DL scuola71 è Legge: approvato definitivamente dal Parlamento per garantire una docenza specializzata ai ragazzi con disabilità. Rammarico Anief: approvate disposizioni distanti dalla realtà, nessun intervento su continuità didattica, assunzioni, organici aggiuntivi. Il provvedimento sull’introduzione del docente per stranieri ne prevede la presenza nelle classi con un numero di alunni stranieri del 20%. La nuova figura, adeguatamente formata, dovrebbe entrare a regime nell’anno scolastico 2025/2026.
DL scuola71 è Legge dopo l’approvazione anche dal Senato con 98 voti favorevoli, 70 contrari e 1 astenuto. L’Aula del Senato ha approvato definitivamente, il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2024 n. 71 recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2024 e in materia di università e ricerca sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia. diventa effettivo, ma a partire dall’anno scolastico 2025/2026
DL scuola71 è Legge dopo la relazione di Marcheschi
Il Senato della Repubblica ha deciso per il via libera del testo illustrato dal relatore, sen. Marcheschi, su mandato conferitogli dalla settima Commissione sul testo approvato dalla Camera il 16 luglio 2024.
Valditara: docenza specializzata per la disabilità
A parlare in aula è stato anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Ecco le sue parole: “Credo che non sfugga la realtà. Ai nostri ragazzi con disabilità non offriamo una docenza specializzata sul sostegno. Per la prima volta si dà rilievo all’Osservatorio per l’Inclusione. I crediti saranno almeno 30. Per la loro definizione sarà coinvolto l’Osservatorio”.
Le famiglie al centro
“La norma sulla conferma dei docenti di sostegno – prosegue il ministro – è stata voluta per anni da molte associazioni. Ho sentito dire che vogliamo portare i privati nella scuola. Le famiglie sono i privati? L’articolo 30 della Costituzione lo conosciamo? Se la scuola deve avere al centro la persona è evidente che bisogna avere a cuore il futuro degli studenti con disabilità”.
Per chi non conosce la lingua
“La soluzione che coinvolge Indire non è una sanatoria. – afferma ancora Valditara – Prevediamo un percorso ulteriore; semmai risolviamo un problema. Si è fatta pure polemica sull’insegnamento dell’italiano agli stranieri. I dati sull’abbandono scolastico parlano chiaro. Dal prossimo anno prevediamo una formazione obbligatoria pomeridiana. Poi con la formazione e il reclutamento di appositi insegnanti specializzati. Se un ragazzo non conosce la lingua non può integrarsi, non può apprendere le altre materie, la cultura”.
Docenti Nord Vs docenti Sud
“Concludo con una smentita: è stato detto che i docenti del Nord vengano pagati dai privati. Questa affermazione è totalmente falsa e non l’ho neanche auspicato. Credo solo che i privati debbano fare la loro parte per finanziare la scuola”. Le conclusioni del ministro Valditara.
Il docente per stranieri
Il provvedimento sull’introduzione del docente per stranieri, prevede la presenza, del suddetto insegnante, nelle classi con un numero di alunni stranieri pari o superiore al 20%. L’obiettivo è garantire, attraverso la conoscenza della lingua italiana, una reale uguaglianza tra tutti gli studenti e combattere la dispersione scolastica. La nuova figura, adeguatamente formata, dovrebbe entrare a regime nell’anno scolastico 2025/2026, considerando in ogni caso che le scuole nell’ambito della loro autonomia possono organizzare corsi aggiuntivi extracurricolari di potenziamento.
Sarà la famiglia a richiedere la conferma del docente
Fra le novità presenti nel decreto assume rilevanza la volontà del Governo di garantire la continuità didattica ai ragazzi disabili, anche nel caso di docenti non di ruolo. La condizione fondamentale è che sia la famiglia a richiedere la conferma del docente che ha seguito il figlio/a disabile l’anno precedente.
Tfa Indire per chi ha già lavorato sul sostegno o ha titoli esteri
Il decreto prevede l’attivazione di alcuni percorsi per conseguire la specializzazione sul sostegno “alternativi” rispetto al Tirocinio Formativo Attivo, il Tfa, erogato dalle Università ogni anno.
I percorsi che saranno attivati sono due: uno dedicato a chi ha anni di servizio sul sostegno e un altro dedicato a chi è in possesso di titoli esteri.
Pacifico: non hanno ascoltato il sindacato
“Il rammarico è tanto – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, perché tra le disposizioni introdotte ‘in materia di sport e sostegno didattico agli alunni con disabilità per il regolare avvio dell’anno scolastico’ non troviamo quelle che avevamo suggerito attraverso decine di emendamenti al DL, riproposti in audizione presso la VII commissione di Montecitorio lo scorso 18 giugno”.
Pacifico (Anief), tutte le cose che non vanno
Pacifico pone diversi quesiti ai titolari dell’Istruzione nazionale. “Come si fa a sperare, ad esempio, di raggiungere più continuità didattica – dice il presidente Anief – se la metà dell’organico di sostegno continuerà ad essere composto da precari e tra loro nella maggior parte dei casi da personale non specializzato? Come si fa a ripresentarsi per l’ennesimo anno scolastico con migliaia di insegnanti assunti dalle graduatorie ad esaurimento e poi licenziati dopo che hanno superato l’anno di prova? Come si fa a pensare di ben gestire i progetti del Pnrr senza avere confermato l’organico aggiuntivo Pnrr e Agenda Sud? Come si fa a pensare di combattere la supplentite affidandosi solo ai lenti concorsi e senza ricorrere al doppio canale di reclutamento? Perché sui contratti di ricerca non c’è alcuna disposizione per definire nel contratto lo stato giuridico dei ricercatori come dei tecnologi?”. Non avendo risposte positive, il presidente del giovane sindacato giunge alla conclusione che “si continua a legiferare senza tenere conto dei reali problemi da risolvere”.
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