul lavoro a tempo determinato, frutto di 14 anni di battaglie portate avanti dall’Anief, produca al più presto quei risultati legislativi a difesa dei precari che tutti ci attendiamo”.
Garantire parità tra precari e docenti di ruolo
Anief, tramite un emendamento al decreto Salva Infrazioni, aveva chiesto delle precise modifiche per attuare il doppio canale di reclutamento alle graduatorie di tutti gli idonei e a quelle delle supplenze.
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