Docenti a casa per tutelare la salute dei cittadini, sono state introdotte nuove e più severe misure di sicurezza. Entrate in vigore con l’erogazione del nuovo DPCM del 3 Novembre 2020.
Docenti a casa per DAD didattica a distanza è la nuova metodologia di insegnamento acquisita per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, problematica che ormai interessa l’intero globo. Per tutelare la salute dei cittadini, sono state introdotte nuove e più severe misure di sicurezza. Entrate in vigore con l’erogazione del nuovo DPCM del 3 Novembre 2020. Queste norme rimarranno valide su tutto il territorio nazionale fino al mese di Dicembre. Nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado l’attività didattica è svolta al 100 per cento tramite il ricorso alla didattica digitale integrata (DDI).
Docenti a casa per DAD: zone rosse
Nelle cosiddette zone rosse, caratterizzate da uno scenario di massima gravità individuate tramite apposita ordinanza del Ministero della Salute (ad oggi Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Calabria), la didattica digitale è estesa in via esclusiva per il 100 per cento anche alle seconde e terze classi delle scuole secondarie di I grado. I docenti, impegnati nella DDI, potranno svolgere la propria attività didattica anche da una sede diversa dalla scuola di servizio a patto che sia garantita la prestazione lavorativa.
Docenti a casa: lavoro agile
Molti dirigenti scolastici stanno preordinando l’apposito decreto rivolto ai docenti che intendono svolgere l’attività didattica dal proprio domicilio, purché siano garantite le condizioni previste dallo stesso DS e purché sia compilato, ogni settimana, uno specifico modulo relativo all’attivazione della DDI in smart working. Ogni variazione al calendario predisposto dovrà essere apportata con un giorno, almeno, di anticipo. Perché è indispensabile il lavoro agile? Perché in assenza di motivazioni serie per la didattica in presenza, garantisce, senza dubbio alcuno, l’efficacia, l’efficienza ed il buon andamento dei servizi erogati da ciascun Istituto e, altresì, tutela la salute e la sicurezza di utenti, lavoratori e cittadini in merito alla emergenza sanitaria COVID-19 in atto.
Quali le attività erogabili da casa?
Le attività di formazione e di insegnamenti rientrano a pieno titolo tra quelle che possano essere svolte in lavoro agile, ovvero dal proprio domicilio. Già da tempo, per la verità, solo pochi istituti hanno interpretato in modo assolutamente originale e arbitraria la DAD, le scuole, pur se attrezzate per la trasmissione dalla sede scolastica della Didattica digitale integrata in modalità a distanza, hanno preferito, con responsabilità, far erogare dai propri domicili la Didattica a Distanza. Chi ha imposto questa erogazione da scuola ha contravvenuto ad un principio generale di precauzione che avrebbe dovuto impedire e evitare la concentrazione dei propri docenti a scuola e, peggio, con grande irresponsabilità, la presenza dei propri docenti, immotivatamente, sui mezzi pubblici.
Decreto 8368: su lavoro agile
Uno tra i tanti istituti scolastici merita attenzione per la qualità dell’azione dirigenziale del suo preside. Parliamo dell’Istituto Statale d’istruzione Superiore “Paschini-Linussio” di Tolmezzo (UD) e del suo preside il prof. Andrea Battaglia che già in data 07 novembre ha adottato e pubblicato il “Decreto 8368 del Dirigente scolastico su lavoro agile del personale ATA in seguito all’applicazione del DPCM 3 novembre 2020” e congiuntamente, a poca distanza, il “Decreto 8369 del Dirigente scolastico su lavoro agile del personale Docente in seguito all’applicazione del DPCM 3 novembre 2020”.
E’ possibile effettuare lavoro agile dal proprio domicilio per il personale docente alle seguenti condizioni:
- dotazione di propria idonea attrezzatura digitale, di software e di adeguata connessione di rete presso il luogo di domicilio atti a garantire agli studenti la medesima qualità dell’attività assicurabile rispetto allo svolgimento della didattica digitale a distanza dalle sedi dell’Istituto;
- disponibilità di adeguati locali ed impianti tecnici atti a garantire il rispetto delle norme di tutela della propria salute e sicurezza e la sufficiente riservatezza per il rispetto delle norme di tutela del segreto d’ufficio e dei dati personali di studenti e famiglie;
- rispetto delle indicazioni di sicurezza;
- rispetto e tutela dei dati personali secondo il regolamento GDPR e norme di Istituto pubblicate su sito, mediante software specifici di protezione, protezione password;
- assenza di oneri e impegni a carico dell’Istituto e del relativo personale, ivi compresa l’assistenza tecnica su propri dispositivi e proprie connessioni di rete;
- rispetto dell’orario di servizio, dell’orario di inizio e fine delle videolezioni, delle relative pause e di quant’altro previsto nel Patto di corresponsabilità;
- effettuazione del servizio in presenza in caso di scarsa qualità del collegamento di rete o inadeguatezza di dispositivi o attrezzature o locali. Segnalata da allievi e famiglie di propria iniziativa o su richiesta dell’Istituto mediante specifici questionari o monitoraggi, imputabile alle proprie dotazioni o ai servizi di telecomunicazione locali, oppure in caso di necessità di attrezzature didattiche non disponibili presso il proprio domicilio e disponibili presso l’Istituto;
- effettuazione del servizio in presenza in Istituto in caso di frequenza delle attività in presenza da parte di allievi nei casi previsti dalla normativa, attività di PCTO in presenza ove coinvolti o altre necessità legittime che dovessero manifestarsi.
DAD didattica a distanza: cosa dovranno fare i docenti?
I docenti interessati a svolgere l’attività dal proprio domicilio – precisa il ben formulato decreto del dirigente scolastico professore Andrea Battaglia – devono:
- compilare settimanalmente specifico modulo, attraverso apposita funzione nel Portale Web (DDI smart working) che sarà attivata;
- comunicare eventuali variazioni che devono essere apportate nella funzione almeno con un giorno di anticipo.
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